«Il virus è una grande sfida globale, non conosce confini tra nazioni e questo significa che dobbiamo costruire insieme una risposta». Così il ministro della Salute in visita allo Spallanzani insieme all’ambasciatore Usa in Italia Eisenberg
C’era anche il ministro della Salute Roberto Speranza questa mattina all’Istituto Spallanzani di Roma per la visita dell’ambasciatore Usa in Italia, Lewis M. Eisenberg.
«Sono state giornate difficilissime per il nostro Paese – ha dichiarato Speranza in riferimento al periodo più duro della pandemia – e oggi, in una fase di cautela e prudenza, dobbiamo riconoscere che le istituzioni repubblicane e il SSN hanno saputo reggere. E se questo è avvenuto – ha precisato – è grazie alle donne e agli uomini del Ssn. Il virus è una grande sfida globale – ha affermato – non conosce confini tra nazioni e questo significa che dobbiamo costruire insieme una risposta globale».
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Affrontare il futuro, dunque, facendo tesoro della lezione imparata durante i mesi di pandemia. «All’inizio si pensava che il virus fosse un problema solo della Cina – ha sottolineato il Ministro – poi dell’Italia e dell’Ue» fino a rendersi conto che era «una sfida globale. Io penso che insieme dobbiamo dare risposte all’altezza – ha aggiunto Speranza -. Quella più importante è quella della ricerca, dell’innovazione, è la collaborazione internazionale tra Paesi. L’Italia dopo mesi difficili si sta rialzando, ma guai a pensare che la battaglia sia vinta. Servirà la ricerca, la scienza, il vaccino sicuro al 100% e nel più breve tempo possibile per mettere la parola fine a questa storia così complicata».
«Lo Spallanzani è da tempo partner degli Usa – ha ricordato l’ambasciatore americano Lewis Eisenberg nel corso della visita all’ospedale romano -. Siamo ansiosi di avere nuove opportunità per collaborare nell’affrontare questa e future sfide». Poi, è arrivato il plauso all’Italia per la gestione dell’emergenza sanitaria: «L’enorme impatto che avete avuto nel controllare il Covid-19» e la crisi sanitaria che ha colpito non solo l’Italia ma tutto il mondo «è stata bene affrontata. Noi vi auguriamo un successo uguale nell’affrontare la prossima fase di questa sfida», ha aggiunto l’ambasciatore evidenziando «il lavoro a stretto contatto con le istituzioni sanitarie ed il settore privato Usa per assicurare che si arrivi a vaccini efficaci nel modo più veloce e sicuro».
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