Nicola Buonaiuto, Geriatra specialista ambulatoriale: Le risorse che un geriatra maggiormente auspica e predilige sono quelle rivolte alla cronicità, perché abbiamo a che fare con scarsi problemi legati all’acuzie ma con grandissimi lunghi e ricorrenti problemi da affrontare per il mantenimento della funzione e dell’autosufficienza dei propri pazienti che hanno tipicamente malattie croniche. Questo presuppone […]
Nicola Buonaiuto, Geriatra specialista ambulatoriale:
Le risorse che un geriatra maggiormente auspica e predilige sono quelle rivolte alla cronicità, perché abbiamo a che fare con scarsi problemi legati all’acuzie ma con grandissimi lunghi e ricorrenti problemi da affrontare per il mantenimento della funzione e dell’autosufficienza dei propri pazienti che hanno tipicamente malattie croniche. Questo presuppone purtroppo grossi investimenti e questo è il motivo per cui fino ad oggi sono stati un po trascurati, perché probabilmente si tende a pensare che siano soldi mal spesi o spesi peggio rispetto ad altre patologie non legate all’invecchiamento. Il rapporto costo/benefici sulla spesa delle patologie croniche per gli anziani noi geriatri sappiamo che è un rapporto virtuoso ma è chiaro che è piuttosto difficile in una società che prevalentemente si rivolge a persone giovani e a non valorizzare più la popolazione anziana a convincere i decisori che questi investimenti vanno rivolti alle patologie cronico-degenerative della popolazione anziana.
Lucilla Boschero, Specialista in Medicina del Lavoro, Responsabile Servizio Presa Nord Asl Frosinone:
Per quanto riguarda il servizio di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro ritengo sia necessaria la dotazione di sistemi hardware adeguati sia perché è opportuno evitare il più possibile riunioni in presenza ma soprattutto perché la Regione stessa invia materiale formativo online. Però purtroppo le nostre postazioni informatiche sono sprovviste di impianto audio e sono piuttosto obsolete. Inoltre è necessaria la dotazione sistematica di Dpi per i sopralluoghi nei luoghi di lavoro.
Gabriele Savini, Farmacista Ospedaliero Dirigente, Asl Roma 5, Ospedale San Giovanni Evangelista Tivoli:
L’implementazione dell’organico sulla base di una effettiva rendicontazione delle attività, direi. Quindi se ci fossero fondi per il comparto farmaceutico del SSN, io mi batterei per rimpolpare gli organici, perché in tutta questa fase siamo bloccati e non abbiamo neanche la possibilità di fermarci. Rispetto a tantissime attività ambulatoriali che sono state interrotte, la nostra non si è mai fermata né quella territoriale né quella ospedaliera, a fronte di nessun riconoscimento personale, degli incarichi e degli investimenti nel migliorare la sicurezza dei luoghi di lavoro, anche in tutte le farmacie, luoghi che dovrebbero avere un’attenzione particolare sia nei locali dove vengono stoccati i farmaci, soprattutto dove ci sono laboratori di galenica clinica e i locali dove soggiorna il personale.
Francesco Carbonetti, Specialista in Radiodiagnostica, Asl Roma 2, Ospedale Sant’Eugenio
Auspico che ci sia un’implementazione dell’organico dei medici della radiologia e un ammodernamento del parco tecnologico delle attrezzature che abbiamo a disposizione nei nostri ospedali per poter permettere delle diagnostiche più efficienti e la riduzione dei tempi di attesa per le prestazioni diagnostiche quali Tac, risonanza ed ecografia.
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