La presidente dell’associazione dei Tecnici di laboratorio annuncia il passaggio ad Associazione Tecnico Scientifica. Ma prima della Costituzione della Commissione d’Albo nazionale «proseguirà nel 2020 con un mandato di vigilanza e linee di indirizzo politiche fino alla costituzione»
«Nulla è durevole quanto il cambiamento. Non c’e’ nulla di immutabile tranne l’esigenza di cambiare». Usa un celebre aforisma di Eraclito la presidente dell’ANTEL, Associazione Nazionale Tecnici di Laboratorio Biomedico, Alessia Cabrini, per spiegare agli iscritti la trasformazione che sta coinvolgendo l’associazione che presiede.
Così come le altre AMR, Associazione di Categoria Professionale Maggiormente Rappresentativa, del mondo delle professioni confluite nel maxi Ordine delle professioni sanitarie TSRM e PSTRP, anche l’ANTEL è destinata a trasformarsi da AMR a ATS, cioè ad Associazione Tecnico Scientifica. Non subito, però, chiarisce Cabrini in una lettera aperta: «Per mandato Ministeriale ANTEL, in qualità di AMR – Associazione di Categoria Professionale Maggiormente Rappresentativa – ha svolto le funzioni di supporto tecnico-amministrativo agli Ordini, continuando a vicariare, così come ha fatto nel passato, quelle funzioni di rappresentanza, tutela e promozione della professione che saranno proprie delle neo-elette Commissioni d’Albo (C.A.). Dal momento dell’insediamento delle CA saranno infatti gli eletti all’interno di quest’organo, a rappresentare, tutelare e promuovere la professione nelle varie Regioni, ma la funzione di supporto delle AMR proseguirà nel 2020 con un mandato di vigilanza e linee di indirizzo politiche fino alla costituzione della CdA nazionale, di cui ad oggi non vi è ancora il relativo Decreto Ministeriale. All’interno dell’Ordine vorremmo ci fosse unitamente ai nostri valori associativi, la nostra conoscenza ed esperienza professionale a livello istituzionale e legislativo, uniche sul territorio nazionale».
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Cabrini traccia poi un bilancio dei primi due anni della Legge Lorenzin che nel gennaio 2018 ha creato il maxi Ordine TSRM e PSTRP. «Spesso il cambiamento, anche quello sperato, spaventa perché ci porta a percorrere nuovi e sconosciuti sentieri – scrive Cabrini -. Abbiamo abbracciato questo cambiamento con la metafora della “scalata della montagna”, conoscevamo la meta ma non la strada da percorrere, strada che abbiamo segnato TUTTI insieme con le altre Professioni Sanitarie. Il processo di messa in opera della legge di Riforma Ordinistica, non aveva e non ha eguali da emulare. Questa metafora ci ha accompagnati nel percorso trasformativo /evolutivo verso il Maxi-Ordine! Ci è stata richiesta, repentinamente, una grande competenza, quella di saper cambiare, e la metodologia operativa è stata step by step».
ANTEL dunque si avvia verso la trasformazione da AMR a ATS: ciò comporterà il cambiamento della mission e dell’architettura statutaria con l’individuazione di nuovi obiettivi. «La Professione – continua Cabrini – continuerà ad avere bisogno di noi in qualità di ATS, ed in questa veste ci potremo occupare: di orientare la pratica clinica, producendo linee guida e buone pratiche per la nostra professione; di ricerca e di formazione, collaborando con gli ALBI all’interno degli ORDINI».
Infine un richiamo alla partecipazione, essenziale per la vitalità dell’associazione: «Dobbiamo quindi continuare ad esserci – conclude la Presidente ANTEL – e per esserci c’è bisogno di energia, disponibilità e cooperazione. Il percorso di cambiamento che ci condurrà verso la costituzione dell’ATS non è automatico e immediato: bisogna ottenere il riconoscimento/accreditamento da parte del Ministero della Salute, dimostrando di possedere i requisiti previsti dal DM del 2 agosto 2017. Uno fra questi è una consistente presenza numerica dei soci. Il 2019 ha visto la presenza di 1200 soci, l’auspicio per il 2020 è quello di essere ancora più numerosi».
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