La Regione lazio comunica che è stato firmato questa mattina un Protocollo d’intesa con Aiop, Aris e Unindustria per disciplinare le modalità di trasferimento per ricovero da Pronto Soccorso presso strutture private accreditate. Il protocollo consente la messa a disposizione di un congruo numero di posti letto modulabile secondo i bisogni e attraverso la programmazione delle aziende territoriali. […]
La Regione lazio comunica che è stato firmato questa mattina un Protocollo d’intesa con Aiop, Aris e Unindustria per disciplinare le modalità di trasferimento per ricovero da Pronto Soccorso presso strutture private accreditate. Il protocollo consente la messa a disposizione di un congruo numero di posti letto modulabile secondo i bisogni e attraverso la programmazione delle aziende territoriali. Tale misura è finalizzata a limitare il disagio dei cittadini nei Pronto Soccorso derivato dall’iper afflusso di questi giorni causato dalla particolare virulenza dell’epidemia influenzale che in questi giorni sta raggiungendo il picco di diffusione.
«La situazione di crisi dei Pronto Soccorso è nuovamente riemersa. Oggi abbiamo finalmente un Protocollo ufficiale tra la Regione e le Case di cura, Protocollo attraverso il quale si regolamenta la disponibilità di concreto supporto da parte delle Case di cura ai PS”. Lo afferma Jessica Veronica Faroni, presidente Aiop Lazio, Associazione Ospedalità Privata».
«Anche in assenza di un accordo – aggiunge Faroni – la disponibilità delle nostre cliniche non è mai stata negata. Il Protocollo firmato oggi, dall’AIOP insieme al Presidente dell’ARIS Michele Bellomo, è frutto di un lungo percorso condotto insieme alla Regione, che, dopo una anno, ha portato alla stipula di un accordo che soddisfa le esigenze di supporto da parte delle strutture private nei sempre più frequenti periodi di crisi dei PS della nostra Regione. E’ stata inoltre chiesto, e accordato dalle nostre Case di cura, un supporto maggiore per l’area al momento più in difficoltà, quella della RM2, e nello specifico per i Pronto Soccorso del Pertini, del Grassi, del Casilino e del S. Eugenio, che potranno contare, fino al 10 gennaio, sulle nostre strutture. Da oggi le cose cambiano e chi certamente ne trarrà vantaggio sarà il cittadino, che troverà una maggior disponibilità di assistenza e una conseguente riduzione dei tempi di attesa. Questo, infatti, non rimarrà più ore in attesa del ricovero, ma verrà accolto presso strutture private accreditate con il Sistema Sanitario Nazionale, che vuol dire sempre senza alcun aggravio economico per il cittadino».