FAD, corsi in lingua e la novità dei “film formazione”. Amianto, Ebola e responsabilità professionale tra i temi preferiti: così si formano i medici. Tutti in corsa per completare l’aggiornamento entro il 31 dicembre per evitare l’esclusione dagli elenchi
Medici digitalizzati e molto curiosi. È questo il dato che emerge, dialogando con i camici bianchi alle prese con i corsi Fad e i crediti Ecm, a pochi giorni dalla scadenza del 31 dicembre 2015.
«Quando non c’era l’obbligo in materia di crediti, si conseguivano solo quelli strettamente necessari per migliorarsi nella propria specializzazione, mentre ora esistono cataloghi, come quello di Sanità in-Formazione, con corsi a largo spettro, che soddisfano le più disparate curiosità. È uno spunto per ampliare i propri orizzonti». Per la dottoressa Maria Marino Cerrato, specialista in patologia clinica, «la possibilità di conseguire crediti seguendo corsi on line è un valore aggiunto, e inoltre si è maggiormente stimolati e coinvolti rispetto alla lettura di un lunghissimo articolo o saggio».
Dello stesso avviso è il dottor Roberto Vannicelli, specialista in medicina dello sport: «La multimedialità e la fruibilità sono fondamentali. È giusto mantenere le nozioni e le note bibliografico-letterarie, ma l’interazione e il coinvolgimento sono maggiormente stimolanti e permettono di apprendere di più, più velocemente e più volentieri». E prosegue: «Un medico che non si aggiorna non dovrebbe preoccuparsi di eventuali sanzioni del Ministero, ma della propria preparazione e cultura generale. E soprattutto della sorte dei suoi pazienti. È per loro che noi medici studiamo, ci laureiamo e ci teniamo aggiornati».
Secondo il dottor Pier Francesco Parra, specialista di chirurgia generale, medicina d’urgenza e pronto soccorso, invece: «È giusto che ci si aggiorni ma, dato che oggi ci sono moltissime branche diverse della medicina, i medici dovrebbero aggiornarsi soprattutto nel loro campo, su argomenti sempre più specifici riguardanti le procedure e le tecniche che applicano ogni giorno».
A pochi giorni dalla deadline per il conseguimento dei 50 crediti Ecm annuali obbligatori, Sanità in-Formazione, partner Consulcesi ed ente accreditato Age.Na.S che vanta il catalogo FAD più ricco del web comprendente oltre 90 corsi, ha anche stilato le classifiche delle preferenze dei medici. Sono oltre 175mila i crediti Ecm fruiti nel corso degli ultimi dieci mesi sulle sue piattaforme e 22.931 gli attestati rilasciati. Tra tutti, quello che ha destato maggiore interesse è stato “La responsabilità professionale in ambito amministrativo” (5 crediti ECM – 2.024 acquistati), sintomo di una crescente curiosità nei confronti delle implicazioni giuridiche dell’attività medica. Al secondo posto il corso in lingua inglese “Elementary English” (12 crediti ECM – 1.391 acquistati) e al terzo “Comunicare con successo” (4 crediti ECM – 1.118 acquistati), entrambi orientati a formare i camici bianchi in discipline ormai indispensabili nel rapporto con i pazienti. Da segnalare, in quest’ambito, il grande riscontro anche del corso “L’Omeopatia tra le medicine complementari in Italia” (5 crediti ECM) e l’entusiastico apprezzamento dei camici bianchi per il primo “film formazione” al mondo: “e-bola”. Un vero e proprio intreccio drammatico, un film da seguire con il fiato sospeso ma, allo stesso tempo, un percorso formativo corredato da alcune video-schede on line, in grado di fornire, agli operatori sanitari che lo completano, ben 16 crediti ECM.
Tornando alle voci dei medici, le argomentazioni del dottor Rosario Di Stefano, specialista in oculistica, non lasciano spazio a dubbi: «Seguire i corsi è sempre più impegnativo, a livello di tempo a disposizione, ma anche a livello economico. La possibilità di conseguire crediti seguendo dei corsi on line, anche su tablet e smartphone, è fondamentale. In più, ora, c’è una vastissima scelta di corsi gratuiti e con un giusto livello di impegno richiesto».