Il rapporto Crea Sanità sulle performance regionali 2020 vede tre regioni del nord ai primi posti. Il sud Italia basso in classifica, con la Calabria al peggiore risultato
Sono tre le regioni italiane che offrono ai propri cittadini opportunità di tutela della propria salute migliori delle altre. Le province autonome di Trento e Bolzano, e l’Emilia Romagna. A certificarlo è l’ottava edizione del rapporto “Performance regionali”, redatto da C.R.E.A Sanità e presentato oggi in live streaming.
Anche lo scorso anno il primo posto era stato di Trento, mentre al secondo figurava la Toscana ora al quarto posto. Grande stacco quello dell’Emilia Romagna, che in un anno è arrivata sul podio dalla posizione sei. Per contro, all’ultimo posto si trova la Calabria, preceduta dalla Campania. Mentre la Sardegna, ultima nel 2019, quest’anno arriva a metà classifica.
La classifica viene stilata grazie alle valutazioni di un gruppo di 93 tra esperti e stakeholder del sistema sanitario e poi elaborata con la metodologia Crea Sanità. Tra gli stakeholder, industria medicale, management aziendale, professioni sanitarie, istituzioni e utenti. I criteri sono raccolti in un’unica visione multidimensionale della sanità, che comprende una sfera sociale, una sugli esiti, una di appropriatezza, e poi innovazione e dimensione economico-finanziaria.
Il punteggio registrato sul podio vede le performance tra il 61 e il 71%, quindi non ancora vicine al massimo. Le 10 regioni con performance considerate elevate mostrano punteggi compresi tra 53 e 58%. In ordine Toscana, Veneto, Marche, Umbria, Liguria, Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Valle d’Aosta, Sardegna e Piemonte. Abruzzo, Lazio, Molise, Basilicata, Puglia, Sicilia e Campania vanno tra 52 e 46%, seguite dalla Calabria, ultima con un livello del 33%.
Si nota come la dimensione economico-finanziaria ora contribuisca per il 40,9% alla performance, seguita dal sociale (19,9%) e dagli esiti (19,7%). Probabilmente, secondo gli esperti, per le grandi spese private sostenute dai cittadini. Mentre la misura sociale ha avuto specialmente valore nelle regioni maggiormente esposte all’emergenza Covid-19.
Ecco gli indicatori utilizzati nel rapporto:
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