Lavoro e Professioni 19 Aprile 2021 11:14

Rsa, fuga di infermieri verso le Aziende Ospedaliere. Degani (Uneba Lombardia): «Necessario creare nuove figure»

Il presidente di UNEBA Lombardia: «Stato e Regioni devono prevedere una programmazione tale da poter aumentare il numero di infermieri formati o di istituire operatori sociosanitari specializzati, figure para infermieristiche e para sanitarie che possano aiutare le fragilità e le cronicità»

di Federica Bosco

Infermieri che abbandonano RSA a favore di Aziende Ospedaliere (ASST): scelte sempre più frequenti che mettono in difficoltà il sistema e sollevano l’annosa questione della sanità territoriale da riprogrammare. Ad esserne convinto Luca Degani, presidente di Uneba Lombardia, un’organizzazione di categoria del settore sociosanitario, assistenziale e educativo con oltre 900 enti associati in tutta Italia. «Questa è una situazione tipica della mancanza di programmazione sui territori delle professioni d’aiuto. Noi siamo in una regione, la Lombardia, che ha una sanità e un sociosanitario molto distinti. Il sistema lombardo ha una forte componente di ospedali pubblici e poi una, parzialmente minoritaria, ma significativa, di ospitalità privata profit – spiega Degani -. C’è poi il mondo sociosanitario che si prende cura di anziani e disabili ed è formato, in gran parte da enti senza scopo di lucro e di congregazioni religiose. Le dinamiche formative delle figure infermieristiche hanno mantenuto un numero chiuso molto significativo negli ultimi anni e vedono, in questo momento, una acquisizione attraverso concorso pubblico da parte delle aziende ospedaliere».

Nuove figure professionali

Una strada resa percorribile da una norma dello Stato recepita dalle Regioni, come lo stesso presidente di UNEBA Lombardia ricorda: «Questo percorso ha di fatto spostato le figure infermieristiche verso il pubblico, togliendole al mondo dei servizi territoriali e generando un paradosso durante la pandemia». Se il Covid ha dapprima evidenziato delle lacune nel sistema sanitario, secondo Degani proprio la situazione pandemica ha dato indicazioni per il futuro. «Il recovery fund ha dato indicazioni per passare da una sanità ospedaliera a una territoriale, con figure idonee. Da questo punto di vista però oggi sta accadendo l’esatto contrario. Perché, se è vero che un infermiere è libero di andare là dove è pagato di più e dove può ottenere una migliore situazione lavorativa, è altrettanto vero che oggi è necessario che un sistema risponda con una programmazione tale da poter aumentare il numero di infermieri formati o di istituire operatori sociosanitari specializzati, figure para infermieristiche e para sanitarie che possano aiutare le fragilità e le cronicità come hanno cercato di fare Liguria e Veneto. Se viene meno questa programmazione, si rischia di andare a creare un ulteriore aggravamento di quei servizi territoriali di frontiera e di prossimità che si occupano dei casi più a rischio».

Più formazione

Un invito rivolto da Degani alle istituzioni affinché si adoperino per creare percorsi formativi ideali a soddisfare la sanità territoriale: «Il Governo deve, con le Regioni, dare indicazioni al mondo universitario di poter formare un maggior numero di infermieri, ma solo dopo aver letto i bisogni di territorio e le differenze che ci sono nei sistemi sanitari territoriali. Poi occorre studiare e comprendere se per i servizi territoriali sono necessarie figure specifiche di tipo infermieristico o se dobbiamo alzare le professionalità di alcuni operatori come i sociosanitari che, con una maggiore formazione, potrebbero essere figure estremamente utili per una maggior tutela sanitaria della fragilità di anziani e disabili, ma anche essere di supporto ai medici di medicina generale per i nuovi modelli di presa in carico della cronicità».

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Arturo è in Italia. La nuova variante è stata individuata a Pavia
Abbiamo la prima prova che a nuova «sorella» di Omicron, Arturo, si trova in Italia. «E' stata identificata dall'équipe di Fausto Baldanti, direttore dell'Unità di microbiologia e virologia dell'Irccs San Matteo di Pavia», annuncia ufficialmente l'assessore al Welfare della Regione Lombardia, Guido Bertolaso
Giornata vittime Covid, Fnopi: «D’accordo con Schillaci, ora la priorità è investire sul capitale umano»
Tra gli infermieri 90 decessi e oltre 390mila contagi, per chi ha accompagnato fino alla fine  le persone colpite più duramente dal virus
Infermieri, Fnopi: «Soddisfatti per estensione a 8 ore del tetto dell’attività libero professionale»
La Federazione degli Ordini degli Infermieri: «Strada intrapresa è corretta, ora investire per nuove assunzioni»
Comparto sanità, Nursind sindacato con più iscritti secondo dati Aran
«Siamo il primo sindacato infermieristico e il quarto del comparto sanità. La nostra organizzazione non solo è in crescita, ma è anche sempre più un punto di riferimento stabile nel panorama sindacale del settore». Lo afferma Andrea Bottega, segretario nazionale del Nursind, commentando i dati della certificazione della rappresentatività dell’Aran. Rispetto al triennio 2019-2021, il […]
Manovra, Guidolin (M5S): «Emendamento per inserire infermieri e OSS fra categorie usuranti»
«Contrariamente a quanto avvenuto durante il Governo Conte II, in questa legge di Bilancio le risorse destinate alla sanità sono insufficienti. Lavoreremo in Parlamento per migliorarla anche su questo aspetto» sottolinea la senatrice pentastellata
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Percorso Regolatorio farmaci Aifa: i pazienti devono partecipare ai processi decisionali. Presentato il progetto InPags

Attraverso il progetto InPags, coordinato da Rarelab, discussi 5 dei possibili punti da sviluppare per definire criteri e modalità. Obiettivo colmare il gap tra Italia e altri Paesi europei in ...
Advocacy e Associazioni

Disability Card: “Una nuova frontiera europea per i diritti delle persone con disabilità”. A che punto siamo

La Disability Card e l'European Parking Card sono strumenti che mirano a facilitare l'accesso ai servizi e a uniformare i diritti in tutta Europa. L'intervista all'avvocato Giovanni Paolo Sperti, seg...
Sanità

I migliori ospedali d’Italia? Sul podio Careggi, l’Aou Marche e l’Humanitas di Rozzano

A fotografare le performance di 1.363 ospedali pubblici e privati nel 2023 è il Programma nazionale sititi di Agenas. Il nuovo report mostra un aumento dei  ricoveri programmati e diu...