Il Decreto, di 32 miliardi, potrebbe portare il deficit sostenuto per la lotta al Covid alla cifra record di 160 miliardi di euro. Due miliardi e 800 milioni per vaccini e farmaci. Prorogato fino al 20 luglio l’uso dei Covid Hospital
Il Decreto Sostegni varato dal governo Draghi ha introdotto importanti misure sull’integrazione al reddito di quelle categorie particolarmente colpite dall’emergenza Covid: dai liberi professionisti ai dipendenti di settori in crisi come cultura e turismo.
Con i 32 miliardi del Dl Sostegni, la spesa in extra-deficit sostenuta dall’inizio della pandemia potrebbe svettare verso quota 160 miliardi di euro. Si attende ora un nuovo scostamento di bilancio, da quantificare nel Documento di economia e finanza di metà aprile ragionando su un’ipotesi fino a 20 miliardi. Una quota che, se confermata, porterebbe il totale delle risorse in deficit approvate dalle Camere dagli inizi dell’emergenza Covid a 160 miliardi, escludendo dal calcolo la manovra di fine anno da circa 40 miliardi. E il nuovo sforamento, insieme allo scostamento del 20 gennaio da 32 miliardi, impatterebbe la stima deficit-Pil 2021 per circa 52 miliardi.
Nel Dl Sostegni ci sono quasi 5 miliardi per salute e sicurezza, mentre 8 miliardi sono destinati al lavoro e al contrasto alla povertà. Proseguirà fino al 30 giugno il blocco dei licenziamenti per le imprese che dispongono della cassa integrazione ordinaria, mentre per le piccole imprese che non dispongono di strumenti ordinari il blocco licenziamenti sarà fino al 31 ottobre.
Per raggiungere l’obiettivo delle 500mila somministrazioni giornaliere di vaccini anti-Covid (al momento siamo a 200mila circa) l’esecutivo punta innanzitutto ad acquisire più dosi. Il fondo viene aumentato complessivamente di due miliardi e 800 milioni di euro di cui 2 miliardi e 100 milioni da destinare all’acquisto dei vaccini anti-Sars-Cov-2 e 700 milioni per l’acquisto di farmaci per la cura dei pazienti Covid-19.
Nel Dl Sostegni viene data una veste legislativa ai protocolli d’intesa intercorsi nelle settimane passate con diverse categorie professionali del mondo della sanità e vengono coinvolte le farmacie.
Le Regioni e le Province autonome assicurano la somministrazione dei vaccini contro il Sars-Cov-2 anche con il coinvolgimento dei medici di medicina generale, dei medici specialisti ambulatoriali convenzionati interni, dei pediatri di libera scelta, degli odontoiatri, nonché dei medici di continuità assistenziale, dell’emergenza sanitaria territoriale e della medicina dei servizi qualora sia necessario integrare le disponibilità dei medici di medicina generale per soddisfare le esigenze di somministrazione. Per questo sono stanziati fino a 345 milioni di euro, soldi che vanno ad incrementare il fabbisogno sanitario nazionale per il 2021.
Le aziende sanitarie possono ricorrere allo svolgimento di prestazioni aggiuntive da parte di medici, infermieri e assistenti sanitari dipendenti, anche in deroga ai limiti vigenti in materia di spesa per il personale e fino alla concorrenza dell’importo massimo complessivo di 100 milioni di euro.
Al fine di favorire il potenziamento della ricerca e la riconversione industriale del settore biofarmaceutico verso la produzione di nuovi farmaci e vaccini per fronteggiare in ambito nazionale le patologie infettive emergenti, oltre a quelle più diffuse, anche attraverso la realizzazione di poli di alta specializzazione, sono concesse agevolazioni finanziarie a sostegno degli investimenti privati effettuati nel citato settore e per la realizzazione di interventi ad essi complementari e funzionali.
È consentito l’utilizzo del sistema Tessera Sanitaria (TS) per garantire la circolarità sul territorio nazionale delle prenotazioni e somministrazioni dei vaccini e dei relativi controlli di univocità. Prevede altresì l’inclusione dell’informazione relativa alla pregressa infezione da Sars-Cov-2, tra quelle da conferire all’Anagrafe Nazionale Vaccini.
Prorogato fino al 20 luglio l’uso dei Covid Hospital per cui è autorizzata, per l’anno 2021, l’ulteriore spesa di 51,6 milioni di euro.
Viene prorogata di 12 mesi la ferma del personale medico e infermieristico dell’esercito arruolato per fronteggiare la pandemia. Il costo è di 11,6 milioni di euro.
Il Fondo per l’inclusione delle persone con disabilità viene dotato di 100 milioni di euro per l’anno 2021.
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