di Luciano Cifaldi, oncologo, Segretario Generale Cisl Medici Lazio
Gentile Direttore,
è lunedì e registriamo altri due infermieri picchiati all’ospedale San Giovanni Addolorata di Roma, una aggressione ad una guardia medica in Sicilia e magari c’è dell’altro che non ha avuto l’onore della cronaca.
Nel Lazio il nostro Assessore alla Sanità ha giustamente ribadito che il tema delle aggressioni al personale sanitario deve rappresentare una priorità per lo Stato.
Già la scorsa estate l’Assessore aveva ipotizzato l’applicazione di un daspo urbano per chi compie atti reiterati di violenza ai danni degli operatori sanitari.
Non se ne è fatto nulla, le aggressioni sono continuate e non si vede la luce neanche per il ripristino dei posti di pubblica sicurezza all’interno degli ospedali. Come Cisl Medici Lazio chiediamo all’Assessore, del quale conosciamo bene la piena operatività ogni volta che si impegna in un progetto, di rappresentare quale è il suo pensiero su una nostra ipotesi ovvero la costituzione parte civile delle Aziende contro gli aggressori.
La Cisl Medici è convinta che la costituzione di parte civile nel procedimento penale verso gli aggressori oltre a tutelare maggiormente gli operatori darebbe forza a quel senso di appartenenza aziendale che ormai è da ritenersi nullo.
Chiediamo dunque, alla luce di quanto ormai noto all’opinione pubblica sulle aggressioni ai medici ed agli infermieri, un autorevole intervento dell’Assessore sulle iniziative intraprese nel Lazio.
Siamo convinti che le recentissime iniziative volute dal governatore della Campania aumenteranno le condizioni di sicurezza almeno dei lavoratori addetti all’emergenza ed auspichiamo che anche nel Lazio si possa passare alla concretezza delle azioni.
Luciano Cifaldi, oncologo, Segretario Generale Cisl Medici Lazio