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Ad oggi, non ci sono dati che dimostrano un maggior rischio di contagio di Covid-19 per i malati oncologici. «Tuttavia – spiega la Fondazione AIOM (Associazione Italiana Oncologia Medica) – si può supporre che i pazienti in trattamento chemioterapico, nel caso sviluppino una riduzione dei globuli bianchi (cellule attive del sistema immunitario) possano essere più […]
Ad oggi, non ci sono dati che dimostrano un maggior rischio di contagio di Covid-19 per i malati oncologici. «Tuttavia – spiega la Fondazione AIOM (Associazione Italiana Oncologia Medica) – si può supporre che i pazienti in trattamento chemioterapico, nel caso sviluppino una riduzione dei globuli bianchi (cellule attive del sistema immunitario) possano essere più esposti al rischio di contagio da nuovo Coronavirus e che in tal caso il decorso della malattia infettiva nel paziente con cancro potrebbe essere più complicato». Ed è per questo che, a causa dell’enorme e a volte impreciso flusso di informazioni, Fondazione Aiom ha contraddistinto sei fake news legate al rapporto tra malattia oncologica e nuovo Coronavirus:
Non ci sono evidenze scientifiche sulla possibilità che i trattamenti terapeutici usati comunemente nella lotta contro il cancro possano aumentare il rischio di contrarre Covid-19 rispetto alle persone che non sono state colpite da tumore. Ci sono però alcune prove che testimoniano come i pazienti oncologici possono avere un aggravamento della malattia. Probabilmente, perché si tratta di pazienti immunodepressi e, dunque, con un sistema immunitario più debole.
Non ci sono evidenze scientifiche che testimoniano come le terapie endocrine possano far crescere il rischio di contrarre Covid-19. Delle terapie endocrine che sono oggi somministrate alle pazienti oncologiche, la maggior parte non porta alla soppressione del sistema immunitario.
Falso. La fornitura dei medicinali è garantita, sia all’interno delle strutture sanitarie, sia attraverso la rete delle farmacie.
Nelle strutture ospedaliere si rispettano le procedure raccomandate dal Ministero per evitare il rischio di infezione. L’accesso per i malati oncologici è riservato e differenziato.
È una notizia falsa. La sostanza è stata definita come un “integratore minerale miracoloso”. Non solo non ha alcun effetto, ma può essere particolarmente nocivo per l’organismo: ha clorito di sodio al 28% che è un agente ossidante, la cui dose in questo caso supera di gran lunga la quantità massima consigliata dall’Organizzazione mondiale della sanità. Il Ministero della Salute aveva raccomandato i cittadini di non assumerlo già prima della pandemia di Covid-19.
Un limone non è una terapia antitumorale, non è un farmaco anticancro come non è, allo stesso tempo, un farmaco anti Covid-19. Gli agrumi hanno proprietà benefiche per l’organismo ed è buona pratica inserire frutta e verdura nella dieta. Questo è uno dei suggerimenti che possono portare alla riduzione del rischio oncologico.
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