Salute 22 Febbraio 2020 12:00

Coronavirus in Lombardia, il 13% dei tamponi è positivo. Quattro i pazienti in condizioni precarie

Fonti del Sacco: «Situazione allarmante ma serve cautela. L’influenza nell’ultima settimana è stata molto più letale»

di Federica Bosco

Sono 39 i casi di Covid-19 confermati in Lombardia. Di questi, quattro sarebbero in condizioni precarie. Al momento l’ospedale Sacco di Milano ha analizzato oltre 250 tamponi ed il 13% è risultato positivo. Dati assolutamente in linea, se non addirittura sotto soglia, rispetto ad una influenza di stagione. Secondo i dati pubblicati sul sito del ministero della Salute, infatti, sarebbero oltre 200 i cittadini malati già compromessi che nell’ultima settimana hanno perso la vita a causa di un aggravarsi delle loro condizioni per sindrome influenzale. Eppure, se l’influenza non spaventa, questo nuovo virus incute terrore anche perché ancora ignoto.

LEGGI ANCHE: CORONAVIRUS, DUE MORTI E IN CONTINUO AUMENTO IL NUMERO DEI CONTAGIATI IN LOMBARDIA E VENETO. GUARITI DUE PAZIENTI ALLO SPALLANZANI

STAZIONARIE LE CONDIZIONI DEL PRIMO CONTAGIATO DAL CORONAVIRUS

Ancora gravi le condizioni dell’uomo di 38 anni, primo caso di Covid-19 in Lombardia. Secondo le notizie trapelate, le sue condizioni stazionarie ma gravi hanno impedito il suo trasferimento al Sacco, come si ipotizzava in un primo tempo, ma è rimasto a Codogno. Diversa la situazione della moglie incinta alla 32° settimana che pur essendo positiva al test del Covid-19 è in buone condizioni di salute seppur sottoposta ad una situazione di stress.

Ancora incerta l’origine del contagio. Infatti, dopo due test, dal Sacco è arrivata la conferma che il tampone del manager reduce dal viaggio in Cina che ha pranzato con il primo soggetto contagiato in più occasioni, è negativo. Un dato significativo che porta a pensare ad una remissione del Coronavirus. Per questo il tampone è stato inviato all’Istituto Superiore di Sanità.

GUARITI DUE TERZI DEI MALATI

«La situazione è allarmante, ma serve cautela – fanno sapere dal Sacco -, perché ad oggi l’incidenza del virus è del 10% in termini di contagio e del 2% se si pensa alla mortalità. Non solo, secondo le stime mondiali due terzi di chi si ammala gravemente vince la battaglia con il virus. Importante è seguire le indicazioni diramate dal centro di crisi allestito in Regione Lombardia».

MESSAGGIO DEL GOVERNATORE FONTANA

«Cari lombardi – ha scritto sulla sua pagina Facebook il presidente della Regione Fontana – in queste ore stiamo affrontando una situazione di grande difficoltà. Occorre non farsi prendere dal panico, tenere i nervi saldi ed essere pragmatici, come noi lombardi sappiamo essere. Chiedo ai cittadini delle zone  interessate dal focolaio del Coronavirus, a cui va il mio abbraccio sincero, la massima collaborazione nell’osservare l’ordinanza che ieri ho emanato con il ministro Speranza. Prevenzione, organizzazione e tempestività sono, in questa situazione, fattori chiave per la tutela della salute pubblica. La nostra azione e il nostro impegno sono totalmente destinati alle vostre comunità. Ecco il testo dell’ordinanza. Condividetelo e diffondetelo a tutti. Per i comuni di Codogno, Castiglione d’Adda, Casalpusterlengo, Fombio, Maleo, Somaglia, Bertonico, Terranova dei Passerini, Castelgerundo e San Fiorano, sono resi obbligatori i punti di seguito elencati:

1) Sospensione di tutte le manifestazioni pubbliche, di qualsiasi natura, comprese le cerimonie religiose.

2) Sospensione di tutte le attività commerciali;

3) Sospensione delle attività lavorative per le imprese dei comuni sopraindicati, ad esclusione di quelle che erogano servizi essenziali tra cui la zootecnia, e di quelle che possono essere svolte al proprio domicilio (quali, ad esempio, quelle svolte in telelavoro);

4) Sospensione dello svolgimento delle attività lavorative per i lavoratori residenti nei comuni sopraindicati, ad esclusione di quelli che operano nei servizi essenziali;

5) Sospensione della partecipazione ad attività ludiche e sportive per i cittadini residenti nei predetti comuni indipendentemente dal luogo di svolgimento della manifestazione;

6) Sospensione dei servizi educativi dell’infanzia e delle scuole di ogni ordine e grado nei comuni sopraindicati;

7) Sospensione della frequenza delle attività scolastiche e dei servizi educativi da parte della popolazione residente nei comuni sopracitati, con l’esclusione della frequenza dei corsi telematici universitari;

8) Interdizione delle fermate dei mezzi pubblici nei comuni sopra indicati.

I lavoratori impiegati nei servizi essenziali sono ammessi al lavoro previa verifica quotidiana dello stato di salute, con riguardo ai sintomi e segni della COVID19».

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