Salute 17 Giugno 2020 17:32

Tumori del sangue e innovazione, a che punto siamo con le terapie Car-T? Risponde Ail

Il 21 giugno sarà la Giornata nazionale per la lotta a leucemia, linfoma e mieloma multiplo. Nel webinar organizzato da Ail si discute della cura con Car-T, ostacolata da Covid-19 per alcune somiglianze

Tumori del sangue e innovazione, a che punto siamo con le terapie Car-T? Risponde Ail

Ogni anno si scoprono 33 mila nuovi casi di tumori del sangue, divisi in oltre 100 patologie diverse. Sono tre i macro-gruppi più comuni: linfomi, leucemie e mieloma multiplo. Fortunatamente oggi il 70% dei malati guarisce grazie all’evoluzione costante delle terapie. In vista della 15esima Giornata Nazionale per la lotta ai tumori del sangue, che si celebra il prossimo 21 giugno, Ail (Associazione italiana contro le leucemie) ha discusso il futuro delle cure nel webinar “Linfomi, innovazione e qualità della vita”.

«Stiamo uscendo da una terribile avventura che ci ha colpito alle spalle e ha gettato nello sconforto i pazienti», ha esordito il presidente Ail Sergio Amadori. «Dobbiamo dedicare questa giornata – ha proseguito – anche alla memoria di chi non ce l’ha fatta e di chi lotta ancora contro il Covid-19. Stare vicini è stato difficile in questi mesi. Perciò vogliamo offrire un numero verde in cui avremo una serie di esperti ematologi che dalla mattina del 19 giugno si alterneranno per rispondere alle telefonate che arriveranno dall’uditorio. Rimarrà poi attivo fino alla fine dell’anno, dalle 15 alle 17».

Tra le innovazioni terapeutiche spiccano le Car-T, soluzioni geniche che curano i pazienti con i loro stessi linfociti T. Anche l’Italia ha cominciato dall’autunno scorso a somministrarle, previa attenta selezione. I centri sono aumentati, circa una decina. «Sta diventando un’attività quasi routinaria, cui si può accedere ormai regolarmente», ha fatto presente Paolo Corradini, direttore della divisione di ematologia dell’IRCCS – Istituto Nazionale dei Tumori di Milano.

LEGGI ANCHE: LINFOMA E LEUCEMIA LINFOBLASTICA, UE APPROVA PRIMA TERAPIA CELLULARE CON LINFOCITI T

«Con la pandemia – ha aggiunto – le Car-T cell hanno però subito un contraccolpo. Tutti gli studi sono stati chiusi, c’è stato un problema di approvvigionamento per i trapianti di midollo. Ci si è accorti che la tempesta citochinica del Covid è molto simile alle Car-T cell e anche l’antidoto che noi utilizziamo, il Tocilizumab, è stato usato con pazienti Covid. Quindi c’è stato un incontro quasi drammatico delle necessità, che però ha mostrato e messo l’esperienza degli ematologi al servizio di tutti». Ora le terapie stanno riprendendo, uno sforzo di normalizzazione che serve a tutti.

La terapia con Car-T resta però un trattamento molto costoso, a cui è difficile accedere. Sia perché i centri sono ancora pochi, in quanto passano attraverso un processo di selezione di Aifa e delle ditte farmaceutiche di riferimento. Sia per la selezione che viene fatta sui pazienti. Una scelta che mira a identificare chi possa davvero averne dei benefici. «Un’offerta in linea per coprire quell’esigenza teorica di 350 o 450 linfomi all’anno», ha chiarito Corradini.

Le cure intanto sono molto evolute negli ultimi anni. Il professor Maurizio Martelli, direttore UOC di Ematologia del Policlinico Umberto I di Roma, ne ha illustrato le applicazioni. «Il linfoma non-Hodgkin ha un’età di insorgenza che va tra i 55 e i 75 anni, perciò è una malattia dell’anziano – ha spiegato –. Scopriamo circa novemila casi all’anno, anche per via dell’alto numero di anziani in Italia. La cura in questo caso è fatta di chemioterapia corredata di trattamenti monoclonali in base alla forma aggressiva o indolente. Il linfoma di Hodgkin invece è trattato con radioterapia, mentre gli anticorpi monoclonali sono utilizzati solo quando i pazienti subiscono una ricaduta dopo il trattamento tradizionale», ha concluso.

LEGGI ANCHE: LINFOMA DI BURKITT, ISTITUTO PASTEUR ITALIA: «IDENTIFICATA NEI BAMBINI IRACHENI UNA TERZA FORMA DELLA MALATTIA COREELATA ALL’INFEZIONE DA EPSTEIN BARR VIRUS»

L’Italia ha una media di sopravvivenza superiore rispetto a quella europea. «Mi piace pensare che la capacità di mettere in rete i vari centri sia fondamentale. Una prima azione è quella di mettere insieme realtà diverse perché la persona possa essere trattata a casa sua, senza necessità di migrare», ha aggiunto Francesco Merli, direttore della Fondazione italiana linfomi (Fil).

Gli effetti delle terapie persistono anche nel lungo periodo, c’è quindi necessità di concentrarsi anche sulla qualità di vita dei pazienti. Fabio Efficace, responsabile degli studi di Qualità della vita della Fondazione Gimema, parla di sottostima dei sintomi nella pratica clinica. «È il paziente che deve valutare la qualità di vita – ha chiarito –. Gli unici dati che abbiamo sulla terapia Car-T mostrano l’aspetto funzionale, rappresentato dal margine di miglioramento dall’infusione a 18 mesi dopo. Che è significativo, perché riguarda proprio la capacità del paziente di compiere nuovamente le attività che faceva prima».

«Noi vogliamo dare il nostro contributo – ha concluso Amadori di Ail, riprendendo la parola –. Un aspetto centrale è selezionare bene chi debba accedere per beneficiare di Car-T. Non è una terapia per tutti, Ail può dare un supporto sia pratico che psicologico, facendo capire che si tratta di terapie sperimentali con tossicità di rilievo, che ci sono altre terapie possibili e non è quella l’unica soluzione definitiva».

LEGGI ANCHE: AIL E AMGEN INSIEME PER ASSISTENZA DOMICILIARE E CURA DEI PAZIENTI CON MIELOMA MULTIPLO

Ora la priorità è riprendere una vita normale. Ail, ha aggiunto il presidente, è stata molto vicina a tutti i pazienti che temevano di tornare in ospedale per paura del contagio. «Abbiamo voluto spiegare a tutti – ha detto Amadori – che non sono soli e che qualcuno condivide le loro difficoltà. Li abbiamo rassicurati ed è servito a rasserenare gli animi. Covid ha rappresentato una chiamata alle armi non solo per gli operatori sanitari ma anche per gli enti assistenziali come Ail che sono oggi il vero collante del nostro tessuto sociale.»

 

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SANITÀ INFORMAZIONE PER RIMANERE SEMPRE AGGIORNATO

Articoli correlati
Al Bambino Gesù terapia CAR-T sui primi 3 pazienti con malattie autoimmuni
Due ragazze italiane e 1 bambino ucraino di 12 anni, fuggito dalla guerra, sono i primi pazienti pediatrici affetti da gravi patologie autoimmuni ad essere stati trattati con cellule CAR-T capaci di mandare in remissione la loro malattia. Il trattamento è stato eseguito all'Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma
di V.A.
Leucemia linfoblastica acuta: AIFA autorizza rimborsabilità brexu-cel
L’Agenzia Italiana del Farmaco ha concesso la rimborsabilità della terapia cellulare Brexucabtagene autoleucel (brexu-cel) per la leucemia linfoblastica acuta a precursori di cellule B recidivante o refrattaria, destinata ai pazienti adulti di età pari o superiore a 26 anni
Berlusconi morto per la leucemia mielomonocitica cronica, quali sono i campanelli d’allarme della malattia?
Silvio Berlusconi è deceduto a causa di una forma di leucemia, che può essere difficile da individuare perché i sintomi «rivelatori» possono spesso indicare altre malattie non correlate. Ma alcuni, soprattutto se compaiono in concomitanza, potrebbero metterci in allerta
Berlusconi, che tipo di leucemia ha portato alla morte? Parlano gli esperti
Silvio Berlusconi è morto questa mattina all’ospedale San Raffaele di Milano, dove era ricoverato da venerdì. Aveva 86 anni e si trovava in ospedale per accertamenti legati alla leucemia mielomonocitica cronica di cui soffriva da tempo e che gli ha causato complicazioni, tra cui una polmonite
sAIL camp, la riabilitazione dei pazienti onco-ematologici passa dal mare e dalla vela
Con il progetto promosso da AIL Brescia i pazienti ematologici avranno l’opportunità di vivere due giorni a contatto con la natura, verranno proposte attività di carattere sportivo e laboratoriale, sarà organizzata un’uscita in barca a vela che consenta al paziente di riprendere metaforicamente il timone della propria vita
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Percorso Regolatorio farmaci Aifa: i pazienti devono partecipare ai processi decisionali. Presentato il progetto InPags

Attraverso il progetto InPags, coordinato da Rarelab, discussi 5 dei possibili punti da sviluppare per definire criteri e modalità. Obiettivo colmare il gap tra Italia e altri Paesi europei in ...
Advocacy e Associazioni

Disability Card: “Una nuova frontiera europea per i diritti delle persone con disabilità”. A che punto siamo

La Disability Card e l'European Parking Card sono strumenti che mirano a facilitare l'accesso ai servizi e a uniformare i diritti in tutta Europa. L'intervista all'avvocato Giovanni Paolo Sperti, seg...
Sanità

I migliori ospedali d’Italia? Sul podio Careggi, l’Aou Marche e l’Humanitas di Rozzano

A fotografare le performance di 1.363 ospedali pubblici e privati nel 2023 è il Programma nazionale sititi di Agenas. Il nuovo report mostra un aumento dei  ricoveri programmati e diu...