Asimov, il Signore degli Anelli e i robot tra i temi presenti. Secondo molti aspiranti medici, il livello di difficoltà delle domande era alto, con qualche eccezione
Lo si legge negli occhi lasciati scoperti dalla mascherina, il senso di liberazione che provano gli aspiranti medici appena escono dalle aule in cui svolgono il test di ingresso. Tendenzialmente fiduciosi ma scaramantici, incrociano le dita e alla domanda “com’è andata” rispondono «abbastanza bene, speriamo».
Difficile riassumere le opinioni che abbiamo raccolto sulla difficoltà della prova. Per alcuni il test di quest’anno è stato molto più complesso di quello dell’anno scorso e delle simulazioni presenti online; per altri era fattibile, e solo alcune domande hanno dato un po’ di filo da torcere.
Quel che è certo, è che gli appassionati di fantasy sono stati avvantaggiati: secondo quanto è stato riportato dagli studenti, c’erano domande sullo scrittore Asimov, su Il Signore degli Anelli e sui robot.
«Le domande scientifiche erano un po’ più accessibili». «Quelle di logica e matematica erano molto più difficili». «Biologia e chimica erano fattibili». «Cultura generale era la parte più complicata». «Mi aspettavo delle domande in merito alla pandemia, invece ce n’era una sola che si avvicinava al tema». «Alcune richiedevano una preparazione che non immaginavo». «Il livello della prova era medio-alto». «Poteva andare meglio, poteva andare peggio». Questi alcuni commenti dei ragazzi. Che ora si lasciano definitivamente alle spalle simulazioni e testi di preparazione. Adesso devono solo aspettare i risultati. «E se andrà male, riproverò l’anno prossimo. È il medico quello che voglio fare».