«Ho sentito una volta una persona che ha detto più si sale in vetta e più tira forte il vento. Penso sia nostro dovere dare il massimo e aumentano i rischi». Lo ha affermato il viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri, ospite di ‘In viva voce’ su Radiouno Rai, commentando la decisione di assegnargli una scorta […]
«Ho sentito una volta una persona che ha detto più si sale in vetta e più tira forte il vento. Penso sia nostro dovere dare il massimo e aumentano i rischi». Lo ha affermato il viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri, ospite di ‘In viva voce’ su Radiouno Rai, commentando la decisione di assegnargli una scorta in seguito alle pressioni per tentativi di corruzione e minacce in relazione alla sua attività politica e, in particolare, alla destinazione dei fondi pubblici per l’emergenza coronavirus.
«Massima vicinanza al viceministro Pierpaolo Sileri per le minacce ricevute – ha scritto in un tweet il ministro degli Esteri Luigi Di Maio –. Pierpaolo oltre a essere un grande professionista è anche una persona corretta, genuina, con la schiena dritta. Avanti così, siamo tutti con te, hai il nostro sostegno. Non ci facciamo intimidire da nessuno».
«La mia più sincera solidarietà e vicinanza al viceministro della Salute Pierpaolo Sileri, costretto a muoversi sotto scorta dopo le minacce ricevute sulla destinazione di fondi per l’emergenza Covid-19. Pierpaolo, e con lui tutto il Movimento 5 Stelle, non si fanno intimidire. Avanti così», è invece il messaggio di vicinanza di Vito Crimi, viceministro dell’Interno e capo politico del M5S.
«Vorrei esprimere, a nome mio personale e di tutto il Comitato Centrale Fnomceo, la nostra vicinanza al Viceministro della Salute e collega Pierpaolo Sileri – scrive in una nota il presidente della Federazione nazionale degli ordini dei medici Filippo Anelli -. Siamo fieri che non abbia voluto cedere ad indebite pressioni, nel rispetto delle Leggi e del codice di Deontologia Medica. È intollerabile che un medico, un Viceministro debba temere per la sua incolumità, e veder limitata la libertà personale e inficiata la serenità sua e della famiglia solo per aver voluto adempiere ai propri doveri. È una forma di violenza subdola e odiosa, che non è compiuta solo contro il medico, contro l’Istituzione, ma contro il principio stesso di legalità che informa il nostro ordinamento e la nostra professione».
«Esprimo a nome degli infermieri iscritti agli ordini professionali la massima vicinanza e comprensione al viceministro della Salute Pierpaolo Sileri», il messaggio della presidente della Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche (FNOPI), Barbara Mangiacavalli. «Il viceministro – aggiunge – è persona ferma e decisa come ha sempre dimostrato e professionista di elevata moralità ed etica al punto che appare assurdo e ignobile un tentativo di questa rilevanza nei suoi confronti. Cercare di fare pressioni e di immaginare atti per sfruttare una vicenda simile – sottolinea Mangiacavalli – non ha termini che possano definire la grettezza e la disumanità di chi li compie che, ci auguriamo, sarà presto difronte a una giustizia tanto equa quanto pesante».
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