Il direttore Bernardo: «Possibile registrare i dati del singolo bambino, monitorarlo durante la degenza e oltre e gestire tutti i reparti a distanza»
Casa pediatrica 4.0. Il reparto dei più piccoli ospiti del Fatebenefratelli Sacco diretto dal professor Luca Bernardo è sempre più tecnologico. Dopo l’esperienza come reparto Covid altamente interattivo grazie a monitor collocati nelle aree comuni e nelle singole stanze dell’area isolamento, è tornato ad essere il punto di riferimento per le patologie dell’infanzia e dell’adolescenza, ma con un elemento in più. Un macchinario in grado di monitorare i parametri vitali ed emodinamici dei piccoli pazienti 24 ore su 24.
«Cuore, respiro, battito cardiaco. Tutto viene tenuto sotto controllo – spiega il professor Luca Bernardo –. È fondamentale e importante perché permette non solo di seguire il paziente nel reparto, ma anche lungo percorsi esterni, non solo durante la degenza. È di altissima qualità, ultramoderno e può essere ulteriormente implementato. È uno dei primi monitor in grado di avere una centralina e di gestire tutti i reparti a distanza. C’è anche la possibilità di registrare i dati del singolo bambino che all’interno del macchinario avrà la storia dei suoi parametri vitali durante la degenza e anche oltre. Come un tesoretto terrà custoditi i valori del passato e del presente per farne un uso in caso di necessità in futuro».
Un impegno che per Casa pediatrica è stato possibile grazie alla generosità dell’associazione Food & life di Marcello Forti e della moglie, la giornalista televisiva Francesca Senette, che hanno voluto donare il macchinario al professor Bernardo e alla Casa pediatrica in occasione del decimo anniversario della loro associazione. «Ci siamo sempre occupati negli anni di sostegno prevalentemente a donne e bambini. Da quest’anno abbiamo deciso di spostare la nostra attenzione a Milano e abbiamo subito pensato alla Casa pediatrica».
La tecnologia al servizio della medicina rappresenta la nuova frontiera di Casa pediatrica post-Covid. Una sfida raccolta da associazioni e fondazioni che con le loro donazioni hanno reso possibile un reparto altamente innovativo. «In ogni settore ci sono degli iPad che permettono di effettuare il collegamento con le camere, di chiamare con face time e di fare anche ricerche in rete, ma soprattutto di stare in collegamento con i famigliari».
Una innovazione mordi e fuggi che si ritrova anche nella camera relax, sulle cui pareti sono raffigurate le evoluzioni del pianeta, dal big bang all’avvento dei dinosauri, e vi capeggia una tappezzeria che oltre ad evocare animali preistorici permette, con la luce solare, di respingere la polvere.
«È sufficiente passare la mano sulla parete – mostra il professor Bernardo – per rendersi conto che gli acari della polvere vengono respinti e la superficie si presenta perfettamente pulita. Un sistema che, in un ambiente asettico come quello medico, rappresenta una grande conquista perché c’è un’attenzione assoluta per la sanificazione, come dimostra il kit che si trova dinnanzi ad ogni stanza con il camice idrorepellente, la mascherina, gli occhiali, lo stetoscopio e i calzari che devono essere indossati da medici e infermieri per ogni visita e cambiati subito dopo. La zona dell’isolamento è la più tecnologica: le camere e i corridoi sono dotati di monitor e con l’autorizzazione dei genitori possiamo vigilare sui ragazzi 24 ore su 24, il che aiuta da un punto di vista clinico, del controllo e della sicurezza del paziente», conclude.
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