«Al Pronto Soccorso del Ss Annunziata di Taranto una donna di circa ottant’anni è stata tenuta per nove ore su una barella in attesa di un consulto cardiologico. Al seguito i parenti, ovviamente ad attendere per ore senza nessuna comunicazione. La notizia è rimbalzata clamorosamente sui social ed ha creato un’ampia protesta. Tant’è che io […]
«Al Pronto Soccorso del Ss Annunziata di Taranto una donna di circa ottant’anni è stata tenuta per nove ore su una barella in attesa di un consulto cardiologico. Al seguito i parenti, ovviamente ad attendere per ore senza nessuna comunicazione. La notizia è rimbalzata clamorosamente sui social ed ha creato un’ampia protesta. Tant’è che io stesso ho deciso di approfondire le tante denunce attraverso dei sopralluoghi». Lo comunica in una nota il consigliere regionale Renato Perrini di CoR.
«Forse sta accadendo, purtroppo, ciò che dico da questa estate, ovvero che il Pronto Soccorso del SS Annunziata, non può contenere tutte le urgenze di Taranto, e che la chiusura del Pronto Soccorso dell’ospedale Moscati, trasformato in Punto di Primo intervento, così ha deciso la Regione in accordo con la Asl, ha di fatto creato il caos più totale».
«E sia chiaro – continua Perrini –, la colpa non è di medici e infermieri, il personale sanitario si adopera come può, la colpa è di scelte scellerate che assolutamente non tengono conto del malato. Tutta la sanità tarantina è da rivedere, il Piano di Riordino ospedaliero stilato anche per la provincia jonica, ha bisogno di una rivisitazione per ciò che riguarda assunzioni, posti letto, attrezzature; e lo ribadisco bisogna insistere chiedendo deroghe speciali. Ma soprattutto nel qui ed ora, regione Puglia e Asl di Taranto, devono fare un passo indietro e rivedere la decisione presa in estate ed entrata a regime a settembre: ‘bisogna riaprire subito il pronto soccorso dell’ospedale Moscati’, adesso, e senza indugi. Sto preparando una nuova mozione su questo argomento, l’ennesima, nel tentativo di riavviare il dialogo».