La presidente dell’Associazione: «500 volontari ogni giorno per rispondere alle richieste di auto. Importante trovare l’interlocutore giusto». De Leo, psicoterapeuta ideatore della giornata: «Incubo povertà dietro l’angolo. Per vincere la depressione importante restare uniti»
Cresce il numero delle richieste di aiuto da parte di persone attraversate dal pensiero di togliersi la vita o preoccupate per il possibile suicidio di un proprio caro che si sono rivolte a Telefono Amico Italia. Nei primi sei mesi del 2020 in concomitanza con la pandemia e il lockdown sono state oltre 2000. A darne notizia nella Giornata mondiale per la prevenzione del suicidio è la presidente di Telefono Amico Italia, Monica Petra, che da trent’anni ascolta, incoraggia e sostiene quanti si rivolgono all’associazione.
«In un momento come questo, alla fine di un periodo particolarmente complicato per la salute anche psicofisica – spiega – la nostra intenzione è di ricordare, nella giornata che ricorre ogni anno il 10 settembre, il valore del dialogo e della possibilità di chiedere un aiuto finalizzato alla ricerca di una situazione di benessere e serenità. Per le persone che ci contattano, trovare l’interlocutore che alleggerisce ed aiuta ad andare avanti rappresenta un momento di grande conforto».
Sono cinquecento i volontari che dalle 10 alle 24 tutti giorni, festivi compresi, rispondono alle richieste di aiuto, che negli ultimi mesi arrivano soprattutto dai giovani adulti dai 26 ai 35 anni: soggetti fragili per mancanza di sicurezza economica, difficoltà di inserimento lavorativo e sociale e di integrazione.
«Il grosso pericolo risiede nelle difficoltà economiche che la gente andrà ad incontrare – ammette Diego De Leo, psichiatra e psicoterapeuta, direttore emerito del Centro collaborativo della Organizzazione mondiale della sanità (OMS) per la Ricerca e la Formazione sulla Prevenzione del Suicidio, nonché ideatore della giornata mondiale dedicata al delicato tema -. Perché anche in l’Italia molte aziende sono ancora ferme dopo il lockdown e molte rischiano di non riuscire più a stare sul mercato. Molti esercizi commerciali stanno sopportando crisi prolungate che probabilmente sfoceranno in difficoltà economiche che colpiranno un numero elevato di persone».
«La storia e la scienza insegnano che a crisi economiche importanti sono sempre succeduti momenti di acuzie suicidarie, e quindi il rischio di una impennata del fenomeno è più di una ipotesi. Esiste perciò un’allerta generalizzata e una consapevolezza che questo fenomeno potrebbe tradursi in un numero molto elevato di disperazione e di suicidi conseguenti. La soluzione? Cerchiamo di rimanere uniti e di farci forza uno con l’altro» chiosa il professor De Leo, che nel curriculum vanta una lunga esperienza professionale anche in Australia presso la Griffith University di Brisbane, nonché al Dipartimento di Psicologia presso la Primorska University della Slovenia, dove dirige il Centro Nazionale per la Ricerca sul Suicidio.
«È importante trasmettere il messaggio che non si tratta di difficoltà individuali, ma collettive. Questa consapevolezza aiuta a superare meglio le difficoltà. quindi è un invito a stare molto uniti e solidali l’uno con l’altro».
In occasione della Giornata mondiale per al prevenzione del suicidio, oggi alle ore 18.30 verrà trasmesso dalla pagina Facebook dell’associazione Telefono Amico Italia l’evento “Lo spazio che unisce“, con la partecipazione della presidente Monica Petra, del professor Diego De Leo, dell’improvvisatore e autore Patrizio Cossa, della cantautrice Irene Ghiotto con la canzone “Gli ingegneri delle anime umane”, del cantautore Jacopo Ratini con la canzone “Cose che a parole non so dire” e del cantautore Cosimo “Zanna” Zannelli, che ha scelto questo evento per la presentazione ufficiale della sua nuova canzone “Lo Spazio che ci unisce”, che dà il titolo all’intera iniziativa di sensibilizzazione.
Negli ultimi mesi netto aumento di telefonate e messaggi ai tre servizi di ascolto: chiamate vocali attraverso numero unico 02 2327 2327, chat attraverso il numero WhatsApp 345 0361628, e-mail attraverso la compilazione di un file anonimo sul sito www.telefonoamico.it.
Al numero unico le segnalazioni relative al suicidio sono state realizzate principalmente da uomini (58%) con età compresa tra i 26 e i 35 (22%); in circa il 40% dei casi le chiamate sono state fatte da individui in difficoltà, mentre nel restante 60% dei casi da soggetti terzi.
Il servizio WhatsApp Amico è stato invece utilizzato, in relazione al tema del suicidio, principalmente da donne (54%) con età compresa tra 18 e 25 anni (35%). Importante prevalenza di donne (65%) anche nelle segnalazioni ricevute dal servizio mail M@ilAmica.
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