Il 15 Dicembre si svolgerà la “II Conferenza nazionale sulla Fragilità e sulla Vulnerabilità”: molta attenzione sarà posta sui problemi della quotidianità e in rapporto con la fragilità, e con la sanità, anche all’interno delle RSA, delle Case di Riposo e delle Case di Cura
Mancano pochi giorni all’evento del 15 Dicembre quando si svolgerà la “II Conferenza nazionale sulla Fragilità e sulla Vulnerabilità”, in modalità a distanza, che ha l’obiettivo di illustrare quali possono essere gli strumenti giuridici, le possibili strategie organizzative ed i cambiamenti delle professioni sanitarie durante il periodo della pandemia per far fronte alle problematiche della terza età e della sanità.
Molta attenzione sarà posta sui problemi della quotidianità e in rapporto con la fragilità, e con la sanità, anche all’interno delle RSA, delle Case di Riposo e delle Case di Cura. Si parlerà anche del valore della tecnologia, della sanità digitale e dei social quale strumento di abbattimento del distanziamento e per combattere l’isolamento e la solitudine dei nonni. Inoltre, si porrà l’attenzione sulle indicazioni decise dal Ministero della Salute per la gestione in sicurezza delle attività socio-relazionali all’interno delle strutture, attività, giudicate altrettanto necessarie quanto quelle sanitarie.
Si parlerà della necessità delle strutture residenziali di approntare le misure necessarie affinché ogni ospite possa “collegarsi regolarmente in modalita’ digitale con i propri congiunti e amici”. Ma si parlerà anche di fragilità e cronicità (minori, anziani, dipendenze da stupefacenti, alcool e ludopatia, salute mentale), nuove povertà, tutela degli aspetti assistenziali, sociosanitari, e socio-assistenziali sia dei “curati, sia dei curanti”. L’auspicio è che l’Italia, paese tra i più longevi ed anziani del mondo, possa proporre un nuovo modello di assistenza sanitaria e sociale che aiuti gli anziani a vivere nelle loro case, nel loro habitat, nel tessuto famigliare e sociale. La parola chiave è rifioritura della sanità e della collettività tanto che la giornata, moderata dal giornalista Cesare Fassari, prosegue ponendo a confronto tutte le Federazioni della sanità (Filippo Anelli Presidente FNOMCeO, Barbara Mangiacavalli Presidente FNOPI, Alessandro Beux Presidente FNO TSRM PSTRP, Maria Vicario Presidente FNOPO, David Lazzari Presidente CNOP, Nausicaa Orlandi Presidente FNCF, Andrea Mandelli Presidente FOFI, Gianmario Gazzi Presidente CNOAS, Gaetano Penocchio Presidente FNOVI, Vincenzo D’Anna Presidente ONB, Rossana Ugenti DG Direzione Professioni Sanitarie Ministero della Salute), alla presenza del Ministro Speranza ed ha come obiettivo (e così si intitola infatti l’evento ) una profonda e partecipata riflessione “sulle professioni sanitarie e sul rilancio del sistema sanitario”.
Questi eventi, così come quello sulla sicurezza delle cure, promosso da Matteo Migliorini, hanno un filo conduttore comune che è dato dalla presentazione della bozza della “Costituzione etica”, di cui è responsabile e coordinatore l’avv. Laila Perciballi. Si tratta di un progetto unico al mondo dato che non esiste alcuna Carta destinata a 19 professioni sanitarie. L’obiettivo della presentazione è ambizioso dato che si sta lavorando ad una Costituzione etica che, oltre a rispecchiare i valori delle 19 professioni sanitarie della Federazione ( FNO TSRM PSTRP), si auspica sia condivisa da tutte le 30 professioni della sanità e che, un giorno non troppo lontano, sia adottata da tutto il mondo della sanità. Insomma, la Carta verrà presentata nei tre eventi patrocinati dalla Federazione, guidata dal Presidente Alessandro Beux, e dalla Simedet, del Presidente Fernando Capuano durante il Forum Risk Management di Arezzo dal 15 al 18 dicembre: La Conferenza Nazionale sulla fragilità e sulla vulnerabilità, “Durante e dopo il covid-19: la sicurezza dei professionisti sanitari per garantire la sicurezza delle cure e della persona assistita” e “Le professioni sanitarie ed il rilancio del sistema sanitario”.