A consegnare, un farmacista che fornisce istruzioni ai pazienti. Ripa di Meana: “Insieme alla telemedicina, siamo noi che entriamo nelle case dei pazienti per proteggerli dal Covid19 e rispondere alle loro esigenze di cura”
«La sicurezza dei nostri pazienti è una priorità e per questo abbiamo attivato vari canali per rimanere in contatto e rispondere alle esigenze cliniche, psicologiche e informative di pazienti oncologici e dermatologici. Pertanto se possono evitare di venire da noi per le terapie, andiamo noi a casa loro e consegniamo farmaci orali sufficienti per la terapia di un mese o due a seconda della prescrizione del medico». Lo comunica l’IFO in una nota.
«Nell’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena (IRE) circa il 50% dei pazienti è in trattamento con i farmaci orali, che in precedenza gli interessati ritiravano mensilmente presso la farmacia ospedaliera. I nostri pazienti oncologici sono immunodepressi e a forte rischio di contagio da coronavirus, spesso sono anziani e con più patologie. In seguito all’emergenza, nel mese di marzo, l’Oncologia Medica 2, diretta da Patrizia Vici ha promosso un progetto pilota. Presso questa unità operativa il 15% di tutte le terapie sono orali e in 2 settimane sono state consegnate l’80% delle terapie sul territorio di Roma e provincia. Il progetto coordinato e gestito dalla Direzione Medica IFO ora è esteso a tutte le oncologie, all’ematologia e alla dermatologia per la consegna anche di farmaci biologici, per un totale di circa 450 consegne mensili. Il sistema non intende fermarsi alla fase di emergenza ma continuare anche dopo ripensando così i processi e le modalità terapeutiche a distanza ma in continuo contatto con i pazienti».
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«Ringrazio le direzioni e le strutture che hanno organizzato e reso possibile il servizio che stiamo svolgendo ad oggi solo con le nostre risorse – evidenzia Francesco Ripa di Meana, Direttore Generale IFO – E’ un progetto che non si ferma all’emergenza ma intende rimodulare l’offerta dei servizi a tutela di tutti. Si aggiunge ai servizi attivati nel giro di un mese: dallo screening meticoloso al laboratorio per i tamponi, dalla telemedicina, alle linee di ascolto attivo anche nei giorni festivi e al supporto psicologico».
«E’ impressionante il senso di gratitudine manifestato dai pazienti, – sottolinea Patrizia Vici, direttore Oncologia Medica 2 IRE – si sentono protetti e commossi da questo tipo di attenzione che rivolgiamo loro».
«Il processo prevede che ci sia una valutazione da parte del medico fatta in base ai dati clinici e attraverso un consulto sulla piattaforma di telemedicina. Se non è necessario un controllo di persona il medico fa la prescrizione e la farmacia organizza la consegna contattando il paziente».
«Il farmacista che esegue la consegna – illustra Antonia La Malfa, direttore della Farmacia IFO – fornisce istruzioni per l’assunzione e la conservazione dei farmaci, adotta tutte le precauzioni di prevenzione del contagio e controlla che il trasporto avvenga in condizioni di temperatura ottimale».
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«Il servizio ha effetti molto positivi – conclude l’IFO – consente un alleggerimento delle presenze dei pazienti negli ambulatori; garantisce il miglioramento della qualità della vita sia dell’assistito che dei suoi familiari; nonché una maggiore aderenza terapeutica. I pazienti rimangono inoltre in costante contatto con i medici curanti anche attraverso la piattaforma di telemedicina per porre quesiti, segnalare le proprie condizioni, ed eventuali problematiche».
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