Due mozioni presentate da Boldrini (Pd) e Binetti (Udc) sono poi confluite in un Odg che impegna l’esecutivo ad “adottare iniziative per provvedere con urgenza all’approvazione di un nuovo piano oncologico nazionale coordinato con il piano oncologico europeo”
Adottare quanto prima il nuovo piano oncologico nazionale. È quanto prevede un Ordine del giorno unitario approvato in Senato con 226 voti favorevoli, uno contrario e due astenuti che impegna il governo “ad adottare iniziative per provvedere con urgenza all’approvazione di un nuovo piano oncologico nazionale coordinato con il piano oncologico europeo di prossima adozione, che ponga al centro della programmazione le reti oncologiche regionali e la più vasta rete oncologica nazionale”.
L’Ordine di giorno unitario arriva dopo la presentazione di due mozioni, una a prima firma Paola Boldrini (Pd) e l’altra a prima firma Paola Binetti (Udc) volte a prevedere misure di sostegno per i malati oncologici, anche alla luce del fatto che l’ultimo triennio di validità del documento tecnico di indirizzo per ridurre il carico di malattia del cancro, il piano oncologico nazionale (PON), è scaduto addirittura nel 2016.
Il sottosegretario Pierpaolo Sileri, a nome del ministero della Salute, in Aula ha voluto chiedere ‘scusa’ per questi anni di ritardo sul piano nazionale oncologico. «Sarà mia premura seguire il nuovo documento e far sì che venga approvato senza dover aspettare altri cinque anni. Voglio sperare che tutto ciò accada con un documento che possa essere inviato entro giugno alla conferenza Stato-Regioni».
L’odg impegna inoltre l’esecutivo a riprendere al più presto lo screening e le terapie interrotti a causa dell’emergenza Covid, con conseguenze gravi per la salute della popolazione nel prossimo futuro.
«Oltre alla ripresa delle cure presso gli ospedali e presso le strutture sanitarie, è necessario per i malati di tumore dare attuazione alle norme sull’infermiere di famiglia per le cure domiciliari, continuare la consegna a domicilio dei farmaci, garantire e aumentare le cure di supporto psicologico e incentivare la ricerca per le cure innovative in oncologia» ha affermato la senatrice Paola Boldrini, tra le promotrici dell’iniziativa.
«Nell’ambito del Piano oncologico nazionale è fondamentale rivedere l’assetto delle reti oncologiche regionali, affinché, come richiesto da più parti ed anche da importanti società scientifiche, siano ridotte le differenze attualmente esistenti tra le Regioni, superando centri e comitati di controllo regionali, spesso causa di inopportuni ritardi. Vanno stabilite modalità di accesso ai sistemi unitarie ed omogenee in tutto il territorio nazionale contemporaneamente, ivi compresa la disponibilità e la fruibilità dei farmaci» ha aggiunto il senatore del M5S Giuseppe Pisani.
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