Salute 25 Agosto 2020 08:00

«Il caffè in gravidanza non è sicuro per il feto». Uno studio invita a evitarlo, ma è scontro

Le linee guida limitano il consumo di caffè in gravidanza a 200 milligrammi al giorno, ma ora una ricerca pubblicata sul BMJ invita ad evitarlo totalmente. Tra le conseguenze aborto spontaneo, natimortalità e sottosviluppo del feto. Ma non tutti gli esperti sono d’accordo

«Il caffè in gravidanza non è sicuro per il feto». Uno studio invita a evitarlo, ma è scontro

La caffeina non è mai sicura per il feto, basta caffè durante la gravidanza. Lo afferma una nuova ricerca pubblicata sulla rivista British Medical Journal e rilanciata dalla Cnn, ribadendo che «non esiste un livello sicuro di caffeina per un feto in via di sviluppo». Non tutti gli esperti, tuttavia, sono concordi con le nuove conclusioni.

Lo studio ha esaminato 37 ricerche sul legame tra caffeina e gravidanza, rilevando che «il consumo di caffeina da parte della madre è associato in modo chiaro ad aborto spontaneo, natimortalità, peso inferiore alla norma o crescita inferiore alla norma nel feto, leucemia acuta infantile e sovrappeso/obesità infantili». Non però con la nascita prematura.

CAFFÈ IN GRAVIDANZA: TROPPI 200 MILLIGRAMMI AL GIORNO

Jack James, professore di psicologia dell’Università di Reykjavik in Islanda, autore della pubblicazione, ha invitato a rivedere le attuali linee guida. Al momento alle donne in gravidanza viene consigliato di mantenere il consumo di caffeina sotto i 200 milligrammi al giorno. «C’è bisogno di una revisione radicale», ha detto l’esperto.

ALCUNI ESPERTI SI OPPONGONO

Contro di lui sono insorti tanti studiosi, invitandolo a non diffondere allarmismo in base a uno studio che «trae conclusioni da ricerche che si basano su dati di consumo auto-dichiarati, notoriamente imprecisi». Questo il parere di Alan Leviton, professore di neurologia alla Harvard Medical School. Quello di James è uno studio osservativo, che non può assicurare il legame causa-effetto.

«Le prove di un effetto dannoso possono essere, in parte, spiegate da altri fattori associati ad un’elevata assunzione di caffeina, come il fumo di sigaretta», ha suggerito Andrew Shennan, professore di ostetricia al King’s College di Londra. «La natura osservativa di questi dati con il suo pregiudizio intrinseco non indica con certezza che basse dosi di caffeina siano dannose, ed è improbabile che l’attuale consiglio di evitare alte dosi di caffeina cambi», ha aggiunto Shennan.

«Il consiglio di limitare l’assuzione di caffeina a 200 mg al giorno è ancora valido», ha siglato definitivamente Daghni Rajasingam, portavoce del Royal College of Obstetricians and Gynecologists. Ma a quanto corrispondono 200 milligrammi di caffè? Ed è facile rimanere dentro certi limiti?

QUANTE TAZZE DI CAFFÈ SAREBBERO CONCESSE?

La risposta è: non tanto. Bisognerebbe misurare con attenzione, in quanto già una tazza di caffè americano potrebbe rischiare di superare i valori. Il decaffeinato è una scelta migliore, in quanto contiene tra i 9 e i 14 milligrammi di caffeina. Ma questo alcaloide naturale si trova facilmente anche in altri alimenti di cui facciamo uso: per esempio il tè, le bevande energetiche e la cioccolata.
In più, l’organismo di una donna in gravidanza rimuove la caffeina molto più lentamente dal sangue secondo l’Organizzazione mondiale della sanità. Prendendo in considerazione tutti i fattori, Cathy Knight-Agarwal, assistente clinica della cattedra di nutrizione e dietetica all’Università di Canberra in Australia, ha sostenuto che «eliminare tutti gli alimenti con caffeina non comprometterebbe lo stato nutrizionale di una donna incinta». L’idea di farlo non sembrerebbe sconsigliabile, quindi.
«L’unico vantaggio di questi alimenti è forse il piacere psicologico che inducono – ha concluso – il che va benissimo, ma è una ragione sufficiente per non cessare il consumo durante la gravidanza?».
Articoli correlati
Covid: 3 o più dosi di vaccino in gravidanza aumentano la protezione dei neonati
Le donne in gravidanza che ricevono tre o più dosi di vaccino anti-Covid durante la gestazione presentano un livello di anticorpi specifici contro l’infezione nel cordone ombelicale di circa dieci volte più alto rispetto a quanto riscontrato nelle madri che hanno effettuato meno richiami. E questo offre una maggiore protezione ai nascituri. A dimostrarlo è uno studio condotto dagli scienziati dell’Università di Washington a Seattle
Troppo paracetamolo in gravidanza aumenta il rischio di problemi comportamentali nei bambini
Il consumo eccessivo di paracetamolo durante la gravidanza può aumentare il rischio che il bambino sviluppi problemi di attenzione e comportamento già all'età di 2, 3 e 4 anni. Lo studio condotto dalla University of Illinois Urbana-Champaign è stato pubblicato sulla rivista Neurotoxicology and Teratology
Caldo estremo aumenta il rischio di complicanze in gravidanza
L'esposizione al caldo estremo, eventualità diventata più frequente a causa dei cambiamenti climatici durante la gravidanza è stata collegata a un aumento del rischio di grave morbilità materna, cioè di complicanze durante il travaglio e il parto. I rischi sono maggiori se l'esposizione è avvenuta durante il terzo trimestre di gravidanza. Questo è quanto emerso da uno studio condotto dal Kaiser Permanente Southern California, pubblicato sulla rivista JAMA Network Open
Creato un modello completo di embrione umano, senza spermatozoi e ovuli
Non sono stati utilizzati né spermatozoi, né ovuli e né utero. Il nuovo modello di embrione sviluppato da un gruppo di ricercatori del Weizmann Institute, in Israele, è stato generato con cellule staminali. Nonostante questo è quasi identico a  un embrione umano vero di 14 giorni, in grado addirittura di rilasciare ormoni da far risultare positivo un test di gravidanza in laboratorio. Non mancano i quesiti etici
«Colpi di calore, a rischio donne in gravidanza e menopausa». I consigli del ginecologo
«Donne in gravidanza e in menopausa attenzione ai colpi di calore in agguato». A mettere in guardia,  invitando a proteggersi in queste giornate roventi, è Claudio Giorlandino, ginecologo, direttore scientifico dell'Istituto di Ricerche Altamedica
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Prevenzione

Influenza, Lopalco (epidemiologo): “Picco atteso tra la fine di dicembre e l’inizio del nuovo anno. Vaccinarsi subito”

L'epidemiologo a Sanità Informazione: "Vaccinarsi contro influenza e Covid-19 nella stessa seduta: non ci sono controindicazioni, solo vantaggi"
Advocacy e Associazioni

Percorso Regolatorio farmaci Aifa: i pazienti devono partecipare ai processi decisionali. Presentato il progetto InPags

Attraverso il progetto InPags, coordinato da Rarelab, discussi 5 dei possibili punti da sviluppare per definire criteri e modalità. Obiettivo colmare il gap tra Italia e altri Paesi europei in ...
Advocacy e Associazioni

Disability Card: “Una nuova frontiera europea per i diritti delle persone con disabilità”. A che punto siamo

La Disability Card e l'European Parking Card sono strumenti che mirano a facilitare l'accesso ai servizi e a uniformare i diritti in tutta Europa. L'intervista all'avvocato Giovanni Paolo Sperti, seg...