I francesi firmano, gli inglesi scappano e gli italiani stanno a guardare… Il tema dei turni dei medici coinvolge tutti paesi. In questi giorni, la direzione generale di AP-HP (Assistenza pubblica – Ospedali di Parigi) e la CFDT (Confederazione Francese Democratica del Lavoro) hanno annunciato la firma di un accordo in materia di organizzazione e tempi di lavoro che ha come obiettivo quello di migliorare l’accettazione dei pazienti e le condizioni di lavoro del personale medico, riducendo la spesa economica. L’accordo sarà in vigore a partire dal 1 gennaio 2016.
Purtroppo lo stesso non accade nel Belpaese: il confronto tra governo e sindacati della dirigenza medica all’Aran (Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni) ha portato ad una fumata nera e poco si sa di come verrà applicata in questi giorni la normativa contro i turni massacranti.
Anche in Gran Bretagna, migliaia di dottori sono sul piede di guerra e dilaga la volontà di lasciare il Sistema Sanitario Nazionale a causa delle modifiche contrattuali proposte dal governo conservatore di David Cameron. Da quando il Ministro della Salute Jeremy Hunt ha annunciato la riorganizzazione radicale delle ore di lavoro in ospedale, il Consiglio britannico di Medicina Generale ha registrato oltre 5mila richieste di trasferimento fuori dal Paese. Tra le principali mete richieste Australia, Canada e Dubai.