La legge era rimasta ferma a lungo al Senato in attesa di alcuni pareri da parte del MEF e del Ministero della Salute. Via libero definitivo atteso alla Camera
La Commissione Sanità di Palazzo Madama ha dato il via libera (non c’era bisogno dell’ok dell’Aula) al disegno di legge per la diffusione di defibrillatori automatici e semiautonomici (Dae) in ambienti extra-ospedalieri. Ora il testo è atteso alla Camera per il via libero definitivo.
Come documentato da Sanità Informazione, la legge era rimasta ferma a lungo al Senato in attesa di alcuni pareri da parte del MEF e del Ministero della Salute. Nel mese di aprile, il Ministero della Salute ha provveduto ad elaborare una successiva Relazione tecnica inviata al Mef, fornendo gli ulteriori chiarimenti richiesti.
La norma stanzia due milioni e mezzo di euro e definisce il programma pluriennale per favorire la progressiva diffusione e l’utilizzazione dei DAE nei luoghi e sui mezzi di trasporto, con priorità per le scuole di ogni ordine e grado e per le università. Inoltre, sancisce la non punibilità per chi usa il defibrillatore senza essere specificamente formato in base all’articolo 54 del Codice Penale.
Approvato un Ordine del giorno presentato dalla senatrice M5S Mariolina Castellone per chiedere al governo di valutare la possibilità di rendere obbligatoria l’installazione dei DAE nei centri commerciali, negli alberghi, negli stabilimenti balneari, nelle farmacie, nelle palestre e nelle discoteche e a bordo degli autoveicoli in dotazione alle forze dell’ordine e del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco su strada adibiti a servizi di polizia e di protezione civile
«Spero davvero che ‘l’ultimo miglio’ sia veloce perché questa legge è fondamentale: diffondere l’uso dei defibrillatori, infatti, permetterebbe di salvare tante vite umane in ambiente extra-ospedaliero. La possibilità che tutti possano intervenire in una situazione di pericolo, guidati telefonicamente dagli operatori del 118, è merito della tecnologia. E i cardiologi sono concordi: i defibrillatori di ultima generazione possono essere usati da tutti senza rischio alcuno per la salute» sottolinea Leda Volpi, deputata de L’Alternativa C’è, tra i promotori della legge.