Salute 13 Febbraio 2017 19:02

Vitamine musicali, cambiare paesaggi mentali dei pazienti. Il progetto di Fondazione Medicina a Misura Donna

Musica in corsia per i pazienti dell’Ospedale Sant’Anna della Città della Salute di Torino. Chiara Benedetto, Presidente della Fondazione Medicina a Misura di Donna Onlus che promuove il progetto: «La musica dal vivo generi un valore aggiunto nell’empatia tra musicista e paziente: vera meraviglia, quasi una primavera»

Musica in corsia per accompagnare i pazienti nei loro difficili percorsi di cura. Questo il progetto ‘Vitamine musicali’ realizzato dalla Fondazione Medicina a Misura di Donna Onlus all’Ospedale Sant’Anna della Città della Salute di Torino. «La musica eseguita dal vivo in reparto nasce da una specifica richiesta del personale che da tempo utilizza radio e cd per ‘cambiare i paesaggi mentali‘ delle pazienti» spiega la Presidente della Fondazione Chiara Benedetto.

Il progetto ha visto una fase sperimentale, iniziata nel 2016 che ha visto come protagonisti i cantautori dell’Associazione Ars Nova – Magica Torino, i Maestri della Filarmonica del Regio, studenti e docenti del Conservatorio Giuseppe Verdi, Xenia Ensemble e l’Accademia di S. Pelagia che si sono alternati nel corso delle settimane per allietare i pazienti con violini, flauti e pianoforti. L’esperimento ha ottenuto un enorme successo testimoniato dalle espressioni che le donne, terminata la chemio, hanno affidato al ‘libro del cuore’ del reparto. Dopo questo tentativo terminato con un felice esito, ‘Vitamine musicali’ si consolida e prosegue il suo viaggio nei corridoi dell’ospedale.

«La Fondazione Medicina a Misura di Donna, coinvolta per il percorso ‘Cultura e Salute‘ che sta contribuendo al miglioramento del clima nel luogo di cura, è partita dall’analisi dei bisogni per progettare un percorso creando partnership con le istituzioni culturali del territorio – prosegue la Presidente Benedetto -. Dopo una fase pilota durata tre mesi è stata organizzata una vera e propria programmazione con sei istituzioni culturali musicali, al momento completamente autofinanziata. Nel corso del progetto pilota abbiamo potuto verificare come la musica dal vivo generi un valore aggiunto nell’empatia tra musicista e paziente: vera meraviglia, quasi una primavera soprattutto con giovani esecutori».

La musica dal vivo migliora l’umore e il tono emozionale dei pazienti, dei loro parenti e del personale. L’obiettivo primario è umanizzare i luoghi di cura rendendoli più confortevoli e accoglienti. «Dai focus group condotti dal team del Prof. Pier Luigi Sacco, – prosegue la Presidente – economista della cultura, senior researcher del Metalab di Harvard interessato alla progettualità della nostra Fondazione, sono emerse solo due richieste: musica ogni giorno e di maggior durata.  Sono stati sperimentati più generi, linguaggi, target di esecutori: musica classica, jazz, celtica, d’autore. Gli strumenti ad arco, arpa, chitarra, violino, viola sono con la voce umana femminile, i più vicini al sentire delle donne. La progettualità è realizzata sia per le pazienti sia per il personale che ogni giorno è a contatto con le tensioni della lotta alla malattia e con la sofferenza».

Articoli correlati
Johnson & Johnson in oncologia: 35 nuove richieste di autorizzazione di farmaci entro il 2030
In un quadro di massima allerta per quanto riguarda la diffusione mondiale del cancro, Johnson & Johnson illustra la sua attività di ricerca in oncologia. Entro il 2030 la big pharma USA prevede di presentare 35 nuove richieste di autorizzazione per farmaci e terapie oncologiche
Tumori: test genomici sottoutilizzati e gravi disparità regionali, 14 punti per ridefinire gli standard
Una ricerca condotta da Cipomo con il contributo di Cergas SDA Bocconi, ha rilevato gravi disparita regionali in Italia nell'accesso e nell'organizzazione dell'oncologia di precisione
di V.A.
Tumori: 60% delle strutture poco connesse al territorio. Cipomo: “Più sinergia per presa in carico del paziente”
Iperspecializzate, multidisciplinari ma ancora poco "connesse" con il territorio. È l’identikit delle strutture di oncologia medica italiane. Pur inserite all’interno di un dipartimento oncologico (67%), le strutture soffrono negli aspetti organizzativi interni e nella gestione del percorso del paziente dall’ospedale al territorio. Meno della metà (circa 40%) ha una connessione strutturata con i dipartimenti di prevenzione primaria e secondaria e con centri screening; una cartella informatizzata manca nel 66% delle strutture, ed è condivisa con il territorio solo nell’8% dei casi. Sono questi alcuni dati preliminari di un'indagine che il Collegio Italiano dei Primari Oncologi Medici Ospedalieri (Cipomo) ha presentato al congresso dell'Aiom
di V.A.
Tumore al seno, dopo la diagnosi 1 donna su 4 smette di lavorare e rinuncia alla possibilità di avere figli
Fondazione Onda fotografa il vissuto e i bisogni delle donne con la malattia HER2+. Cambia inoltre la percezione del tempo: il 37 per cento da più valore alle piccole cose e al tempo in generale (30 per cento), ma quasi la metà dichiara di aver paura per il futuro e di percepire negativamente il tempo dedicato alla cura della malattia (20 per cento)
La vita oltre il cancro: le piccole pazienti guardano al futuro e sognano la maternità
All’ambulatorio di Oncofertilità del Gemelli di Roma il primo prelievo di tessuto ovarico per la crioconservazione su paziente minorenne, Nanni (chirurgo pediatrico): «La chemioterapia può compromettere la fertilità, così è stata offerta alla bambina ed alla sua famiglia la possibilità di accedere a questo programma di crioconservazione»
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Percorso Regolatorio farmaci Aifa: i pazienti devono partecipare ai processi decisionali. Presentato il progetto InPags

Attraverso il progetto InPags, coordinato da Rarelab, discussi 5 dei possibili punti da sviluppare per definire criteri e modalità. Obiettivo colmare il gap tra Italia e altri Paesi europei in ...
Advocacy e Associazioni

Disability Card: “Una nuova frontiera europea per i diritti delle persone con disabilità”. A che punto siamo

La Disability Card e l'European Parking Card sono strumenti che mirano a facilitare l'accesso ai servizi e a uniformare i diritti in tutta Europa. L'intervista all'avvocato Giovanni Paolo Sperti, seg...
Sanità

I migliori ospedali d’Italia? Sul podio Careggi, l’Aou Marche e l’Humanitas di Rozzano

A fotografare le performance di 1.363 ospedali pubblici e privati nel 2023 è il Programma nazionale sititi di Agenas. Il nuovo report mostra un aumento dei  ricoveri programmati e diu...