A stabilirlo un ordine del giorno al Decreto Rilancio a prima firma del deputato questore M5S Francesco D’Uva, con l’adesione dei membri dell’Ufficio di Presidenza di Montecitorio. L’altra metà delle restituzioni alle popolazioni terremotate del Centro Italia
Una buona notizia per gli operatori sanitari impegnati nell’emergenza Covid-19 arriva dalla Camera dei deputati. Quaranta milioni di euro delle restituzioni dal bilancio della Camera per l’anno 2020 saranno destinati alle gratifiche economiche per il personale sanitario che ha lottato contro il Covid. A stabilirlo un ordine del giorno al Decreto Rilancio a prima firma del deputato questore M5S Francesco D’Uva, con l’adesione dei membri dell’Ufficio di Presidenza di Montecitorio appartenenti alle altre forze politiche.
Le somme, già destinate a forme di remunerazione per gli operatori sanitari, transiteranno nel fondo ad hoc predisposto dal Governo dopo l’approvazione del bilancio interno della Camera (prevista per il prossimo 30 luglio) e l’inserimento della disposizione nella legge di Bilancio o in uno dei prossimi provvedimenti sottoposti al vaglio del Parlamento.
«Al centro dell’emergenza ci sono state persone che non vogliono essere chiamate ‘eroi’. Sono persone normali, che hanno fatto sacrifici straordinari per tutelare la salute dei loro concittadini. Quest’anno vogliamo impiegare 40 milioni restituiti dal bilancio della Camera per dire grazie alle donne e agli uomini del personale sanitario, che hanno lottato per noi contro il Covid» ha spiegato su Facebook il deputato questore M5S Francesco D’Uva.
L’altra metà delle restituzioni di Montecitorio (40 milioni di euro) andranno alle popolazioni terremotate del Centro Italia, come annunciato dal presidente della Camera Roberto Fico.
Complessivamente, le restituzioni effettuate dalla Camera a partire dal 2013 ammontano a 465 milioni di euro, di cui 200 restituiti nella scorsa legislatura e 265 in quella in corso.
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