Al vicepresidente del Parlamento europeo, Fabio Massimo Castaldo, la questione ex specializzandi è da sempre molto cara. Ora fondi in arrivo e attenzione dall’Europa
Della questione rimborsi per medici specializzandi dal 1978 al 2006 si parla da molto tempo. A partire dall’adozione di specifiche direttive europee che l’Italia non ha rispettato, portando tanti professionisti ad intentare cause per avere quanto meritato. Nei prossimi mesi verranno lanciati 20 miliardi di euro del Recovery Fund che verranno destinati alla sanità italiana e la risoluzione del problema è tornata al centro anche tra i tavoli europei.
Durante l’incontro webinar dedicato al tema rimborsi per gli ex specializzandi, organizzato dal network legale Consulcesi, è intervenuto anche Fabio Massimo Castaldo, vicepresidente del Parlamento europeo. «L’accordo transattivo sarebbe in grado di permettere un ingente risparmio alle casse dello stato. La questione è arrivata alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo di Strasburgo e alla Corte di Giustizia dell’Unione europea e ancora oggi, nonostante le difficoltà della pandemia, arrivano importanti segnali» ha detto durante il suo intervento.
La svolta, secondo il vicepresidente, si troverà «nel contesto di Next Generation EU, in cui l’Europa ha cominciato a mettere in campo numerosi programmi dedicati non solo alla ricerca ma direttamente alla sanità».
Sanità Informazione ha raggiunto il vicepresidente Cataldo per un approfondimento. «La questione che riguarda la mancata remunerazione dei medici ex specializzandi – ha detto ai nostri microfoni – risulta essere ormai da troppo tempo in attesa di essere risolta in modo equo e manifestando il giusto rispetto che dobbiamo a chi è stato ed è in prima linea per la nostra salute».
«Nonostante le difficoltà del momento, soprattutto legate alla pandemia da Covid-19 – ha proseguito – importanti segnali arrivano nella direzione di una maggiore attenzione verso il settore della sanità nel suo insieme, con un sempre maggiore interesse nei confronti della salute dei cittadini comunitari. Nell’ambito della prossima programmazione e nel contesto del Next Generation EU, l’Europa ha, dunque, messo in campo numerosi programmi dedicati alla ricerca, come Horizon Europe che renderà disponibili per gli Stati membri 5 miliardi di euro».
Ma non solo: «Non bisogna dimenticare il programma Eu4Healt – ha specificato Castaldo – che è il più grande programma sanitario di sempre e che avrà una dotazione complessiva di 5,1 miliardi di euro. Si tratta di un programma per il quale mi sono sempre fortemente battuto in Parlamento e che verrà anche dedicato al rafforzamento dei sistemi sanitari dei Paesi europei. Questi prossimi appuntamenti, questa ritrovata sensibilità dell’Europa verso tali temi potrebbero essere quindi l’occasione, per il nostro Paese, di rivedere il Sistema sanitario nazionale e colmare quelle iniquità e discriminazioni tuttora e da troppo tempo esistenti».
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