Il Presidente ACOI Marini: «Il Sistema sanitario nazionale non può andare in lista d’attesa». Lanciato sui social hashtag #FatePresto»
«Siamo impegnati ogni giorno nelle strutture ospedaliere per fronteggiare la pandemia e gli effetti di questa sui pazienti non-Covid e l’ultima cosa a cui pensiamo è entrare nel dibattito politico. Ma da queste nostre postazioni, guardando i nostri pazienti, i familiari, il personale sanitario non possiamo non chiedervi di risolvere questa crisi di governo nel più breve tempo possibile: fate presto, nessuno può permettersi pause o, peggio, instabilità. Il Sistema sanitario nazionale non può andare in lista d’attesa». È quanto dichiara il Presidente ACOI (Associazione Chirurgi Ospedalieri Italiani) Pierluigi Marini.
«In questi mesi – continua Marini – abbiamo perso oltre 600 mila interventi chirurgici, ci sono ambulatori chiusi, interi reparti di chirurgia serrati o riconvertiti in posti letto Covid, sale operatorie decimate per destinare i chirurghi nei Pronto Soccorso e nelle aree Covid, non si hanno certezze sulle risorse destinate dal Recovery Fund per la Sanità. Se continua così per la sanità pubblica tra Covid e interventi chirurgici soppressi, il 2021 potrebbe essere peggiore del 2020».
«Per fronteggiare questa emergenza sanitaria – conclude Marini – servirebbe un vero e proprio piano Marshall: un piano straordinario per sostenere la sanità pubblica sbloccando le nuove assunzioni e introducendo investimenti strutturali e tecnologici. Ma per farlo serve un Governo operativo che non perda neanche un minuto di tempo. Per questo il nostro appello al Parlamento #FatePresto: non lasciate soli milioni di italiani, gli effetti negativi della instabilità e dei ritardi si mostreranno tutti nel tempo».
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