«Gli infermieri hanno difficoltà a formarsi come tutti i professionisti: dai dati provvisori sull’aggiornamento professionale, infatti, non emerge un quadro positivo». L’intervista al responsabile del settore Fnopi Giovani
«Non è una situazione brillante», quella che emerge dai «dati provvisori» relativi al rispetto dell’obbligo formativo da parte degli infermieri. A parlare è Nicola Draoli, consigliere del comitato centrale della Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche Fnopi e responsabile del settore giovani, che evidenzia «le difficoltà degli infermieri a formarsi, proprio come tutti i professionisti sanitari».
A pochi giorni dalla scadenza naturale del triennio formativo e dall’annuncio di riforma del sistema deliberato dalla Commissione Ecm, Draoli sottolinea la necessità di «investire sulla formazione Ecm, cercando di renderla qualitativamente sempre più adeguata». È proprio in questa direzione, infatti, che va la riforma che verrà messa in piedi nel prossimo anno dal Gruppo di lavoro creato dalla Commissione nazionale per la «revisione e la valorizzazione del sistema della formazione continua nel settore salute» finalizzata ad «elevare la qualità degli eventi formativi – si legge in una nota – per migliorare le competenze e le abilità cliniche, tecniche e manageriali degli operatori sanitari, con l’obiettivo di assicurare efficacia, appropriatezza, sicurezza ed efficienza all’assistenza prestata dal Servizio sanitario nazionale».
«L’aggiornamento continuo non può essere assolutamente messo da parte – prosegue Draoli -. Il rischio è quello di sminuirne l’importanza per permettere a tutti i professionisti di formarsi in termini quantitativi. Per raggiungere quel numero di crediti – conclude – si crea una serie di condizioni tali che non la valorizzano».