Migliaccio (Sisa): «Esiste una predisposizione genetica, ma il sistema immunitario può essere compromesso dallo stress, rinforzato dall’alimentazione e influenzato da meccanismi psicologici e dall’attività fisica»
In attesa che un vaccino possa renderci immuni al Covid-19 o che una terapia possa curare in modo efficace chi ha già contratto il virus, tutti possiamo provare a difenderci utilizzando un’arma già presente nel nostro organismo: il sistema immunitario. «Ma affinché ci protegga, dobbiamo prendercene cura», raccomanda Silvia Migliaccio, segretario nazionale della Società Italiana di Scienza dell’Alimentazione, professore all’università del Foro italico di Roma e specialista in endocrinologia, malattie metaboliche e nutrizione umana, nonché tra i principali esperti coinvolti nei corsi ECM FAD su “Nutrizione ai tempi del coronavirus” organizzati da Consulcesi.
«Il sistema immunitario – continua la docente – è la prima difesa dell’organismo contro agenti infettivi che possono alterare e compromettere il nostro benessere. Per proteggerci utilizza cellule, i linfociti, in grado di attaccare o eliminare germi, batteri, virus ed anche cellule neoplastiche».
Ad influenzare, positivamente o negativamente, il suo funzionamento ci sono una serie di fattori: «Innanzitutto – continua Migliaccio – esiste una predisposizione genetica. Poi, il sistema immunitario può essere compromesso dallo stress, rinforzato dall’alimentazione e influenzato da meccanismi psicologici e dall’attività fisica».
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Nutrirsi in modo equilibrato è una delle regole fondamentali: «Una sana alimentazione, soprattutto ben dosata per il mantenimento del peso corporeo ottimale, è necessaria per non compromettere il funzionamento del sistema immunitario. Un eccesso di peso, come l’obesità, o una carenza, come la magrezza eccessiva, possono pregiudicare la capacità di autodifesa del nostro organismo».
La dieta ideale è quella mediterranea «nominata patrimonio immateriale dell’umanità – sottolinea la nutrizionista – non solo per la sua importanza culturale, ma perché numerose ricerche scientifiche hanno dimostrato come l’aderenza a questo regime alimentare possa indurre benessere e prevenire patologie metaboliche croniche».
E quali sono gli ingredienti di questa dieta “del benessere”? «Almeno 5 porzioni quotidiane tra frutta e verdura – risponde Migliaccio -, poiché questi alimenti sono ricchi di fibre, antiossidanti, vitamine, tutti elementi fondamentali per l’ottimizzazione ed il funzionamento del sistema immunitario. Poi, è importante introdurre anche la giusta quantità di carboidrati che forniscono energia all’organismo. Carboidrati in maggioranza complessi, come pasta, cereali, legumi, preferibilmente integrali. Anche le proteine sono importanti, perché dotano il nostro organismo dei costituenti fondamentali per la riproduzione delle cellule del sistema immunitario. Proteine che possiamo assumere mangiando carne, pesce, uova, latte, latticini e legumi».
Ultima, ma non per importanza, è la vitamina D, i cui benefici negli ultimi anni sono sempre più studiati. «La vitamina D non è soltanto una vitamina, ma soprattutto un ormone prodotto a livello cutaneo dal nostro organismo. E per attivarne la produzione è importante esporsi ai raggi solari almeno per 15-20 minuti al giorno. Nei soggetti anziani se ne riscontra spesso una carenza poiché con l’avanzare dell’età diminuisce la capacità di auto-produrla. La vitamina D è presente anche in alcuni alimenti grassi come lo sgombro, il salmone, il burro e i formaggi. Tuttavia, potrebbe risultare insufficiente l’introduzione attraverso questi alimenti, poiché non ne contengono in dosi elevate».
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Ma non è tutto. «L’equilibrio tra tutti questi nutrienti serve anche a mantenere il benessere intestinale e la funzione del microbiota – sottolinea l’esperta -, ovvero tiene in vita una serie di microrganismi che convivono nel nostro organismo, necessari non solo al buon funzionamento del sistema intestinale, ma anche alla modulazione ed all’attività del sistema immunitario».
Integratori sì o integratori no? «Sì e no- risponde Migliaccio -. Se la nostra dieta non è sufficiente ad apportare tutti quei macro e micronutrienti necessari al mantenimento del benessere dell’organismo, allora integratori sì. Se l’alimentazione è completa, adeguata ed equilibrata non vi è necessità. In ogni caso, prima di assumerli – conclude la docente – confrontiamoci sempre con il nostro medico di riferimento».
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