«No alla compartecipazione dei pazienti psichiatrici al pagamento delle rette mensili per le strutture sanitarie che li assistono!». È la posizione chiara della Presidente dell’Aiop Lazio (Associazione Italiana Ospedalità Privata), Jessica Veronica Faroni. «Il processo di riconversione che le Case di cura Psichiatriche del Lazio hanno attraversato in questi ultimi anni ha rappresentato un vero e proprio cambio […]
«No alla compartecipazione dei pazienti psichiatrici al pagamento delle rette mensili per le strutture sanitarie che li assistono!». È la posizione chiara della Presidente dell’Aiop Lazio (Associazione Italiana Ospedalità Privata), Jessica Veronica Faroni.
«Il processo di riconversione che le Case di cura Psichiatriche del Lazio hanno attraversato in questi ultimi anni ha rappresentato un vero e proprio cambio di pelle che necessita di tempo per essere assimilato – afferma la Drssa Faroni. – Il DCA 188/2015 rappresenta certamente un passo importante per dare attuazione pratica all’iter post riconversione ma c’è un punto centrale che non bisogna perdere di vista. Le esigenze dei pazienti e quelli psichiatrici sono molto particolari. Hanno bisogno di assistenza specifica e non come l’anziano che può essere accudito da una badante. Per questo siamo perplessi e preoccupati per l’introduzione, prevista dal 2017, della compartecipazione alla spesa anche per i pazienti psichiatrici ricoverati nelle strutture sanitarie psichiatriche».
«Troviamo infatti pienamente condivisibili le resistenze delle Associazioni di questi pazienti, essendo sotto gli occhi di tutti la specificità di questo tipo di persone che di certo, a differenza ad esempio degli ospiti delle RSA, non sono sufficientemente gestibili in casa neanche con il supporto di badanti – spiega la presidente Aiop – Il meccanismo della compartecipazione, tra l’altro troppo spesso disatteso e non rispettato dai Comuni della nostra Regione, mal si adatta alla psichiatria. Proprio per questo, crediamo sia indispensabile, visto l’avvicinarsi del 2017, proseguire con la Regione, sulla strada di un confronto costruttivo per rispondere in maniera giusta alle esigenze dei pazienti e delle loro famiglie».