All’evento promosso dalla Cattedra Unesco della Federico II di Napoli la prof. Colao: «Quest’anno ha portato una riduzione dell’aspettativa di vita che è più drammatica al Nord e un po’ più limitata al Sud, ma perché il Sud aveva già una riduzione dell’aspettativa di vita»
«Se leggiamo l’ultimo report dell’associazione nazionale delle professioni infermieristiche apprendiamo dei dati preoccupanti. Abbiamo avuto una riduzione della popolazione che è andata nelle strutture sanitarie per farsi curare che è oltre il 50% in meno nell’ultimo anno rispetto all’anno precedente in alcune regioni come, per esempio, l’Emilia-Romagna e il Piemonte. Altro dato molto preoccupante è la riduzione degli screening di prevenzione oncologica, meno 48% con oltre 13mila casi diagnosticati in meno nel 2020 rispetto al 2019». Lo ha affermato la prof.ssa Annamaria Colao, responsabile Cattedra Unesco Federico II nel corso webinar “Sud e sviluppo sostenibile: obiettivo salute. Istituzioni, imprese e Terzo settore verso il 2030”.
«Quest’anno – ha proseguito Colao – ha portato una riduzione dell’aspettativa di vita che è più drammatica al Nord e un po’ più limitata al Sud, ma perché il Sud aveva già una riduzione dell’aspettativa di vita». Un impatto sull’aspettativa di vita dipeso da due fattori secondo il prof. Gaetano Manfredi, già ministro nell’Università e della ricerca «da un lato l’organizzazione dei servizi sanitari, l’offerta che viene fatta dai territori, dall’altro la domanda di sanità che viene dalla popolazione che, anche in questo caso, è molto differenziata perché dipende dalla condizione economica e il livello di alfabetizzazione. Serve – ha spiegato Manfredi – un lavoro sulle competenze diffuse e per farlo serve un lavoro in sinergia di Istituzioni e Università, sforzo che deve fare anche la cattedra Unesco».
Un passo in avanti va fatto e possiamo farlo secondo Carlo Borgomeo, presidente fondazione con il Sud riconoscendo «il terzo settore come soggetto che ha capacità di proposta e programmazione, fondamentale anche nel progetto di territorializzare i servizi sanitari». All’evento promosso dalla Cattedra Unesco della Federico II di Napoli è anche intervenuto il prof. Tiziano Treu, presidente CNEL: «Abbiamo obiettivi ambiziosi, rifare un modello di crescita ma il percorso non è semplice, è accidentato. Se non c’è una collaborazione vera tra pubblico e privato non otteniamo risultati sufficienti, su questo mi pare ci sia una consapevolezza nuova perché non c’è ancora un’effettiva costruzione di infrastrutture comuni che credo siano essenziali».
A conclusione del webinar sono stati presentati due progetti per avviare dal Sud un nuovo piano di sostenibilità. Il Presidente e fondatore del gruppo Tecno, Giovanni Lombardi ha presentato il progetto “Pasto sostenibile”: «Si parla tanto di sostenibilità ambientale ma poco di alimentazione, che è altrettanto importante, per questo siamo orgogliosi della nostra collaborazione con la cattedra Unesco della Federico II di Napoli». Il dott. Fabio Rossi e la dott.ssa Sonia Cocozza dell’associazione GreenBlue Educational hanno raccontato il progetto “GreenBlue Educational” definendolo «un progetto rivolto alla sostenibilità ambientale ambizioso in quanto promosso da donne, rivolto ai giovani, e che mette in rete i giovani con le aziende».
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