Il presidente sottolinea l’impegno della Società oftalmologica italiana e incoraggia l’utilizzo dei tamponi antigenici rapidi per tracciare gli eventuali positivi e convincere i pazienti a prenotare le visite oculistiche
La seconda ondata di Covid-19 e il nuovo picco pandemico si stanno abbattendo con violenza sul Sistema sanitario nazionale che già aveva mostrato problemi e criticità.
Molti ospedali, per aumentare la disponibilità di posti per i pazienti colpiti da Covid-19, hanno chiuso le sale operatorie, i reparti e gli ambulatori. A pagarne le spese anche l’oculistica «con migliaia di pazienti costretti a rinunciare a curare i propri occhi», come ha denunciato il presidente della Società oftalmologica italiana (Soi) Matteo Piovella durante la conferenza stampa di presentazione del secondo Congresso virtuale SOI che si terrà dal 26 al 28 novembre 2020.
«C’è una riduzione di visite e interventi del 50% – ha spiegato Piovella – quindi 6 milioni di visite e 500mila interventi in meno. Due i fattori principali: gli ospedali non sono disponibili a erogare le prestazioni di tipo oculistico, anche quelle d’urgenza, perché le risorse sono tutte dedicate a contrastare il Covid-19. In secondo luogo, abbiamo mantenuto strutture che tenevano separate le persone positive e potenzialmente infette dai pazienti sani, ma a livello nazionale questo non può essere garantito e le persone si rifiutano di fare visite oculistiche o interventi perché pensano di contagiarsi».
Ma il timore dei contagi nelle strutture sanitarie è ancora giustificato? «Su questo dobbiamo lavorare – ha precisato Piovella – perché si è creata una mentalità da combattere: le persone sono consapevoli che si devono sottoporre a controlli oculistici ma sono spaventati e c’è molta resistenza». La soluzione, secondo Piovella, è incentivare la diffusione e l’utilizzo dei tamponi antigenici rapidi per individuare i positivi. «La SOI ha fornito indicazioni e rassicurazioni ai pazienti per evitare il contagio: i tamponi si possono fare dai medici di medicina generale e in farmacia. L’accesso ai centri specializzati deve essere riservato ai pazienti con tampone antigenico negativo».
Nei momenti difficili si creano nuove strategie e modus operandi; è il caso del Congresso virtuale SOI, nel corso del quale saranno presentate le nuove linee guida sulla gestione della cataratta: «Oggi – ha sottolineato Piovella – gli interventi sono più sicuri e accessibili. La chirurgia della cataratta è talmente migliorata che si operano le persone con difetti di vista penalizzanti anche senza cataratta. Le complicazioni si sono ridotte e le competenze aumentate». Al congresso Soi si parlerà anche di glaucoma: «Quando operiamo una persona di cataratta c’è un beneficio anche a livello di pressione oculare, per questo aiuta in alcune forme di glaucoma».
Infine, qualche suggerimento per proteggere la vista degli adolescenti che usano la didattica a distanza e di chi lavora in smart working: «Dagli 8 ai 13 anni si sviluppa la miopia – ha evidenziato Piovella – per questo bisogna far trascorrere a bambini e ragazzi una parte della giornata al sole e all’aperto». E ancora: «Chi dopo i 40 anni trascorre al pc tante ore al giorno deve usare lubrificanti per gli occhi e migliorare l’umidita delle abitazioni e degli uffici. Quando lavoriamo al pc si attiva la messa a fuoco, c’è uno sforzo visivo che dopo tante ore affatica la vista. È importante, spesso, alzarsi per la postura e guardare in lontananza per far riposare l’occhio e rilasciare la tensione».
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