«L’unico contratto reso pubblico è quello con CureVac, tra l’altro oscurato nelle parti sensibili del testo, mentre quelli di Pfizer e Moderna nessuno li ha letti e c’è chi si guarda bene dal rendere pubblici tali accordi» spiega l’eurodeputata della Lega Luisa Regimenti
«Ormai è caos vaccini. I ritardi della Pfizer nella fornitura delle dosi ha creato disagi ovunque, con molte Regioni costrette a fermare la vaccinazione già avviata. Allo stesso tempo, è stata trascurata la linea farmaceutica per la cura da casa del Covid-19, quindi all’insorgere della patologia, senza per forza andare all’ospedale, dove solo il 2-3% dei contagiati ha bisogno di un intervento urgente. Una disorganizzazione che rischia di avere conseguenze tragiche». Lo afferma l’europarlamentare della Lega Luisa Regimenti, medico legale e responsabile dipartimento Sanità per il partito nel Lazio.
«Eppure – prosegue Regimenti– i protocolli per le profilassi domiciliari funzionano e molti pazienti potrebbero essere salvati se trattati tempestivamente con le cure già individuate come efficaci. Il commissario Arcuri sembra nella confusione più totale, così come i 450 esperti del presidente del Consiglio Conte. A tutto ciò – rimarca l’eurodeputata leghista – si aggiunge il mistero dei contratti firmati con le case farmaceutiche: l’unico reso pubblico è quello con CureVac, tra l’altro oscurato nelle parti sensibili del testo, mentre quelli di Pfizer e Moderna nessuno li ha letti e c’è chi si guarda bene dal rendere pubblici tali accordi. Una vergogna che i cittadini stanno pagando sulla loro pelle, che crea ulteriore incertezza e ansia per una situazione che né l’Europa né il Governo italiano dimostrano di saper gestire», conclude.