Dal 12 al 14 novembre gli esperti endocrinologi si riuniranno “virtualmente” in occasione del 19esimo Congresso Nazione dell’Associazione Medici Endocrinologi (AME)
La tecnologia ha rivoluzionato il trattamento del diabete e si è dimostrata di grande aiuto per la gestione in remoto del paziente durante la pandemia. I sistemi per l’infusione insulinica (CSII), i sensori per la rilevazione in continuo o intermittente della glicemia (CGM-FGM), i dispositivi che permettono l’automazione dell’infusione insulinica, i sistemi basati sull’Intelligenza artificiale, le app per smartphone: sono numerosi i progressi tecnologici “alleati” dei pazienti. Questo è solo uno dei temi al centro del 19esimo Congresso Nazionale dell’Associazione Medici Endocrinologi (AME), che quest’anno si terrà “virtualmente” dal 12 novembre e si concluderà il 14 novembre, nello stesso giorno in cui si celebra la Giornata Mondiale de Diabete. In occasione della giornata mondiale, sulla pagina Facebook di AME sarà possibile assistere al Simposio “Diabete: treat to target, treat to prevent”.
«Sviluppate per rendere più semplice la vita dei pazienti e migliorarne significativamente la qualità. Oggi, in piena emergenza Covid-19, queste nuove tecnologie diventano indispensabili per una gestione sicura ed efficace della malattia», dice Edoardo Guastamacchia, presidente uscente dell’AME. «Nell’ultimo decennio la vita di chi soffre di diabete è notevolmente migliorata», aggiunge Franco Grimaldi, presidente eletto di AME.
Microinfusori: sono dispositivi elettronici di dimensioni ridotte, spesso inferiori a quelle di un cellulare, che possono essere facilmente indossati, tutelando adeguatamente la privacy del paziente. «Il microinfusore permette di riprodurre più fedelmente il funzionamento di un pancreas sano: effettuando un’infusione continua di insulina nel tessuto sottocutaneo (CSII), sostituisce la necessità di effettuare frequenti iniezioni erogando quantità precise di insulina ad azione rapida 24 ore al giorno, in modo da rispondere il più precisamente possibile alle necessità del proprio organismo», spiega Grimaldi. I vantaggi dell’impiego del microinfusore sono molteplici. «Favorisce un miglior controllo della glicemia, riduce le escursioni glicemiche, gli episodi di ipo/iperglicemia, permette un miglioramento della qualità della vita assecondando le esigenze quotidiane ed infine, se utilizzato in associazione con il monitoraggio glicemico continuo, può ridurre le temute complicanze della malattia diabetica», aggiunge Guastamacchia.
Sistemi di monitoraggio: spesso impiantato in abbinamento al microinfusore, il sistema impiantabile per il monitoraggio in continuo della glicemia (CGM) consente di tenere sotto controllo la glicemia in ogni momento. «E’ probabilmente una delle maggiori innovazioni nella gestione del diabete degli ultimi anni – commenta Grimaldi –. I dispositivi CGM trasmettono letture frequenti dei livelli glicemici da un piccolo sensore inserito o impiantato sotto la cute che misura la glicemia del fluido interstiziale», aggiunge. Uno dei vantaggi di tale sistema è quello di fornire informazioni in tempo reale sull’andamento dei livelli di glucosio nel corso della giornata, oltre a informazioni aggiuntive per un controllo glicemico ottimale, quali ad esempio la velocità di variazione della glicemia. Alcuni dispositivi CGM possono essere programmati per avvisare l’utente quando i livelli glicemici raggiungono valori troppo alti o troppo bassi. I sistemi di ultima generazione sono forniti di allarmi predittivi che contribuiscono a ridurre il rischio di episodi di ipoglicemia e iperglicemia.
Intelligenza artificiale: la possibilità di utilizzare algoritmi intelligenti nella gestione del diabete ha dato il via alla creazione di dispositivi di monitoraggio e infusione insieme sempre più smart. Come il nuovo sistema automatizzato lanciato di recente da Medtronic. Si tratta di MiniMed™ 780G, un sistema di closed loop ibrido avanzato, integrato e di ultima generazione, in grado di automatizzare la somministrazione sia dell’insulina basale che dei boli per la correzione dei rialzi glicemici ogni 5 minuti, nei pazienti dai 7 agli 80 anni affetti da diabete di tipo 1.
App: sono state sviluppate numerose applicazioni in grado di offrire ai pazienti, direttamente dal proprio smartphone, una serie di strumenti per la gestione quotidiana del diabete. Funzionano come un diario glicemico, capace di connettersi con alcuni dispositivi per la misurazione della glicemia e di creare dei report con l’andamento dei valori glicemici oppure di fungere da calcolatore per valutare la quantità di insulina necessaria in una determinata situazione. Queste app non “comunicano” solo con i pazienti, ma permettono di riversare nella cartella clinica digitale tutti i dati relativi ai parametri vitali, consentendo al diabetologo di fiducia di intervenire con adeguati suggerimenti terapeutici.