Lavoro e Professioni 18 Settembre 2020 16:30

«Sono un infermiere e ho lottato contro il Covid-19 a Milano. Ma ora sogno di diventare medico»

Dalle corsie dell’Istituto geriatrico Redaelli alle aule della Statale per il test di Medicina: «Sono curioso ed appassionato della materia, avevo deciso prima del Covid»

di Federica Bosco

Il Covid non ha influito più di tanto nelle scelte dei candidati all’ultimo test di Medicina. La determinazione con cui hanno affrontato la prova  per diventare medico è la stessa degli altri anni. Come quella mostrata da chi è già in possesso di una laurea in professioni sanitarie ma ha scelto di intraprendere questo percorso per una crescita professionale, con il desiderio di tornare in corsia con il pass da medico.

LA SECONDA LAUREA PER DIVENTARE MEDICO

«Nel complesso è andata bene», dichiara soddisfatto un giovane con i capelli raccolti, gli occhi che brillano e un sorriso nascosto dietro la mascherina mentre con i compagni lascia l’aula Magna dell’Università Statale di Milano al termine del test. Gli chiediamo un commento. Non ha molta voglia di parlare, ma è gentile e si ferma a rispondere alle domande dei cronisti. C’è chi lo incalza sulle domande e sulla difficoltà del test, chi vuole un parere sul numero chiuso e su eventuali scelte alternative se non dovesse andare bene. Lui non si sottrae ma perentorio dice «io già lavoro, sono alla seconda laurea». La piccola folla si dirada, la curiosità su commenti post esame ha il sopravvento e i colleghi si spostano a caccia di altre battute. Noi no, la sua dichiarazione ci incuriosisce e cerchiamo di saperne di più.

DOPO IL COVID SPERA DI SUPERARE IL NUMERO CHIUSO

«Sono un professionista sanitario, mi piace il mio lavoro e ho voglia di approfondire la materia». Un’ammissione che riporta la mente agli eroi delle corsie, lui è uno di loro. «Lavoro all’Istituto Redaelli geriatrico di Milano – ci racconta –. Abbiamo affrontato in prima linea il Covid, uniti come una squadra, e siamo riusciti a superare i momenti più difficili grazie allo spirito di gruppo. Questo è il ricordo più forte che conservo dei lunghi mesi trascorsi in corsia ad affrontare un virus sconosciuto». Turni interminabili, gli occhi di chi sa di morire e vorrebbe salutare per l’ultima volta i nipoti, ma gli è impedito, essere stato custode delle ultime parole di tanti anziani, lottare spesso a mani nude contro un mostro trasparente che si vede e si manifesta spesso solo quando è tardi. C’è tutto questo nel bagaglio del giovane infermiere.

UNA PASSIONE CHE HA RADICI LONTANE

Eppure, quando gli chiediamo se il Covid ha influito sulla sua scelta, la risposta è tutt’altro che scontata. «No – ci dice -. Non è stato il coronavirus o la voglia di saperne di più su un nemico invisibile, quanto terribile, ad avermi convinto. Ho maturato questa decisione prima della pandemia, sono curioso e appassionato della materia». Salutiamo questo giovane che sta tentando la strada della carriera medica con l’auspicio e la speranza che la sua passione non resti imprigionata nella ragnatela del numero chiuso.

 

Iscriviti alla newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Nasce il progetto PMLAb per i pazienti COVID-19 immunocompromessi
La gestione del paziente immunocompromesso con COVID-19 richiede una particolare attenzione, che si concretizza con le Profilassi Pre-Esposizione con anticorpi monoclonali. A questo scopo è nato il progetto Prevention Management LAboratory (PMLAb), presentato oggi a Roma
Covid, alcune persone potrebbero aver perso l’olfatto per sempre? L’ipotesi allarmante in uno studio
La perdita dell'olfatto a causa di Covid-19 potrebbe durare a lungo o addirittura per sempre. Uno studio rivela che una persona su 20 non l'ha recuperato dopo 18 mesi
Test Medicina: con ricorso iscrizione con riserva, per esclusi “ultima spiaggia”
Marco Tortorella, legale di Consulcesi: «Negli ultimi 20 anni lo strumento del ricorso alla giustizia amministrativa ha permesso a decine di migliaia di studenti, esclusi ai test di selezione alla Facoltà di Medicina, di iscriversi ai corsi, di studiare, di fare gli esami e infine di laurearsi. L'esperienza indica che gli studenti entrati con il ricorso, forse anche perché più motivati, sono tra coloro che possono vantare un ottimo percorso accademico»
Test Medicina: 3 studenti su 4 “bocciati”, ma con il ricorso è possibile rientrare
Una recente sentenza del Consiglio di Stato ha accolto il ricorso di un gruppo di aspiranti medici, esclusi alla selezione iniziale, ammessi alla facoltà di Medicina con riserva. Grazie al sostegno degli avvocati di Consulcesi, ora sono a tutti gli effetti studenti di Medicina e potranno realizzare il sogno di indossare il camice bianco
Test medicina: da quesiti errati a procedure ambigue, valanga di segnalazioni a Consulcesi
Arriva il form dedicato per raccogliere segnalazioni. Tortorella (presidente Consulcesi): «Pronti a sostenere i candidati fin da subito per accedere alla graduatoria finale»
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Prevenzione

Influenza, Lopalco (epidemiologo): “Picco atteso tra la fine di dicembre e l’inizio del nuovo anno. Vaccinarsi subito”

L'epidemiologo a Sanità Informazione: "Vaccinarsi contro influenza e Covid-19 nella stessa seduta: non ci sono controindicazioni, solo vantaggi"
Advocacy e Associazioni

Percorso Regolatorio farmaci Aifa: i pazienti devono partecipare ai processi decisionali. Presentato il progetto InPags

Attraverso il progetto InPags, coordinato da Rarelab, discussi 5 dei possibili punti da sviluppare per definire criteri e modalità. Obiettivo colmare il gap tra Italia e altri Paesi europei in ...
Advocacy e Associazioni

Disability Card: “Una nuova frontiera europea per i diritti delle persone con disabilità”. A che punto siamo

La Disability Card e l'European Parking Card sono strumenti che mirano a facilitare l'accesso ai servizi e a uniformare i diritti in tutta Europa. L'intervista all'avvocato Giovanni Paolo Sperti, seg...