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Pressione bassa: cosa c’è da sapere. La parola al presidente Sic (Società Italiana Cardiologia) Ciro Indolfi
La pressione bassa (ipotensione) è una condizione in cui la pressione del sangue è molto più bassa rispetto ai valori considerati normali. Le cause possono essere varie e di diversa rilevanza, da una banale disidratazione a disturbi più seri. Di solito, si tratta di un problema risolvibile, a patto che la causa sia correttamente individuata. Nei casi più semplici, in assenza di malattia e nei più giovani, non occorrono trattamenti specifici. La pressione bassa si gestisce con l’adozione di alcuni corretti comportamenti. Ne abbiamo parlato con il presidente della Società Italiana di Cardiologia (Sic) il Professor Ciro Indolfi.
Si parla di pressione bassa quando i valori pressori sono inferiori alla norma. «Si definisce ipotensione – spiega il presidente Indolfi – un valore di pressione arteriosa sistolica inferiore a 90 mmHg o diastolica < a 60 mmHg».
«L’ipotensione o pressione bassa può manifestarsi con un corredo di sintomi molto variegato» ammette il professore -. Il soggetto che ne soffre può lamentare infatti:
Inoltre «se l’ipotensione si manifesta in maniera improvvisa – aggiunge Indolfi – vi è il rischio di perdita di coscienza». Cali pressori improvvisi, infatti, provocano un ridotto afflusso di sangue al cervello con pericolo di svenimenti e cadute a terra. Un rischio da scongiurare nelle persone anziane per il pericolo di fatture gravi.
Le cause dell’abbassamento della pressione sanguigna possono essere diverse. «Terapie antipertensive troppo “aggressive” possono causare, soprattutto d’estate e negli anziani, un eccessivo abbassamento di pressione – precisa il presidente Sic. Altra causa molto comune è la disidratazione, specialmente durante la stagione estiva».
Anche i «cambiamenti repentini della postura, soprattutto dalla posizione supina, sdraiata a quella eretta, possono causare ipotensione, in particolar modo in soggetti predisposti». In questo caso si parla di ipotensione ortostatica; i disturbi svaniscono entro pochi minuti, non appena il soggetto ripristina rapidamente la posizione di partenza. Qualcosa di simile avviene nel caso dell’ipotensione ortostatica postprandiale che compare dopo i pasti e riguarda soprattutto gli anziani. A causa del lavoro digestivo, il sangue aumenta nella regione gastro-intestinale e viene sottratto agli altri organi. Questo contribuisce all’abbassamento della pressione arteriosa.
Bambini e giovani adulti possono soffrire di ipotensione neuromediata, un problema che può comparire quando si sta per troppo tempo in piedi. Poi, l’alcol e alcuni farmaci possono abbassare la pressione: quelli contro l’ansia e la depressione, i diuretici, gli antipertensivi in generale e alcuni antidolorifici.
«Bisogna preoccuparsi quando insorge repentinamente, tende a non essere responsiva al trattamento farmacologico o quando risulta associata ad altri sintomi quali: sincope, dolore al petto, febbre alta. In questi casi, infatti, potrebbe essere il segno di una sottostante patologia più grave» evidenzia Ciro Indolfi.
Esistono alcuni comportamenti da adottare per incrementare la pressione arteriosa quando raggiunge livelli inferiori alla norma:
Gli accorgimenti da tenere presenti per chi soffre di ipotensione sono:
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