«Investire e valorizzare il ruolo delle ostetriche e modelli organizzativi di continuità assistenziale può ridurre del 67% le morti materne e del 64% le morti neonatali prevedibili»
«Celebrare la Giornata internazionale dell’Ostetrica non è solo un appuntamento da calendario, ma significa soprattutto ricordare l’importanza dell’assistenza qualificata e basata su evidenze scientifiche erogata dall’Ostetrica: professionista adeguatamente formata nelle scienze ostetrico neonatali e ginecologiche, con un ruolo chiave storico per la salute delle donne, delle madri, dei neonati, delle famiglie e della comunità. L’essenza di questo messaggio è racchiusa nello slogan coniato per la celebrazione del 2021 dall’International Confederation of Midwives: “Follow the data: invest in Midwives”, che invita a focalizzarci sulle evidenze scientifiche che dimostrano come investire nelle Ostetriche/ci migliori gli esiti di salute materno-feto/neonatali», affermano le componenti del Comitato centrale FNOPO.
«Già nel dicembre del 2020 – proseguono – un articolo del Lancet Global Health, aggiornando l’analisi svolta nel 2014, ha stimato l’impatto dell’assistenza ostetrica sugli esiti di salute materni e feto/neonatali dimostrando ancora una volta che investire e valorizzare il ruolo delle Ostetriche e modelli organizzativi di continuità assistenziale (presa in carico della donna e della sua famiglia nel periodo perinatale) può ridurre, entro il 2035, del 67% le morti materne e del 64% le morti neonatali prevedibili. Questi risultati non si riferiscono solo ai Paesi a basso reddito, poiché anche in Occidente i Modelli di assistenza a gestione autonoma dell’Ostetrica/o sono associati a migliori esiti di salute: riduzione dei parti pre-termine, delle morti endouterine fetali e degli interventi ostetrici, con un maggior grado di soddisfazione materna.
Prestare attenzione ai dati significa programmare e attuare politiche sanitarie e di welfare appropriate e sicure attraverso un maggiore investimento sulla professione ostetrica per il suo ruolo strategico nel promuovere strategie di prevenzione e di empowerment che rafforzano le competenze delle donne all’interno di una relazione di “care” fondata sul rispetto, sulle necessità individuali, sulla promozione dei normali processi riproduttivi e che prevede il trattamento tempestivo delle situazioni complicate e di emergenza – spiegano le rappresentanti nazionale della professione ostetrica -. Anche la pandemia da Covid-19 ha fatto emergere il valore dell’assistenza ostetrica e neonatale territoriale che si realizza attraverso la presa in carico delle donne da parte delle ostetriche e il potenziamento dei servizi di prevenzione nel periodo perinatale ed in ogni fase della vita della donna.
L’ostetrica rappresenta, quindi, la chiave per il miglioramento della salute pubblica: la connessione nel tempo (dal parto alla vita adulta) e nei luoghi (dal domicilio, al territorio, fino ai servizi ospedalieri), nonostante il limitato riconoscimento e investimento sul suo ruolo. Molti interventi di salute erogati dalle ostetriche italiane in ogni setting assistenziale, 7 giorni su 7, 24 ore su 24, si sono dimostrati efficaci nel ridurre la diffusione della pandemia e nel garantire standard assistenziali raccomandati anche alle donne con Covid-19. In particolare, sono state attivate strategie per intercettare e assistere le donne che, temendo il contagio, avrebbero rinunciato all’offerta di incontri ed esami perinatali raccomandati e indifferibili – spiegano le rappresentanti nazionali della professione ostetrica. Anche da un punto di vista economico e di tenuta di bilancio dei Governi, investire su questa professione si traduce in una spesa maggiormente sostenibile e, di conseguenza, migliori esiti anche in termini economici.
Sebbene abbiamo i dati e le evidenze, spesso però mancano i fatti della politica. La FNOPO, in rappresentanza delle 21mila Ostetriche/i italiane, persevera nella propria azione di dialogo e confronto con i politici e i decisori, affinché prendano coscienza che la formazione accademica, le normative che definiscono l’esercizio professionale dell’Ostetrica/o nonché la robusta letteratura sul ruolo delle Scienze Ostetrico-Ginecologiche Neonatali (Midwifery) nei processi di salute di genere, della donna e dei bambini, impongono di rivedere il paradigma organizzativo orientandolo all’ottimizzazione della risorsa Ostetrica/o in favore di esiti di benessere e salute di donne e bambini maggiormente raggiungibili.
Ad esempio, l’implementazione del modello di “Ostetrica di famiglia e di comunità” nel SSR – SSN persegue l’obiettivo di realizzare un sicuro presidio di assistenza continua ed una costante interfaccia con le diverse organizzazioni pubbliche e del privato sociale, Consultori famigliari pubblici e privati, scuole e Servizi sociali, punti nascita e Università, Medici di medicina generale e Pediatri di libera scelta. Un modello che sviluppa un empowerment di comunità, a partire dalla realizzazione del reticolo inter-organizzativo per l’attivazione delle reti solidali sociosanitarie per il rafforzamento della presa in carico integrata delle donne, dei minori e delle famiglie.
L’appello, dunque, è alla responsabilità della Politica, affinché dia risposte alle domande di salute delle donne e delle loro famiglie, non solo in occasione di ricorrenze ma soprattutto con atti normativi per un rinnovamento del welfare sociosanitario basato anche sul potenziamento della dotazione di personale Ostetrico in base alle esigenze della popolazione e con adeguati finanziamenti.
Infine – concludono i vertici Fnopo -, per questa edizione 2021 della Giornata internazionalmente dedicata all’Ostetrica/o, la FNOPO ha deciso di realizzare due iniziative: l’ideazione di un logo dedicato all’evento che vuole essere un ringraziamento per la dedizione con cui ogni giorno le colleghe e i colleghi sono accanto alle donne, alle madri, ai bambini e alla comunità e un video che raccoglie immagini della celebrazione delle passate edizioni della giornata del 5 maggio, iniziative e/o eventi realizzati dagli Ordini territoriali per rinforzare la partnership con la loro comunità e le donne.
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