Salute 5 Maggio 2021 10:30

Igiene delle mani, l’OMS dedica la Giornata mondiale agli operatori sanitari: «Pochi secondi possono salvare vite»

Nei paesi a basso reddito solo 1 operatore sanitario su 10 pratica un’igiene delle mani adeguata. Cavallo (Assistenti sanitari): «Azione importante anche nell’atto della vaccinazione»

Igiene delle mani, l’OMS dedica la Giornata mondiale agli operatori sanitari: «Pochi secondi possono salvare vite»

“Seconds Save Lives: Clean Your Hands”. È questo lo slogan scelto dall’OMS per la Giornata Mondiale dell’Igiene delle mani 2021. Si tratta di un gesto semplice, a cui a volte prestiamo poca attenzione, ma che può davvero contribuire a prevenire infezioni e a salvare vite umane.

La Giornata (istituita nel 2009) mira a mantenere la promozione globale, la visibilità e la sostenibilità dell’igiene delle mani nell’assistenza sanitaria in tutto il mondo.

Il focus sugli operatori sanitari

Quest’anno il focus dell’Organizzazione mondiale della Sanità è rivolto in particolar modo agli operatori sanitari invitati a realizzare un’azione efficace per l’igiene delle mani nel punto di cura. «Il punto di cura si riferisce al luogo in cui tre elementi si uniscono: il paziente, l’operatore sanitario e la cura o il trattamento che coinvolge il contatto con il paziente o l’ambiente circostante», si legge sulla pagina web dell’OMS.

Per essere efficace e prevenire la trasmissione di microrganismi infettivi durante l’erogazione dell’assistenza sanitaria, l’igiene delle mani deve essere eseguita quando è necessario (in cinque momenti specifici) e nel modo più efficace (utilizzando la giusta tecnica con prodotti prontamente disponibili) al punto di cura. Le mani, infatti, rappresentano il principale mezzo di trasmissione di germi patogeni e una corretta igiene da sola può ridurre del 30, 40 per cento le infezioni nosocomiali.

Secondo l’OMS sono cinque i momenti in cui l’operatore sanitario deve lavarsi le mani con cura: prima di toccare un paziente, prima delle procedure di sterilizzazione e pulizia, dopo l’esposizione a fluidi corporei, dopo aver toccato un paziente e dopo aver toccato l’ambiente circostante il paziente.

«Lavarsi le mani è un’attività fondamentale dell’operatore sanitario – spiega Maria Cavallo, Presidente della Commissione d’Albo nazionale degli Assistenti sanitari -. L’OMS ha pubblicato un capitolo apposito sul lavaggio delle mani prima e dopo la vaccinazione. Ogni azione che si compie nei confronti del cittadino/utente e del paziente con l’utilizzo delle mani devono essere supportate da un lavaggio tecnico e metodico».

«Le varie fasi di lavaggio delle mani sono state individuate da una Commissione scientifica dell’OMS – continua Cavallo -. Tutti gli operatori dovrebbero informarsi circa ogni attività riguardante questa metodica di prevenzione della trasmissione dei germi e delle malattie infettive».

«Noi Assistenti sanitari – continua Cavallo – apparteniamo ad una professione nata all’indomani di una pandemia, quella di spagnola e siamo dedicati alle attività di prevenzione. In Italia oggi siamo circa 5mila ma siamo numericamente inferiori alle necessità che la popolazione esprime. Intervenire sul bisogno di prevenzione sanitaria del cittadino-utente è fondamentale. In questo particolare momento la nazione ha bisogno di figure professionali che si occupano di prevenzione».

Rischio aumentato nei paesi a basso reddito

L’OMS ricorda che l’infezione acquisita durante l’erogazione dell’assistenza sanitaria è un grave problema sanitario globale, ma i pazienti nei paesi a basso e medio reddito hanno il doppio delle probabilità di infettarsi rispetto ai pazienti nei paesi ad alto reddito (rispettivamente 15% e 7% dei pazienti); il rischio nelle unità di terapia intensiva, soprattutto tra i neonati, è tra 2 e 20 volte superiore. Uno dei motivi è che in alcuni paesi a basso reddito solo 1 operatore sanitario su 10 pratica un’igiene delle mani adeguata mentre si prende cura dei pazienti ad alto rischio di infezioni associate all’assistenza sanitaria in terapia intensiva, spesso perché semplicemente non hanno le strutture per farlo. La situazione nei paesi a basso reddito è drammatica: il rapporto 2020 dell’OMS rivela che a livello globale 1 struttura sanitaria su 4 non dispone di servizi idrici di base e 1 su 3 non dispone di forniture per l’igiene delle mani al punto di cura. Inoltre, secondo questa indagine dell’OMS su 88 paesi, il livello di progresso dell’igiene delle mani e dei programmi di prevenzione e controllo delle infezioni, soprattutto per quanto riguarda l’effettiva attuazione, è stato significativamente inferiore nei paesi a basso reddito rispetto a quelli a reddito medio e alto. Nel 2018 solo il 45% dei paesi a basso reddito aveva un programma nazionale funzionale rispetto al 53-71% dei paesi a medio e alto reddito e un budget dedicato per sostenerlo era disponibile solo nel 5% dei paesi a basso reddito rispetto al 18 e il 50% dei paesi a medio e alto reddito.

L’importanza dell’igiene delle mani in epoca Covid

Anche l’Istituto Superiore di Sanità ricorda l’importanza di questo semplicissimo quanto fondamentale gesto, che in epoca Covid assume una valenza ancora maggiore. «L’igiene delle mani – si legge sul sito ISS – è una delle azioni più efficaci per ridurre la diffusione degli agenti patogeni e prevenire le infezioni, compreso il virus SARS-CoV-2 responsabile del Covid-19. In particolare, è possibile ridurre il rischio di infezione, proteggendo sé stessi e gli altri, seguendo alcuni accorgimenti che comprendono il lavare o igienizzare spesso le mani, soprattutto: dopo aver tossito/starnutito; dopo aver assistito un malato; prima durante e dopo la preparazione di cibo; prima di mangiare; dopo essere andati in bagno; dopo aver toccato animali o le loro deiezioni o, più in generale, quando le mani sono sporche in qualunque modo, o prima di frequentare i luoghi pubblici (come ad esempio all’ingresso dei negozi) se si sono toccati oggetti o superfici esposti al contatto di molte persone (come ad esempio la merce esposta o l’interno dei mezzi pubblici)».

 

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
OMS, mpox: ok a vaccino KM Biologics per l’uso di emergenza. Potrà essere somministrato anche ai bambini maggiori di un anno
Importante novità nella lotta contro l'mpox, il "vaiolo delle scimmie". L'OMS ha inserito un nuovo vaccino - LC16m8 dell'azienda giapponese KM Biologics - nell'elenco dei vaccini di emergenza. LC16m8 è il primo composto che potrà essere somministrato ai bambini che abbiano compiuto il primo anno di età
Vaccini, Oms e Unicef: “Oltre 120mila bambini a ‘dose zero” tra Europa e Asia Centrale”
La specialista regionale dell'UNICEF per le vaccinazioni in Europa e Asia Centrale: "Non c’è ragione per cui i bambini debbano correre il rischio di morire per malattie prevenibili con un vaccino. Dare priorità ai finanziamenti e investimenti sui programmi di immunizzazione e sistemi sanitari”
Nasce il progetto PMLAb per i pazienti COVID-19 immunocompromessi
La gestione del paziente immunocompromesso con COVID-19 richiede una particolare attenzione, che si concretizza con le Profilassi Pre-Esposizione con anticorpi monoclonali. A questo scopo è nato il progetto Prevention Management LAboratory (PMLAb), presentato oggi a Roma
Morbillo: allarme Oms Europa, 30 volte più casi nel 2023
"La regione europea sta registrando un aumento allarmante dei casi di morbillo". E' il monito dell'ufficio regionale dell'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) per l'Europa. "Tra gennaio e ottobre 2023 sono stati segnalati oltre 30mila casi da 40 dei 53 Stati membri della regione. Rispetto ai 941 segnalati in tutto il 2022, è un aumento di oltre 30 volte", avverte l'agenzia Onu per la salute
di V.A.
Nel post pandemia raddoppiati i casi di «cecità funzionale» correlati ad ansia e disagio psicologico
Secondo un’analisi dell’Ospedale San Giuseppe di Milano, il problema, noto come «perdita visiva o cecità funzionale», ha subito un aumento significativo nel periodo successivo alla pandemia. L’ipotesi degli esperti è che il disturbo, essendo di natura psico-somatica, sia cresciuto a causa degli effetti della pandemia sul benessere psicologico della popolazione, soprattutto bambini e adolescenti
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Percorso Regolatorio farmaci Aifa: i pazienti devono partecipare ai processi decisionali. Presentato il progetto InPags

Attraverso il progetto InPags, coordinato da Rarelab, discussi 5 dei possibili punti da sviluppare per definire criteri e modalità. Obiettivo colmare il gap tra Italia e altri Paesi europei in ...
Advocacy e Associazioni

Disability Card: “Una nuova frontiera europea per i diritti delle persone con disabilità”. A che punto siamo

La Disability Card e l'European Parking Card sono strumenti che mirano a facilitare l'accesso ai servizi e a uniformare i diritti in tutta Europa. L'intervista all'avvocato Giovanni Paolo Sperti, seg...
Sanità

I migliori ospedali d’Italia? Sul podio Careggi, l’Aou Marche e l’Humanitas di Rozzano

A fotografare le performance di 1.363 ospedali pubblici e privati nel 2023 è il Programma nazionale sititi di Agenas. Il nuovo report mostra un aumento dei  ricoveri programmati e diu...