Recentemente la Corte di Cassazione nella pronuncia n. 26907/2020 ha ribadito che la prova del nesso causale materiale tra condotta ed evento dannoso può essere fornita dal paziente anche attraverso presunzioni. In sede di giudizio il paziente deve infatti dimostrare il nesso causale tra la non diligente condotta del sanitario e l’aggravarsi o l’insorgere di […]
Recentemente la Corte di Cassazione nella pronuncia n. 26907/2020 ha ribadito che la prova del nesso causale materiale tra condotta ed evento dannoso può essere fornita dal paziente anche attraverso presunzioni. In sede di giudizio il paziente deve infatti dimostrare il nesso causale tra la non diligente condotta del sanitario e l’aggravarsi o l’insorgere di una patologia. In tal caso il medico e/o la struttura sanitaria dovranno dimostrare o di aver adempiuto al proprio obbligo diligentemente o che l’inadempimento sia dipeso da causa a loro non imputabile.
Va comunque specificato che i contenziosi per responsabilità professionale medica sono peculiari ed è sempre preferibile ragionare sullo specifico caso concreto che su criteri generali.
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