«È necessario e urgente, ed è quanto ufficialmente Le chiedo Onorevole Ministro, che sia fatta chiarezza circa l’inserimento nel programma vaccinale SARS-CoV-2 di tutti i professionisti medici e odontoiatri, dei diversi ambiti di dipendenza, di convenzionamento ma anche in regime libero professionale»
Ad affermarlo è il Presidente della FNOMCeO (Federazione nazionale degli Ordini dei Medici chirurghi e Odontoiatri) Filippo Anelli, che, all’indomani dell’ok da parte dell’Aifa al vaccino Moderna, è tornato a scrivere al Ministro della Salute, Roberto Speranza, per ribadire «l’urgenza di assicurare la copertura vaccinale contro il Covid a tutti i medici e odontoiatri, senza esclusione alcuna».
«L’intera Professione, medica e odontoiatrica, ha impegnato in questa pandemia le risorse a propria disposizione: professionali, di struttura, associative, personali, umane – ricorda Anelli -. L’impegno continua a essere richiesto perché necessario, direi, insostituibile e la risposta dei professionisti non manca».
«L’obiettivo del contenimento della diffusione del contagio comporta, in tutta coerenza, che l’intera filiera professionale sanitaria sia protetta, che sia assicurata ai medici e agli odontoiatri la vaccinazione contro il virus per consentire loro di garantire ai cittadini non solo le opportune prestazioni sanitarie ma anche e soprattutto un esercizio professionale adempiuto in piena sicurezza per tutti – continua il Presidente FNOMCeO -. L’altissimo tributo di vite pagato dalla Professione medica e odontoiatrica (282 professionisti hanno perso la vita a causa del Covid, ndr), laddove tutti gli ambiti di esercizio sono stati colpiti, impone a tutti noi di non trascurare alcun mezzo per garantire al massimo i nostri professionisti, chiamati in causa ancor più oggi nella somministrazione del vaccino».
«Quanto vissuto ha dimostrato senza alcun dubbio che il miglior DPI è il vaccino e che solo questo consentirà di operare in sicurezza – conclude Anelli -. Grande attenzione dovrà, infatti, essere posta per evitare qualsivoglia rischio che potrebbe compromettere l’obiettivo di questa campagna vaccinale di copertura totale del Paese».
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