«Dobbiamo impegnarci con ancora più forza per promuovere campagne informative, in particolare in ambito scolastico, per raggiungere gli obiettivi di prevenzione e di copertura vaccinale» spiega la Segretaria della Commissione Affari Sociali Fabiola Bologna
Tra gli effetti della pandemia da Covid-19 ci sono gli impatti negativi sulle campagne vaccinali e sui programmi di screening per infezione da HPV, la cui somministrazione, fra gli antigeni vaccinali, risulta essere quella maggiormente ridotta.
«Dobbiamo impegnarci con ancora più forza per promuovere campagne informative, in particolare in ambito scolastico, per raggiungere gli obiettivi di prevenzione e di copertura vaccinale». Così l’On. Fabiola Bologna (PP – Gruppo Misto), Segretaria della XII Commissione Affari Sociali, che mercoledì 14 ottobre ha presentato un’interrogazione a risposta in Commissione per sapere dal Governo quali iniziative intenda intraprendere per raggiungere gli obiettivi di prevenzione primaria (vaccinazione), prevenzione secondaria (screening) e terapia per la gestione clinica e cura delle patologie Hpv correlate.
«La risposta della sottosegretaria Zampa – dichiara l’On. Bologna – conferma le preoccupazioni relative al fatto che l’attuale fase emergenziale abbia condizionato l’attività di prevenzione. Circostanza, questa, che potrà avere conseguenze negative in futuro per quanto riguarda la diffusione delle patologie HPV correlate. Condivido quindi le raccomandazioni operative del Ministero, rivolte alle regioni e province Autonome, espresse nella Circolare n. 0025631/2020. Abbiamo la necessità di rafforzare le attività di vaccinazione tramite il ripristino dei servizi dedicati, il rafforzamento della comunicazione ai cittadini sull’importanza della vaccinazione, il recupero delle “lacune immunitarie” che si possono essere create durante l’emergenza e l’espansione dei servizi per le vaccinazioni “di routine” che consentano di raggiungere i soggetti non vaccinati».
«Eliminare i tumori e le malattie correlate all’infezione da HPV non è un obiettivo impossibile – conclude la deputata – ma perché ciò avvenga bisogna adottare al più presto una strategia strutturata, condivisa e operativa in tutte le regioni del Paese».