Salute 12 Ottobre 2020 16:40

Covid-19, Iss: ecco i quattro possibili scenari per l’inverno in Italia

A seconda del livello di rischio, il documento condiviso con il Ministero della Salute, mostra scenari con restrizioni sempre più importanti, fino al lockdown generale. L’Italia per ora si trova nella situazione 2

Covid-19, Iss: ecco i quattro possibili scenari per l’inverno in Italia

Un documento che illustra alle Regioni i quattro possibili scenari da affrontare nell’autunno/inverno che arriverà. Realizzato dall’Istituto Superiore di Sanità (Iss) con il Ministero della Salute e riportato dal Corriere della Sera, delinea come la circolazione di Sars-CoV-2 in contemporanea con l’influenza, potrebbe trasformare l’Italia. «Prevenzione e risposta a Covid-19, evoluzione della strategia e pianificazione nella fase di transizione per il periodo autunno-inverno» prova a rispondere ai dubbi sui prossimi mesi.

Le quattro situazioni variano in base all’indice Rt, che misura la riproducibilità del virus ovvero il possibile numero di contagiati in caso di infezione. Nello scenario 1 l’indice sarebbe superiore all’1,0 con una trasmissione fatta principalmente di cluster e focolai e un’incidenza bassa, assimilabile al periodo luglio/agosto. Nello scenario 2, invece, la trasmissione è più sostenuta ma ancora con una diffusione gestibile. Con indice Rt tra 1 e 1,25. Attualmente, l’Italia si trova in questa situazione rispetto agli ultimi monitoraggi, classificata come “a rischio moderato”.

GLI SCENARI PIÙ GRAVI

La situazione 3 scatta quando l’indice Rt si stanzia tra 1,25 e 1,50. Questa situazione mostrerebbe, in parallelo, una veloce crescita sia dell’incidenza dei casi che della gravità clinica degli stessi. I focolai sarebbero sempre più spesso indistinti e si troverebbero casi non legati a catene di trasmissione note. Da qui l’aumento di pressione per i servizi assistenziali. In questo caso si creerebbero le condizioni per lockdown temporanei, di 2 o 3 settimane, e circoscritti, con istituzione di zone rosse e monitoraggio costante. Le attività culturali, sociali e sportive a rischio di assembramento sarebbero interrotte, così come la mobilità regionale e interregionale.

Lo scenario 4 si configura come il più duro da affrontare. Con Rt maggiore di 1,5o e incidenza e gravità clinica elevate, i focolai non sarebbero più distinti tra loro e la pressione sull’assistenza estremamente sostenuta. Questa è la situazione tipo per un lockdown generale con durata da stabilirsi in base all’evoluzione epidemiologica. Scuole e attività notturne verrebbero chiuse, la mobilità di conseguenza limitata. Una reazione più forte fino all’allentarsi della curva e alla diminuzione del rischio da alto a moderato e ancora a scendere.

Il documento Iss ricorda, inoltre, che una volta raggiunta l’immunità di gregge data dal vaccino, quando dunque sarà possibile sospendere le misure di distanziamento, la preparazione per la prossima epidemia sarà obbligata. Dunque lo studio delle situazioni emergenziali del futuro dovrà fare parte concreta delle misure di sicurezza. Per non rischiare mai più di farsi trovare impreparati, com’è accaduto a inizio anno.

 

Iscriviti alla newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato 

Articoli correlati
Anziani e salute, Iss: “Uno su quattro rinuncia alle cure”
L'Iss: "La rinuncia alle cure è risultata più frequente fra le persone socialmente più svantaggiate o per bassa istruzione e fra i residenti nelle regioni del Centro e Sud d’Italia"
di I.F.
Scuola, settembre, è tempo di tornare
I consigli degli esperti dell'Istituto Superiore di Sanità sul riposo e sull’alimentazione dei bambini e degli adolescenti alle prese con la prima campanella
Nasce il progetto PMLAb per i pazienti COVID-19 immunocompromessi
La gestione del paziente immunocompromesso con COVID-19 richiede una particolare attenzione, che si concretizza con le Profilassi Pre-Esposizione con anticorpi monoclonali. A questo scopo è nato il progetto Prevention Management LAboratory (PMLAb), presentato oggi a Roma
Covid: le varianti sono emerse in risposta al comportamento umano
Le varianti del virus Sars-CoV-2 potrebbero essere emerse a causa di comportamenti umani, come il lockdown o le misure di isolamento, le stesse previste per arginare la diffusione dei contagi. Queste sono le conclusioni di uno studio coordinato dall’Università di Nagoya e pubblicato sulla rivista Nature Communications. Utilizzando la tecnologia dell’intelligenza artificiale e la modellazione matematica […]
Covid: Iss, via a indagine nazionale sull’impatto della pandemia nelle case di riposo
Il Reparto di Promozione e Valutazione di Prevenzione delle Malattie Croniche del CNaPPS, dell’Istituto Superiore di Sanità, in collaborazione con il Garante Nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale, si propone di condurre un’indagine nazionale sull’impatto della pandemia da Covid-19 nelle case di riposo
di Redazione
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Percorso Regolatorio farmaci Aifa: i pazienti devono partecipare ai processi decisionali. Presentato il progetto InPags

Attraverso il progetto InPags, coordinato da Rarelab, discussi 5 dei possibili punti da sviluppare per definire criteri e modalità. Obiettivo colmare il gap tra Italia e altri Paesi europei in ...
Advocacy e Associazioni

Disability Card: “Una nuova frontiera europea per i diritti delle persone con disabilità”. A che punto siamo

La Disability Card e l'European Parking Card sono strumenti che mirano a facilitare l'accesso ai servizi e a uniformare i diritti in tutta Europa. L'intervista all'avvocato Giovanni Paolo Sperti, seg...
Sanità

I migliori ospedali d’Italia? Sul podio Careggi, l’Aou Marche e l’Humanitas di Rozzano

A fotografare le performance di 1.363 ospedali pubblici e privati nel 2023 è il Programma nazionale sititi di Agenas. Il nuovo report mostra un aumento dei  ricoveri programmati e diu...