Contributi e Opinioni 15 Settembre 2020 12:31

Parkinson e Covid-19: quali aspettative? Il simposio al Virtual Congress 2020

Al Virtual International Congress of Parkinson’s Disease and Movement Disorders 2020 si è parlato della gestione dei sintomi del Parkinson nel corso della pandemia di COVID-19

Al Virtual International Congress of Parkinson’s Disease and Movement Disorders 2020 si è svolto il simposio di Zambon intitolato “Sfide nella gestione dei pazienti affetti da Malattia di Parkinson durante la pandemia di COVID-19: quali aspettative?” interamente dedicato all’impatto dell’emergenza sulla vita dei pazienti e dei clinici.

Parkinson e covid-19

La Malattia di Parkinson è associata a un elevato rischio di complicanze correlate al COVID-19. La maggiore vulnerabilità degli anziani e di coloro che hanno comorbilità insieme alla prevalenza della Malattia di Parkinson con l’avanzare dell’età solleva timori sui rischi potenzialmente più elevati di contrarre il COVID-19 nelle persone affette da questa patologia e altri disturbi del movimento.

La Malattia di Parkinson

La Malattia di Parkinson (MP) è una condizione neurodegenerativa che riguarda le cellule nervose del cervello che controllano il movimento. I sintomi si manifestano gradualmente e progrediscono lentamente. Si tratta di una condizione debilitante, con un forte impatto sulla qualità della vita di chi ne soffre. Attualmente, si stima che riguardi l’1-2% della popolazione di età superiore ai 60 anni, per passare al 3-5% sopra gli 85 anni. L’impatto dell’isolamento durante la pandemia è stato molto forte sui malati di Parkinson e la situazione sta peggiorando. L’inattività, lo stress e la solitudine hanno aggravato il deterioramento e comportato la comparsa di molteplici complicanze, come malattie cardiovascolari, osteoporosi, insonnia, declino cognitivo, depressione e stipsi.

Il Prof. Bastiaan Bloem, Direttore, Radboudumc, Center of Expertise for Parkinson & Movement Disorders, Nijmegen ha affermato: “Si può dire con certezza che si sia aperta una nuova stagione nella gestione dei sintomi della MP durante il COVID-19 che testimonia una significativa accelerazione dei problemi legati a livelli di stress acuto e cronico con un conseguente peggioramento dei sintomi quali tremori, discinesia, congelamento dell’andatura e aumento dell’ansia, anche in pazienti precedentemente stabili. Inoltre, l’impossibilità di praticare attività fisica ha causato casi di solitudine ed estraniamento da chi prestava loro assistenza. È pertanto importante integrare approcci complementari nella terapia farmacologica più tradizionale; un programma di yoga per aumentare la consapevolezza ha dimostrato di poter migliorare le disfunzioni motorie e la mobilità e contribuire a ridurre l’ansia e i sintomi da stress, migliorando così la qualità della vita”.

La telemedicina

La validità della telemedicina nel valutare i pazienti affetti da MP è stata ben documentata in molti studi, è una strada percorribile perché la maggior parte degli esami fisici può essere visualizzata2. L’epidemia ha già accelerato l’innovazione e applicazione di tali sistemi (telemedicina) per poter fornire assistenza sanitaria urgente e costante. Sebbene non possa sostituire la consultazione medica, la diagnosi e il percorso terapeutico, la telemedicina può diventare un valido strumento per il follow-up a distanza di pazienti che già dispongono di una diagnosi di MP e di una terapia.

Molti studi hanno dimostrato che i sintomi non motori sono il fattore determinante di una scarsa qualità della vita. Lo spettro dei sintomi non motori è molto ampio, spazia dagli effetti sul cervello con la depressione, l’ansia, il dolore e i disturbi del sonno, a quelli sul cuore con il dolore ortostatico, sull’intestino con la stipsi e sulla pelle con l’eccessiva sudorazione. A ciò si aggiungono anche difficoltà nel linguaggio e nella deglutizione, salivazione eccessiva e problemi respiratori. Questi sintomi hanno un enorme impatto sui pazienti affetti da MP e sulla quotidianità di chi li assiste. Tra marzo e aprile 2020, diversi pazienti che non avevano mostrato oscillazioni motorie/non motorie significative fino a gennaio hanno riferito di soffrire di gravi periodi off, interruzioni del sonno, dolore e persino problemi cardiaci e occlusioni gastrointestinali.

Il Prof. Angelo Antonini Professore di neurologia, Direttore dell’Unità Parkinson e disturbi del movimento del Dipartimento di neuroscienze all’Università di Padova ha dichiarato: “Tutti i sintomi rilevanti individuati sono collegati alla mancanza di mobilità e ciò sottolinea l’importanza di implementare strategie corrette per il controllo della patologia. Inoltre, la qualità della vita, misurata in un gruppo di pazienti prima e dopo il lockdown, è anch’essa significativamente peggiorata durante il periodo di isolamento. Un’altra lezione che abbiamo appreso recentemente è l’importanza di fornire ai nostri pazienti nuovi strumenti per contattare a distanza i neurologi e monitorare le manifestazioni cliniche, mediante i sensori e la telemedicina”.

Ora più che mai è estremamente importante considerare sia la progressione dei sintomi motori/non motori sia la qualità della vita come indicatori di efficacia di una migliore gestione della terapia che potenzialmente può cambiare il decorso della malattia. A causa della complessità della MP, è cruciale elaborare un approccio multidisciplinare che coinvolga tutto lo staff medico a cui sono affidati i pazienti: neurologo, geriatra, psicologo, psichiatra, medico di famiglia, nutrizionista, urologo, assistente sociale e infermieri. Questo può migliorare il rispetto della terapia, l’appropriatezza delle cure e apportare un sollievo psicologico ed emotivo integrato alle persone che convivono con la MP.

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Parkinson: nel 2033 oltre 3 milioni di casi nei 7 maggiori mercati. Italia paese con l’impatto minore
Un rapporto della società internazionale di analisi dei dati GlobalData ha stimato l'impatto che la Malattia di Parkinson avrà, entro il 2033, nei sette principali mercati del settore farmaceutico. Fino a quella data i casi sono destinati a crescere a un tasso annuo dell'1,94%. L'Italia sarà il paese meno colpito da questo aumento
Nasce il progetto PMLAb per i pazienti COVID-19 immunocompromessi
La gestione del paziente immunocompromesso con COVID-19 richiede una particolare attenzione, che si concretizza con le Profilassi Pre-Esposizione con anticorpi monoclonali. A questo scopo è nato il progetto Prevention Management LAboratory (PMLAb), presentato oggi a Roma
Alzheimer: regolare i livelli di dopamina riduce i sintomi nelle prime fasi della malattia
Uno studio dell’Università Campus Bio-Medico di Roma, insieme alla Fondazione Santa Lucia IRCCS di Roma e condotto su modelli sperimentali, ha confermato che la stimolazione dopaminergica è efficace nel ridurre l’ipereccitabilità dell’ippocampo condizione alla base dell’insorgenza di epilessia e che può contribuire al progressivo danno cognitivo nell'Alzheimer
Nel post pandemia raddoppiati i casi di «cecità funzionale» correlati ad ansia e disagio psicologico
Secondo un’analisi dell’Ospedale San Giuseppe di Milano, il problema, noto come «perdita visiva o cecità funzionale», ha subito un aumento significativo nel periodo successivo alla pandemia. L’ipotesi degli esperti è che il disturbo, essendo di natura psico-somatica, sia cresciuto a causa degli effetti della pandemia sul benessere psicologico della popolazione, soprattutto bambini e adolescenti
Dall’inizio della pandemia +25% della spesa per i servizi di salute mentale rivolti ai giovani
La spesa per i servizi di salute mentale per bambini e adolescenti è aumentata di oltre un quarto dall’inizio della pandemia. L’uso della telemedicina, invece, si è stabilizzato. Questo è quanto emerso da un nuovo studio pubblicato su JAMA Network Open
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Percorso Regolatorio farmaci Aifa: i pazienti devono partecipare ai processi decisionali. Presentato il progetto InPags

Attraverso il progetto InPags, coordinato da Rarelab, discussi 5 dei possibili punti da sviluppare per definire criteri e modalità. Obiettivo colmare il gap tra Italia e altri Paesi europei in ...
Advocacy e Associazioni

Disability Card: “Una nuova frontiera europea per i diritti delle persone con disabilità”. A che punto siamo

La Disability Card e l'European Parking Card sono strumenti che mirano a facilitare l'accesso ai servizi e a uniformare i diritti in tutta Europa. L'intervista all'avvocato Giovanni Paolo Sperti, seg...
Sanità

I migliori ospedali d’Italia? Sul podio Careggi, l’Aou Marche e l’Humanitas di Rozzano

A fotografare le performance di 1.363 ospedali pubblici e privati nel 2023 è il Programma nazionale sititi di Agenas. Il nuovo report mostra un aumento dei  ricoveri programmati e diu...