Salute 4 Novembre 2020 14:13

Punto stampa Covid, Rezza sulle regioni: «Ancora in svolgimento la cabina di regia, ore frenetiche»

Ancora in corso la cabina di regia per la classificazione delle regioni in gialle, arancioni e rosse. Rezza specifica la complicanza dei 21 parametri

Punto stampa Covid, Rezza sulle regioni: «Ancora in svolgimento la cabina di regia, ore frenetiche»

«Scusate, sono ore particolarmente frenetiche e intense». Dopo quasi un’ora dall’orario previsto per l’inizio del punto stampa sull’epidemia Covid-19, il direttore della Prevenzione del ministero della Salute Gianni Rezza saluta così i giornalisti al suo arrivo. «Siamo riuniti in cabina di regia e stiamo ancora lavorando», spiega ancora accomodandosi e giustificando il ritardo all’appuntamento.

Dopo l’uscita del nuovo Dpcm, la discussione sulla classificazione delle regioni in categoria gialla, arancione o rossa è dunque ancora molto accesa. Si attende da questa mattina un’ordinanza del ministero con l’elenco completo, ma il confronto tra tecnici e governatori di regione sembra lontano dalla conclusione. Lo dimostra anche lo sguardo di Rezza, rivolto spesso al suo cellulare forse in attesa di aggiornamenti.

LA SITUAZIONE DELL’EPIDEMIA AL 4 NOVEMBRE

«Siamo di fronte a questa ri-emergenza epidemica, del resto attesa, dopo la relativa pausa estiva», premette intanto. «Il periodo estivo in genere è caratterizzato da una riduzione della circolazione virale per le malattie respiratorie, ma questo è un virus nuovo che non prende molte pause, neanche d’estate», prosegue.

Segue un rapido cenno alla rinnovata capacità di testing dell’Italia, che dai 20mila tamponi giornalieri di marzo è arrivata a numeri che superano i 200mila. Solo oggi, ha snocciolato Rezza, oltre 211mila test effettuati: tamponi molecolari e antigenici. «Oggi 30.550 nuovi positivi e 352 nuovi decessi – elenca -. Nelle ultime tre settimane abbiamo avuto un trend in aumento, anche se negli ultimi tre giorni si nota una stabilizzazione pur se a livelli relativamente elevati». Il tasso di positività supera ancora il 10%. Il numero di ricoveri è stato in aumento negli ultimi giorni, «anche se in quasi tutte le aree del Paese non si registra ancora una vera e propria criticità». Oggi 67 nuovi ricoveri in intensiva e oltre 100 ricoveri in medicina.

ZONE ROSSE, COME SI STABILISCONO?

«Le regioni più colpite sono Lombardia, Piemonte e Campania. Rispettivamente 7mila, 3mila e 4mila nuovi casi. Anche in Veneto l’incidenza si alza (oltre 2mila), in Lazio vediamo un leggero incremento che però sembra essere graduale», prosegue il direttore della Prevenzione. Proprio sulle regioni si concentrano le domande dei giornalisti presenti, saranno dunque le tre più colpite nella fascia rossa?

Rezza ricorda a tutti di non sapere ancora nulla della classificazione, ma ribadisce che la decisione è basata su 21 parametri molto differenti l’uno dall’altro e ovviamente sull’indice Rt. Ma proprio perché le componenti sono tante, non è facile avviare un automatismo nel posizionare le regioni, spiega. «Se basassimo tutto su un solo parametro, ovvero l’Rt che è una stima, sarebbe più semplice essere automatici, ma potrebbe essere anche fallace – insiste -. Perché se c’è una regione che non riporta con completezza i dati e quindi porta a sottostimare l’incidenza, l’Rt si sballa. Quindi non si può ricorrere a un automatismo così chiaro, il che rende più complicato stabilire effettivamente la situazione di una regione».

ASSISTENZA DOMICILIARE CHIAVE

La priorità resta quella di non ingolfare gli ospedali e per farlo nulla è più importante dell’assistenza domiciliare ai pauci-sintomatici, ricorda. Il 95% dei nuovi contagiati segue l’iter di Covid-19 in casa e assicurarsi che la malattia non si aggravi fino alla necessità di andare in ospedale fa parte della cosiddetta “resilienza del sistema”.

«C’è uno sforzo della struttura commissariale di aumentare la dotazione di saturimetri – continua Rezza – ed è stato fatto un accordo con i medici di medicina generale per i tamponi rapidi, così da diminuire l’afflusso nei pronto soccorso e il sovraccarico delle strutture ospedaliere».

Prima di lasciare la conferenza, in fretta come all’arrivo per tornare in cabina di regia, Rezza ricorda che per ora la letalità resta un dato relativamente “positivo”. È più bassa rispetto alla primavera, ma è un valore complesso. Aumenta per ultimo e, allo stesso modo, è l’ultimo a scendere. «Stiamo lavorando», conclude infine come aveva iniziato.

 

Iscriviti alla newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato 

Articoli correlati
Nasce il progetto PMLAb per i pazienti COVID-19 immunocompromessi
La gestione del paziente immunocompromesso con COVID-19 richiede una particolare attenzione, che si concretizza con le Profilassi Pre-Esposizione con anticorpi monoclonali. A questo scopo è nato il progetto Prevention Management LAboratory (PMLAb), presentato oggi a Roma
Sanità italiana divisa a metà: 29 milioni di italiani in difficoltà con le cure
La sanità italiana sempre più divisa in due con ben 29 milioni di italiani che potrebbero avere serie difficoltà. Le performance sanitarie per il 2023 vedono infatti otto tra Regioni e Province autonome promosse, sette rimandate e sei bocciate. Sono i risultato del rapporto «Le performance regionali» del Crea Sanità, Centro per la ricerca economica applicata in sanità, presentato oggi a Roma
Covid, alcune persone potrebbero aver perso l’olfatto per sempre? L’ipotesi allarmante in uno studio
La perdita dell'olfatto a causa di Covid-19 potrebbe durare a lungo o addirittura per sempre. Uno studio rivela che una persona su 20 non l'ha recuperato dopo 18 mesi
Iss: repentino aumento dei contagi, ora 5 Regioni a «rischio alto»
Alla vigilia della scadenza dell'obbligo delle mascherine anche sui trasporti, i nuovi dati del monitoraggio settimanale indicano un aumento repentino dei contagi
Pagamenti in nero: aumenta corruzione in Europa, ma non in Italia
Tra mazzette e pagamenti in nero, aumenta la corruzione in sanità in tutta Europa. L'Italia, in controtendenza, registra un lieve calo
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

III GIORNATA NAZIONALE PORPORA TROMBOTICA TROMBOCITOPENICA: Le istanze dei pazienti

Pur essendo una patologia invalidante, e con una percentuale di morte che può arrivare al 90% se non trattata, chi ne è affetto non viene ancora seguito in tutta Italia in aderenza con l...
Salute

Tumori: boom di casi nei paesi occidentali. Cinieri (Aiom): “Prevenzione attiva per ridurre carico della malattia”

Nel 2024 negli USA, per la prima volta nella storia, si supera la soglia di 2 milioni di casi di tumore. Una crescita importante, comune a tutti i Paesi occidentali. Per Saverio Cinieri, presidente di...
Politica

Liste di attesa addio? La risposta del Consiglio dei Ministri in due provvedimenti

Ieri il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente, Giorgia Meloni, e del Ministro della salute, Orazio Schillaci, ha approvato due provvedimenti, un decreto-legge e un disegno di legge, che i...
Salute

Tumore del polmone non a piccole cellule di stadio precoce e avanzato: lo stato dell’arte di nivolumab

Sono stati presentati al recente Congresso ASCO gli aggiornamenti degli studi relativi all’impiego di nivolumab nel tumore del polmone non a piccole cellule di stadio precoce e avanzato. Il quad...