Lavoro e Professioni 12 Marzo 2020 11:16

Coronavirus, in Brianza numeri sotto controllo ma ai medici di famiglia servono mascherine, guanti e camici per visite a casa

Il racconto del dottor Ruggero Molteni, medico di base a Cesano Maderno: «Ambulatori tranquilli, ma telefoni roventi. Paura e terrore, tutti chiedono di fare il tampone»

di Federica Bosco
Coronavirus, in Brianza numeri sotto controllo ma ai medici di famiglia servono mascherine, guanti e camici per visite a casa

Cesano Maderno, zona di Monza Brianza, alle porte Milano. Qui il coronavirus sembra essere sotto controllo, nonostante la vicinanza alla città metropolitana e una popolazione di pendolari. Negli ultimi tre giorni i casi conclamati della provincia sono stabili (tra i 60 e i 70), merito di un rispetto totale delle disposizioni e di un lavoro minuzioso dei medici di base della zona che si sono organizzati in gruppi WhatsApp per confrontarsi e per tenere sotto controllo i pazienti.

LEGGI ANCHE: CORONAVIRUS, DA CONSULCESI 100MILA EURO PER 25MILA MASCHERINE PER IL POLICLINICO “SAN MATTIA” DI PAVIA

«Paura e terrore non mancano – ci introduce in questo angolo della Brianza Ruggero Molteni, 54 anni, medico di base a Cesano Maderno –, ma negli ultimi giorni il nostro modo di lavorare è cambiato. L’ambulatorio è tranquillo, ricevo in modo scaglionato così da avere una sola persona in sala d’aspetto, mentre il telefono è rovente».

Per smistare le chiamate e rispondere a tutti Molteni impiega ore. Le domande sono sempre le stesse: «Chiamano e chiedono consigli per affrontare una situazione di emergenza e uno stato di incertezza che destabilizza. Vorrebbero fare il tampone per avere risposte certe e possibilità di giocare in anticipo sul virus». Se il telefono tranquillizza gli animi dei pazienti, la visita a domicilio è riservata a pazienti con comorbidità o con uno stato febbrile persistente da qualche giorno. In tal caso, il medico di base necessita di una serie di dispositivi di protezione individuale che mancano. «Il grave problema sono le scorte di mascherine e camici monouso che non sono sufficienti – rimarca Molteni –. Dall’ATS personalmente ho ricevuto 15 mascherine chirurgiche a quattro strati che, seppur omologate dall’OMS, non sono ideali per visite domiciliari con pazienti sintomatici, e un camice monouso che conservo per la visita ad un eventuale caso conclamato di Coronavirus. Ho trovato invece qualche mascherina con filtro FFP2  e FFP3 in farmacia, ma in numero non sufficiente alle visite che devo fare. La mancanza di dispositivi di protezione per i medici di base è un problema serio che non dovrebbe essere sottovalutato, perché è fondamentale lavorare in condizioni di massima sicurezza per noi e per i pazienti».

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SANITÀ INFORMAZIONE PER RIMANERE SEMPRE AGGIORNATO

Articoli correlati
Covid-19 e vaccini: i numeri in Italia e nel mondo
Ad oggi, 28 febbraio 2023, sono 675.188.796 i casi di Covid-19 in tutto il mondo e 6.870.894 i decessi. Mappa elaborata dalla Johns Hopkins CSSE. I casi in Italia L’ultimo bollettino disponibile (23 febbraio 2023): Oggi in Italia il totale delle persone che hanno contratto il virus è di 25.576.852 (4.720 in più rispetto a ieri). Il […]
Farmacie: dal 5 luglio attivo il servizio per scegliere medico di famiglia e pediatra di libera scelta
Letizia Moratti (Vicepresidente di Regione Lombardia) «Grazie a questo servizio si potranno abbattere i tempi di attesa». Annarosa Racca (Federfarma Lombardia) «Un servizio che i cittadini ci chiedevano da tempo»
GB: i medici chiedono multe ai pazienti che saltano gli appuntamenti
Nel Regno Unito i medici chiedono di multare fino a 5 sterline i pazienti che saltano gli appuntamenti senza motivo
Per la Medicina Generale 900 borse in più. Anelli (Fnomceo): «Aiuta a svuotare imbuto formativo»
«Esprimiamo la nostra soddisfazione – commenta Filippo Anelli – per questo intervento. Dimostra un’attenzione da parte del Governo alle cure primarie e alla figura del Medico di Medicina Generale»
Medicina generale “svalutata”. Scotti (Fimmg): «Mmg vicini al burnout, affogati dalla burocrazia»
Silvestro Scotti, Segretario nazionale Fimmg, nell’intervista esclusiva a Sanità Informazione lancia l’allarme. «Medicina generale svalutata. La prima domanda che ci fanno è sul Green pass, su come rientrare a scuola e al lavoro. Per un medico è avvilente»
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Percorso Regolatorio farmaci Aifa: i pazienti devono partecipare ai processi decisionali. Presentato il progetto InPags

Attraverso il progetto InPags, coordinato da Rarelab, discussi 5 dei possibili punti da sviluppare per definire criteri e modalità. Obiettivo colmare il gap tra Italia e altri Paesi europei in ...
Advocacy e Associazioni

Disability Card: “Una nuova frontiera europea per i diritti delle persone con disabilità”. A che punto siamo

La Disability Card e l'European Parking Card sono strumenti che mirano a facilitare l'accesso ai servizi e a uniformare i diritti in tutta Europa. L'intervista all'avvocato Giovanni Paolo Sperti, seg...
Sanità

I migliori ospedali d’Italia? Sul podio Careggi, l’Aou Marche e l’Humanitas di Rozzano

A fotografare le performance di 1.363 ospedali pubblici e privati nel 2023 è il Programma nazionale sititi di Agenas. Il nuovo report mostra un aumento dei  ricoveri programmati e diu...