A cura di Laila Perciballi, avvocato e referente della FNO TSRM e PSTRP, l’instant book «vuole proporre un nuovo modello di assistenza sanitaria e sociale che aiuti gli anziani a vivere nelle loro case, nel loro habitat, nel tessuto famigliare e sociale». Tra gli autori Anna Melillo, Maria Pia Gallo e Massimo Tosini
Ripensare l’assistenza sanitaria e sociale degli anziani, per aiutarli a superare le insidie della vita e gestire al meglio le relazioni affettive e le proprie necessità. Nasce con questo scopo il libro “Anziani, diritti e tutela senza età” (Key editore) presente nelle librerie giuridiche e scaricabile a questo link. Il libro, che doveva essere pubblicato all’inizio del 2020, è stato completamente rivisitato alla luce della pandemia di Covid-19 che ha messo in luce nuove fragilità e nuove sfide per il mondo della terza età. Ne abbiamo parlato con l’avvocato Laila Perciballi, ideatrice del libro che raccoglie contributi di diversi autori.
«È un lavoro agevole che consente a tutti, anche agli stessi nonni, di prendere coscienza dei propri diritti e di avere strumenti per evitare truffe e raggiri» spiega Perciballi, avvocato cassazionista, legale del Movimento Consumatori e di Cisal, dal 2019 “Referente per le relazioni con la cittadinanza e la promozione dei valori dell’Ordine” e coordinatrice del progetto “Codice etico unico” per la Federazione Nazionale delle 19 Professioni Sanitarie raccolte nella FNO TSRM e PSTRP.
Di anziani, diritti e sanità si parlerà anche in due webinar organizzati con il Consiglio dell’ordine degli avvocati di Roma che si terranno il 9 ed il 16 novembre dalle 12 alle 14 e che vedranno anche la presenza del Presidente della FNO TSRM e PSTRP Alessandro Beux. E poi l’appuntamento con la terza età troverà il suo momento topico nella seconda Conferenza nazionale sulla vulnerabilità e sulla fragilità che aprirà il Forum Risk Management in sanità il 15 dicembre dalle 9 alle 13 ad Arezzo.
Avvocato, Perché un libro sugli anziani?
«Al momento della sua ideazione, questo instant-book si riprometteva di essere una guida per gli anziani, per tutelarli dalle insidie della vita quotidiana e per aiutarli a gestire le relazioni affettive. Ebbene, quando l’opera era praticamente pronta per essere pubblicata, l’umanità è stata travolta e stravolta dalla pandemia che ha appalesato l’inadeguatezza della nostra società disseminando migliaia di morti proprio tra i fragili della terza età. Era chiaro che il contenuto dell’opera andasse completamente ripensato. Ecco dunque un libro che si occupa della terza età e del rapporto con la sanità».
Quali aspetti del mondo degli anziani vengono trattati?
«Come ascoltiamo e leggiamo dai media, il Coronavirus ha fatto strage di anziani, soprattutto nelle RSA, nelle case di riposo e nelle strutture socio-assistenziali ed ha portato all’attenzione della società i buoni e cattivi esempi di relazioni con la terza età. Nell’opera si sottolinea l’esigenza di un profondo ripensamento delle politiche di assistenza sociosanitaria per la popolazione più anziana e si rappresenta la necessità di individuare uno strumento inteso a favorire una transizione dalla residenzialità ad una efficace presenza sul territorio attraverso l’assistenza domiciliare, il sostegno alle famiglie e la telemedicina. L’auspicio è che l’Italia, paese tra i più longevi ed anziani del mondo, possa proporre un nuovo modello di assistenza sanitaria e sociale che aiuti gli anziani a vivere nelle loro case, nel loro habitat, nel tessuto famigliare e sociale. E così, nell’opera, Anna Melillo si sofferma sul concetto di “anzianitudine” e sul rapporto con la solitudine, senza trascurare (cap.2) i problemi nel rapporto con la sanità (cap.3), anche all’interno delle RSA, delle Case di Riposo e delle Case di Cura (cap.4). Maria Pia Gallo e Massimo Tosini (cap. 5) ci parlano delle privazioni e delle attese dei nonni. Anna Chiara Calzona ricorda l’importanza degli animali di compagnia (cap. 6), ma si parla anche del valore della tecnologia e dei social (cap. 7). Infine, Anna Melillo (cap. 8) sottolinea l’importanza dell’università della terza età mentre Domenico Della Porta affronta il tema delle criticità e delle opportunità dei lavoratori in età avanzata». Al capitolo 4 un contributo di Massimo Scarpetta.
Una parte del libro è dedicata al “fondo di solidarietà”. Cos’è?
«In questi giorni sta aumentando esponenzialmente il contagio anche tra gli operatori sanitari riproponendo in maniera drammatica il tema del diritto alla sicurezza dei curanti e non solo dei curati. Tutte queste morti ripropongono il tema della necessità di dare attuazione al fondo di solidarietà (cap.10) istituito col decreto Cura Italia, esteso con l’art. 10 del Decreto Rilancio a tutte le professioni sanitarie, per indennizzare i famigliari delle vittime di Covid-19 ed evitare l’aumento della conflittualità in tribunale, come purtroppo quotidianamente accade con la presentazione di decine di esposti».
A fronte di cronache terribili dal “fronte”, ci sono buone pratiche di cui parlare?
«La presenza affidabile e generosa dei professionisti sanitari ha costituito il punto di riferimento sicuro, per i malati e i famigliari. I professionisti sanitari hanno aiutato i pazienti a recuperare la salute e allo stesso tempo li hanno consolati, sostenuti, e spesso, purtroppo, accompagnati alla morte. Nel libro, si vuole condividere l’appello della Comunità di Sant’Egidio (“senza anziani non c’è futuro”) per dire no a una “sanità selettiva”».
Uno dei dilemmi a cui le famiglie spesso si trovano a far fronte è se sia meglio affidare l’anziano a una badante o portarlo in una casa di riposo…
«La risposta dei famigliari è probabilmente più immediata di quanto non lo fosse prima del Covid-19. Spesso l’anziano viene affidato all’assistenza ed alla cura della badante, figura fondamentale nel tessuto sociale, che, però, a volte, abusa della sua fragilità arrivando anche alle nozze (non proprio d’amore). Per i parenti, accettare il matrimonio del proprio genitore con la badante è praticamente impossibile, prova ne siano le battaglie giudiziali per far annullare il vincolo. Ma, come ci insegna la giurisprudenza, sono battaglie perse dato che il matrimonio è valido, anche se l’anziano era beneficiario di un amministratore di sostegno».
Oggi i nonni sono diventati anche social?
«Nell’opera si pone grande attenzione ai nonni ed al loro legame con i nipoti che trova riconoscimento non solo a livello sociale e costituzionale, nel concetto di famiglia, ma anche nel nostro Codice civile, all’art. 317 bis, dove è sancito il diritto dei nonni “a mantenere rapporti significativi con i nipoti” dato che una relazione affettiva stabile, reca beneficio ad entrambi. Ed inoltre, in questo momento di grande isolamento in cui per tutelare gli anziani è necessario stare distanziati, si affronta il tema del web e dei social. Si rappresenta come il telefonino nella terza età acquisti significati intrinseci che vanno al di là dei vantaggi materiali. Grazie allo smartphone ed alla rete, gli anziani abbattono ogni forma di disuguaglianza e organizzano i propri incontri virtuali con i propri famigliari, ma anche le proprie relazioni sociali. I “nonni” piacciono alla Rete, qualche volta sono star.
Cosa si intende con “patto di rifioritura”?
«Il ministro della Salute, Speranza, ha istituito una Commissione per la riforma dell’assistenza sanitaria e sociosanitaria della popolazione anziana, presieduta da Mon. Vincenzo Paglia. L’obiettivo è una transizione dalla residenzialità ad una efficace presenza sul territorio attraverso l’assistenza domiciliare, il sostegno alle famiglie e la telemedicina. La parola chiave è rifioritura della sanità e della collettività. Perché una terza età davvero protetta e valorizzata rappresenta l’antidoto alla vera fragilità, la nostra.
Quale referente per i rapporti con la cittadinanza della FNO TSRM PSTRP ha promosso delle iniziative di formazione sul tema degli anziani?
«Per diffondere la cultura dei “diritti e delle tutele” della “terza età” degli anziani, il presidente Alessandro Beux della FNO TSRM PSTRP si è fatto promotore di tre importanti eventi a distanza patrocinando: due webinar organizzati con il Consiglio dell’ordine degli avvocati di Roma che si terranno il 9 (anziani e salute) ed il 16 novembre dalle 12 alle 14. E poi l’appuntamento con la terza età troverà il suo momento topico nella seconda conferenza nazionale sulla vulnerabilità e sulla fragilità che aprirà il Forum Risk Management in sanità il 15 dicembre dalle 9 alle 13 ad Arezzo. La parola chiave è rifioritura della sanità e della collettività; e, quindi, in questo periodo di crisi dai tempi incerti, si chiede alle Istituzioni “di disegnare insieme le nuove rotte” del camminare solidalmente con le persone, con i professionisti sanitari, con la società, nel rispetto dei diritti inviolabili della persona scritti nella nostra Costituzione e di ogni forma di vulnerabilità.
IL WEBINAR ANZIANI E SALUTE DEL 9 NOVEMBRE
IL WEBINAR ANZIANI E SOGGETTI FRAGILI