Se ne parlerà al convegno online gratuito “Fragilità e identità digitale tra criticità e opportunità durante e dopo la pandemia” il 4 giugno. «Tra i temi al centro dell’incontro la telemedicina e il Fascicolo sanitario elettronico: il PNRR ci punta ma servono progetti concreti e realizzabili» sottolinea la presidente FNO TSRM e PSTRP Teresa Calandra
Un nuovo modello di assistenza sanitaria e sociale che aiuti gli anziani e le persone fragili, di ogni età, a vivere nel loro tessuto famigliare e sociale. Sarà questo uno degli obiettivi dell’evento online gratuito «Fragilità e identità digitale tra criticità e opportunità durante e dopo la pandemia» che si svolgerà il 4 giugno 2021 alle 14.30, organizzato da Forum Risk Management, Federazione nazionale Ordini TSRM e PSTRP e Simedet – Società Italiana di Medicina Diagnostica e Terapeutica. A coordinare i lavori saranno Vasco Giannotti, patron del Forum, e l’avvocato Laila Perciballi, Referente per le relazioni con la cittadinanza e la promozione dei valori del la FNO TSRM e PSTRP.
Tra i relatori Teresa Calandra, Presidente FNO TSRM e PSTRP, Antonino Galletti, Presidente Consiglio Ordine avvocati Roma, Tiziano Treu, Presidente CNEL, Enrica Masella, Responsabile Servizio ecosistemi digitali AgID, Paolo Cendon, Presidente Diritti in Movimento, Don Massimo Angelelli, Direttore Ufficio Nazionale per la Pastorale della Salute CEI.
«Fragilità e identità digitale trovano ampia collocazione nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – sottolinea la Presidente della FNO TSRM e PSTRP Teresa Calandra -. Il Piano è un ambizioso progetto, però è chiaro che deve trovare attualizzazione attraverso delle proposte concrete e realizzabili poiché in questi anni abbiamo visto che non sempre ciò che si è progettato ha avuto una sua piena realizzazione e concretezza. Per quanto riguarda la missione 6 del PNRR relativa alla Salute, bisognerà puntare alla multidisciplinarietà e interprofessionalità, per noi questo è un tema fondamentale, bisognerà lavorare in modo diverso, come équipe».
«Questo convegno – spiega l’avvocato Laila Perciballi – tocca il tema a me sempre caro della fragilità, strettamente collegato a quello della terza età che ho affrontato nel progetto editoriale “Anziani, diritti e tutele senza età”. E poi si affronta la questione della società digitale che, anche agli anziani, ha permesso di superare le barriere del distanziamento e dell’isolamento durante la pandemia. Molte sono le iniziative che stiamo mettendo in campo a sostegno di ogni forma di fragilità. Grazie alla rinnovata fiducia da parte della neo eletta Presidente Teresa Calandra e del nuovo Comitato centrale che mi ha confermato nel ruolo di Referente per le relazioni con la cittadinanza e la promozione dei valori della FNO TSRM PSTRP, proposto dal Past Presidente Alessandro Beux, stiamo proseguendo nel nostro cammino di valori per far conoscere la Costituzione etica della Federazione che il 3 luglio verrà presentata ufficialmente. In questo anno, i valori della Costituzione etica sono stati la “cura” per tutte le espressioni della fragilità».
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«I temi su cui concentrerò la mia attenzione saranno due – annuncia la presidente Teresa Calandra -. Il primo è la telemedicina che durante la pandemia ci ha consentito di assistere chi aveva bisogno al proprio domicilio. Tuttavia, non possiamo dimenticare che le tecnologie che l’hanno reso possibile sono disponibili da molti anni, ma il loro uso diffuso e strutturale è stato ostacolato. La pandemia ha avuto tanti aspetti negativi, ma almeno uno certamente positivo: ha fatto capire che la telemedicina non abbassa la sicurezza e la qualità della prestazione, né tantomeno sminuisce la funzione degli operatori che la utilizzano. Quindi da questo presupposto dobbiamo partire ed essere bravi e capaci a sviluppare quei progetti di telemedicina che rappresentano un vantaggio significativo per i soggetti con patologie croniche o fragili, in tutti gli ambiti, come ad esempio la teleradiologia, la telecardiologia, la teleassistenza, la teleriabilitazione, etc… Un altro tema su cui porremo l’attenzione sarà quello legato al Fascicolo sanitario elettronico che rappresenta una base fondamentale per tutti, non solo per gli assistiti, come punto di accesso per la fruizione dei servizi, ma anche per gli operatori sanitari come base dati. Questo è un aspetto per noi particolarmente sensibile poiché negli anni abbiamo assistito al fiorire di sistemi informativi all’interno di aziende che poi non hanno trovato una sintesi, né a livello regionale né a livello nazionale. Non possiamo permetterci una nuova generazione di sistemi e dati frammentati, a volte duplicati o non compatibili o non interoperabili».
Diverse le tematiche che saranno affrontate nel corso dell’incontro: l’approccio etico agli strumenti digitali nella relazione di cura, la qualità digitale tra promozione della salute e azioni di solidarietà in sanità, il ruolo delle società scientifiche nell’implementazione dell’identità digitale in sanità.
«Ad oggi – spiega Perciballi – l’identità digitale esclude le persone della terza età, anche se non mancano gli anziani smart. Moltissimi altri però rischiano di essere tagliati fuori dall’identità digitale; se hanno difficoltà a procurarsi lo Spid, gli viene precluso l’accesso a servizi essenziali della rete. Quindi se già esisteva un preoccupante divario digitale che penalizzava le persone più anziane, e con minori competenze digitali, questo è destinato ad aumentare con il nuovo sistema. La pandemia ci ha reso tutti uguali e ci ha fatto comprendere la fragilità dell’umanità. L’auspicio è che l’Italia, Paese tra i più longevi ed anziani del mondo, possa proporre un nuovo modello di assistenza sanitaria e sociale che aiuti gli anziani e le persone fragili, di ogni età, a vivere nel loro tessuto famigliare e sociale. La parola chiave è rifioritura della sanità e della collettività. E, quindi, per il post-lockdown, si chiede alle Istituzioni “di disegnare insieme le nuove rotte” del camminare solidalmente con le persone, con i professionisti sanitari, in una società che rispetti i principi inviolabili della persona e dell’ambiente».
«Il webinar del 4 giugno è solo una tappa di un percorso di eventi che ha l’obiettivo di formulare soluzioni rapide ed efficaci perché “la tecnologia – come diceva Ford – è vera innovazione quando è fruibile da tutti” – conclude Perciballi -. Ma è necessario implementare le infrastrutture tecnologiche. L’Italia deve avere tutta la stessa velocità di connessione, altrimenti invece di colmare il divario non facciamo altro che renderlo ancora più grande. I servizi digitali devono essere accessibili in ogni territorio allo stesso modo. Partiamo il 4 giugno, e poi l’8 giugno con Matteo Migliorini, proseguiamo con le giornate del 16 giugno presso la Corte di Cassazione sulla “Salute ambientale e rivoluzione digitale”, del 21 giugno in presenza, del 30 giugno sulla corretta informazione in sanità. Qui la FNO TRSM e PSTRP, insieme a Simedet ed a tutti i partecipanti, metterà il suo focus anche sulla fragilità e sulla terza età».