Lavoro e Professioni 4 Giugno 2021 15:54

Entro il 2023 38mila nuovi specialisti. Di Silverio (Anaao): «Regioni chiariscano criteri per fabbisogno o rischiamo disoccupati di lusso»

La Conferenza Stato-Regioni ha stanziato quasi 39mila borse di specializzazione in tre anni. Supereremo così l’imbuto formativo? Di Silverio (Anaao Giovani) si rallegra ma esprime i suoi dubbi: «Come sono stati calcolati?»

Entro il 2023 38mila nuovi specialisti. Di Silverio (Anaao): «Regioni chiariscano criteri per fabbisogno o rischiamo disoccupati di lusso»

Quasi 39mila nuovi medici specializzati entro il 2023 per rifornire il Sistema sanitario nazionale di risorse utili a contrastare le conseguenze della pandemia. Il numero è finalmente ufficiale, a conclusione della Conferenza Stato-Regioni di ieri. Il Sottosegretario alla Salute Andrea Costa, che partecipava, ha parlato di «nuova concretezza e stabilità».

Il triennio 2020-23 sarà quindi caratterizzato da una ridefinizione del fabbisogno di medici specialisti, richiesto a gran voce da professionisti e sindacati per far fronte all’imbuto formativo che è stata la piaga degli ultimi anni. Con la pandemia la carenza di medici specialisti si è fatta molto più evidente e già nel 20-21 se ne sono visti segni di reazione.

Sono 13.507 nuovi specialisti per lo scorso anno accademico, 13.311 nel 2021-22 e 12.124 nel 2022-23. Per un totale di 38.942 medici che dovrebbero recuperare quei quasi 20mila laureati in Medicina che non sono riusciti ad accedere alla specializzazione nel corso degli anni. Il 20 luglio 2021 sarà il giorno previsto per la prova nazionale delle scuole di specializzazione in area sanitaria di quest’anno, grazie alla quale tanti giovani medici sperano di dare una direzione alla propria carriera.

Anelli (FNOMCeO): «Ora per ogni laurea in Medicina una borsa di specializzazione»

«Soddisfazione per l’accordo – ha espresso Filippo Anelli, presidente della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici – per la ridefinizione dei fabbisogni di medici specialisti da formare nel triennio 2020/2023. Ora occorre un colpo di reni, per mettere finalmente in atto quella riforma da tante parti auspicata, che a ogni laurea in Medicina faccia corrispondere, per legge, una borsa nelle Scuole o al Corso di Formazione per la Medicina Generale».

Di Silverio (Anaao Giovani): «Numero va bene, ma quali criteri hanno usato le Regioni?»

Sanità Informazione ha raggiunto il responsabile di Anaao Giovani Pierino Di Silverio, che ha parlato di una soddisfazione parziale. «Un fabbisogno così fatto – spiega – è un passo in avanti, ma risolverà l’imbuto formativo solo se viene calato nelle singole specializzazioni. A nostro avviso manca nel calcolo dei fabbisogni una reale presa in considerazione dei bisogni dei territori, che non è mai stato fatto. Dopo il Covid la richiesta di cure cambierà radicalmente e non rivolgersi a chi riceve queste richieste dai pazienti è un errore».

Quasi 39mila nuove risorse potrebbero non bastare? «Il numero va bene – chiarisce – è un bel passo verso la risoluzione dell’imbuto formativo che chiediamo da 10 anni. Il problema diventa: le Regioni hanno espresso un fabbisogno che rappresenta realmente i bisogni che hanno nelle diverse specializzazioni? A questo noi vorremmo una risposta, ma ce la darà solo il tempo».

Servono nuove regole

Anaao consegnò a suo tempo (2017-18 e poi aggiornato al 2019) uno studio che mostrava le debolezze dei fabbisogni espressi dalle Regioni. Di Silverio porta come esempio i 4.500 medici di urgenza mancanti lo scorso anno, risolti con 900 borse di specializzazioni 2020-21. «Se anche nelle altre specializzazioni il rapporto è questo saremo lontani da una risoluzione. Se le Regioni si sono affidate alle vecchie regole, rischieremmo di avere dei disoccupati di lusso, paradossalmente».

Anaao avrebbe voluto un confronto con le Regioni o almeno uno sguardo a studi come quello realizzato da loro. «Se non c’è confronto o studio rimaniamo sempre a prendere i numeri con scatola chiusa, sperando che il numero grezzo possa sopperire alla carenza polarizzata di medici». La richiesta resta comunque, per il sindacato, quella di una modifica di modalità e tempi di formazione. «Abbiamo un’esigenza oggi che è imperante – conclude Di Silverio -. Se non modifichiamo l’asset lavorativo dello specializzando in modo che possa arrivare in ospedale già dal terzo anno, sarà una lunga attesa. Senza una formazione pratica non c’è formazione, ricordiamolo».

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Tecnologia e design innovativo delle RSA per far vivere meglio i malati di Alzheimer
Nella due giorni di Varese Uneba, Fondazione Molina e Fondazione Don Gnocchi hanno portato all’attenzione degli enti e delle istituzioni le nuove strategie per prendersi cura del paziente affetto da Alzheimer e lanciato un appello affinché il Governo riveda l’impegno economico verso le RSA e vengano incrementati i posti di specializzazione per medici e infermieri
«Presidente Draghi, siamo “giovani” medici ospedalieri ma alle favole non crediamo più»
Lettera aperta di Anaao Giovani al Premier Mario Draghi
di Anaao Giovani
Nuovo contratto e fine dell’imbuto formativo, cosa prevede il Ddl che riforma le specializzazioni mediche
La proposta, presentata dalla senatrice Boldrini, punta a istituire una scuola di specializzazione per i MMG. Uno degli obiettivi è allineare l’offerta formativa con le esigenze territoriali di salute. Il fabbisogno degli specialisti sarà determinato anche in base alle indicazioni di FNOMCeO e sindacati
di Francesco Torre
Le borse di specializzazione saranno troppe rispetto ai laureati. Anaao: «Spreco di oltre 2mila milioni di euro»
«Nel 2026-2027 si avranno 19.800 posti in specialità che non troveranno medici disponibili a occuparli. Reinvestire denaro per rendere la professione più appagante»
Riparte il confronto Fnopi-Regioni: «Aumentare gli infermieri nel corpo docente delle università»
Le Regioni hanno accolto le proposte della Federazione: fabbisogno formativo, specializzazioni e contratto i temi discussi
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Prevenzione

Influenza, Lopalco (epidemiologo): “Picco atteso tra la fine di dicembre e l’inizio del nuovo anno. Vaccinarsi subito”

L'epidemiologo a Sanità Informazione: "Vaccinarsi contro influenza e Covid-19 nella stessa seduta: non ci sono controindicazioni, solo vantaggi"
Advocacy e Associazioni

Percorso Regolatorio farmaci Aifa: i pazienti devono partecipare ai processi decisionali. Presentato il progetto InPags

Attraverso il progetto InPags, coordinato da Rarelab, discussi 5 dei possibili punti da sviluppare per definire criteri e modalità. Obiettivo colmare il gap tra Italia e altri Paesi europei in ...
Advocacy e Associazioni

Disability Card: “Una nuova frontiera europea per i diritti delle persone con disabilità”. A che punto siamo

La Disability Card e l'European Parking Card sono strumenti che mirano a facilitare l'accesso ai servizi e a uniformare i diritti in tutta Europa. L'intervista all'avvocato Giovanni Paolo Sperti, seg...