La richiesta inoltrata a Conte e Speranza dalla Confederazione oncologi, cardiologi ed ematologi (FOCE)
Una importante conferma sull’efficacia del vaccino antinfluenzale sui pazienti oncologici arriva da Napoli, dal noto oncologo Paolo Ascierto. Su questi pazienti, infatti, l’influenza e le annesse complicazioni aumenterebbe il rischio di morte. Il commento dello scienziato dell’Istituto dei Tumori “Pascale” arriva a seguito di una ricerca condotta dalla European Scientific Working Group on Influenza (ESWI Conference).
Lo studio ha osservato i pazienti che hanno avuto l’influenza stagionale lo scorso anno, fino al 30 aprile 2020, e il tipo di decorso che ha avuto la malattia. Ne è risultato che l’incidenza su pazienti sottoposti a vaccino e non è stata simile. Il vantaggio però deriva dal fatto che il vaccino riduca in maniera piuttosto corposa le complicanze. A testimonianza di ciò ecco i dati forniti dalla ESWI: le complicanze si sono verificate nel 12,8% dei vaccinati mentre per i non vaccinati si arriva al 40,9%.
Il vaccino antinfluenzale può rappresentare quindi un valido strumento per evitare queste complicanze. Inoltre lo stesso Paolo Ascierto si è sottoposto a tale vaccino, da lui reputato fondamentale per evitare di confondere una semplice influenza con i sintomi del Covid. «Prevenire è meglio che curare, non mi stancherò mai di ripeterlo – osserva Ascierto sulla sua pagina Facebook -. Ancora una volta la ricerca e gli studi medici ci danno una buona notizia. Il vaccino antinfluenzale è efficace anche per pazienti oncologici in cura con immunoterapia».
E proprio il giorno successivo al Vaccine Day europeo, Sanità Informazione ha chiesto al dottor Ascierto un parere circa l’opportunità che i pazienti oncologici si sottopongano al vaccino contro Covid-19. «I pazienti oncologici sono pazienti fragili per definizione, con un sistema immunitario depresso sia per la malattia sia per le terapie antineoplastiche che seguono; per questo motivo – spiega Ascierto – sono sempre i primi a doversi sottoporre alle opportune vaccinazioni. Inoltre, alcuni dati dimostrano che questi pazienti sono esposti a un maggior rischio di contrarre l’infezione Covid-19».
Sulla presenza di controindicazioni, l’oncologo afferma che «al momento non ci sono controindicazioni riconosciute per i pazienti oncologici e anzi, considerati i rischi associati ad una possibile infezione da Covid-19, questi pazienti dovrebbero essere tra i primi a vaccinarsi».
Ci sarà effettivamente questo ordine di priorità? «È questa la richiesta che la FOCE (Confederazione degli oncologi, cardiologi ed ematologi) ha inoltrato al presidente del Consiglio Giuseppe Conte e al Ministro della Salute Roberto Speranza, considerando che si tratta di circa 11 milioni di pazienti affetti da patologie oncologiche, cardiache ed ematologiche».
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