1 ottobre dedicato agli anziani. Il presidente Mattarella e il ministro Speranza invitano a non dimenticarli e a prendersene cura
La Giornata internazionale delle persone anziane compie 30 anni oggi. Dall’istituzione da parte dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite per mettere al centro dell’attenzione l’invecchiamento della popolazione e le conseguenziali necessità di cura e assistenza, insieme alle potenzialità delle generazioni più mature verso la comunità. Una ricorrenza che in questo 2020 si sente ancora di più.
«La Giornata di oggi assume un significato del tutto particolare – ha dichiarato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella – di fronte alla pandemia che tiene impegnato il mondo intero e che ha fin qui colpito in misura prevalente proprio gli anziani, spezzando vite e affetti, mettendo in evidenza la fragilità della loro salute, costringendoli in molti casi all’isolamento e, dunque, a un rischio di grave emarginazione e discriminazione».
«Tutte le comunità hanno bisogno dell’apporto delle diverse generazioni – prosegue il capo dello Stato – Ogni generazione ha un contributo indispensabile da portare al bene comune. Con sgomento, in questi mesi, siamo stati testimoni della sofferenza e della morte di tante persone anziane. E laddove la diffusione del virus è stata più ampia, o dove le condizioni di indigenza erano più critiche, lo strazio è stato anche maggiore. La composizione della popolazione mondiale sta cambiando velocemente. L’innalzamento dell’età media e il prolungamento della vita sono trasformazioni sociali tra le più significative a livello globale. La grande sfida contro la fame e la povertà passa dalla capacità di affrontare la questione demografica con senso di umanità e spirito di cooperazione».
«La qualità del nostro stesso modello di comunità e di sviluppo dipende anche da come sapremo garantire i diritti e i servizi ai cittadini di età più avanzata e da come sapremo integrarli nei processi sociali, incalzati da mutamenti molto veloci ma sempre bisognosi di dialogo e di solidarietà. Tante volte sono gli anziani a insegnarci il rispetto dei valori, a ricordarci le radici, a indicarci la strada della dignità, della dedizione, della generosità. Il loro esempio in questo tempo difficile è un patrimonio straordinario che non dobbiamo e non vogliamo disperdere», conclude.
Anche il ministro della Salute Roberto Speranza ha dedicato un pensiero alla Giornata, affidandolo ai social network. «Gli anziani sono la parte più forte del Paese – scrive – perché da loro viene la continuità della nostra comunità. Gli anziani però sono anche la parte più fragile e per questo dobbiamo sempre prenderci cura di loro, soprattutto in questo periodo difficile. Nella Giornata internazionale delle persone anziane dobbiamo rinnovare il nostro impegno verso la loro forza e la loro fragilità».
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